(Minghui.org) Saluti, Maestro! Saluti, amici praticanti!

Sono una nuova praticante, anche se coltivo da più di due anni, in realtà ho ottenuto la Fa prima del 1999 quando praticavo la Falun Dafa con i miei genitori. Nel 1999, quando è iniziata la persecuzione, ho rinunciato alla coltivazione e mi sono immersa nella società ordinaria. Tuttavia, la mia fede nella Dafa è rimasta salda. Ogni volta che mi imbattevo in un pericolo, recitavo silenziosamente: “la Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Mentre lavoravo in un ospedale, ho convinto parenti, amici e colleghi dell’ospedale a rinunciare alla loro appartenenza al Partito Comunista Cinese (PCC) e alle sue organizzazioni affiliate. Ho anche distribuito materiale informativo di chiarimento della verità ai miei colleghi e amici. Tuttavia, un giorno, una grande prova ha sconvolto la mia vita tranquilla.

Una svolta

Lavoravo come farmacista in un ospedale da 22 anni; grazie alla mia abilitazione, godevo di una posizione agiata e invidiata da molti. La carriera di mio marito invece era instabile e tutte le sue iniziative imprenditoriali finivano in perdita. Nel 2019, incoraggiato da un amico, ha aperto un ristorante ma la cattiva gestione, unita alla pandemia di COVID, alla fine ci ha portato alla bancarotta. Non abbiamo avuto altra scelta che vendere la nostra casa, dimettermi dall’ospedale, ed emigrare con mio marito per lavorare in un Paese straniero: la Corea del Sud.

La Corea del Sud era un posto nuovo e lo trovavo anche un po’ strano. Ho accettato un lavoro che non avrei mai fatto prima: ho sostituito il mio camice bianco da laboratorio con abiti da lavoro impolverati. La parte più difficile accettare è stata la mia nuova condizione; col viso costantemente rigato dalle lacrime, mentre lottavo per tirare avanti mi chiedevo: “Perché proprio a me? Come potrò andare avanti?”.

In quei momenti di grande sofferenza la Falun Dafa, come una luce inesauribile, illuminava il mio cammino ma non avevo imparato la Fa, quindi ho ricordato le parole che mia madre, praticante della Dafa, ripeteva spesso: “Gli esseri umani nascono per soffrire: le malattie e le tribolazioni derivano dal karma accumulato nel corso delle vite e questi debiti karmici devono essere ripagati. Dovremmo considerarle positive”. Mi sono consolata con queste parole mentre mi adattavo gradualmente alla mia nuova vita. Dopo essermi calmata, nel mio ambiente di lavoro ho iniziato a parlare della Falun Dafa e della persecuzione ai connazionali che lavoravano lì e ne ho persuaso a ritirarsi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate. Gli donavo anche degli amuleti contenenti informazioni sulla Falun Dafa, che avevo portato dalla Cina.

Ricominciare a praticare

Nel periodo in cui avevo appena dato le dimissioni e cercavo lavoro, un giorno ho avuto all’improvviso la sensazione di prurito alle braccia e alle gambe e sono comparse delle piccole pustole che hanno iniziato a trasudare. Credendo che il mio precedente eczema si fosse riacutizzato, mi sono fatta prendere dal panico e sono andata immediatamente a farmi visitare in diversi ospedali, ma le terapie alle quali mi hanno sottoposta si sono rivelate inefficaci. Sapevo che non c’era altro modo per risolvere quella condizione, se non praticare la Falun Dafa, tuttavia sapevo anche quanto sarebbe stato arduo il percorso di coltivazione, quindi tentennavo.

Un’amica praticante mi ha aiutata e incoraggiata tanto; anche mio marito mi ha aiutata a uscire dalla mia indecisione e mi ha detto: “Se vuoi coltivare, allora coltiva bene. Altrimenti rinuncia. Non vuoi andare in ospedale, né vuoi coltivare. Cosa vuoi?” Sapevo che il Maestro stava usando la bocca di mio marito per consigliarmi, e così ho deciso di studiare la Fa.

Ogni volta che la mia determinazione vacillava, parlavo con una praticante più anziana e correggevo i miei pensieri e imparavo a coltivare meglio: praticavo gli esercizi tutte le mattine, se trovavo difficile alzarmi dal letto, recitavo mentalmente alcune frasi della Fa e nel mentre senza rendermene conto, la mia pelle gradualmente guariva. Proprio quando le mie condizioni stavano migliorando, il dorso della mano sinistra ha iniziato a prudere, manifestando gli stessi sintomi dell’eczema. Dieci anni fa avevo avuto questo eczema su entrambe le mani. Questa volta, sapevo che il Maestro stava purificando completamente il mio corpo. Mentre drenavo le vesciche una ad una, mormoravo tra me e me: “Il mio karma è pesante. Il Maestro mi sta aiutando ad eliminarlo, ed è una cosa positiva. Che questo pus sporco fuoriesca rapidamente”.

Forse questo era un pensiero retto, perché il giorno dopo il pus era diminuito e la mia pelle aveva iniziato a guarire. Le persone intorno a me erano stupite nel vedere che la mia pelle guariva più velocemente di quanto immaginassero. Questa esperienza ha aumentato la mia determinazione a coltivare la Dafa. Poco dopo, la mia insonnia cronica, la rinite, la faringite, la gastrite atrofica, la spondilosi cervicale e altri disturbi che mi avevano tormentata per anni hanno iniziato a migliorare.

Lasciar andare l’attaccamento a mio padre

Nel febbraio 2023, mi è arrivata la notizia che mio padre era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale. Sono tornata immediatamente in Cina, ma mio padre non era in grado di riconoscermi. Quando sono stata costretta a trasferirmi in Corea del Sud, il mio amorevole padre era preoccupato per il mio futuro, e ora, oltre a non aver adempiuto al mio dovere di figlia, non ero riuscita a togliere a mio padre la preoccupazione su come stavo vivendo. Angosciate io e mia madre gli sussurravamo ripetutamente all’orecchio: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Affranta dal dolore, prima di tornare in Corea del Sud, mi sono occupata del funerale di mio padre.

Poco tempo dopo la morte di mio padre, il mio eczema si è ripresentato, il che alla fine mi ha spinta a decidere di riprendere a praticare la coltivazione, ma il rimorso e il senso di colpa mi struggeva e accompagnava spesso i miei pensieri. “Mio padre quando era in vita desiderava che avessi ripreso a praticare la Falun Dafa: ora che sono una praticante, quanto sarebbe stato felice!?”. Una mattina mi sono svegliata e non sono riuscita a sollevare la testa né a raddrizzare la parte superiore del corpo. Ho dovuto girarmi su un fianco, sostenermi con le braccia, stringere i denti e spingermi verso l’alto.

Mio padre, a causa della persecuzione, aveva subito lesioni alla rachide cervicale impededendogli per molto tempo di muovere liberamente il collo: poteva dormire solo supino e faceva fatica ad alzarsi. Il mio stato in quel momento era esattamente lo stesso di mio padre. Quando ho raccontato a mia madre della mia condizione, lei mi ha detto: “Un coltivatore non deve lasciarsi influenzare dalle emozioni. Lascia andare rapidamente i tuoi sentimenti verso tuo padre”. Mi sono resa conto del mio errore e ho inviato pensieri retti per eliminare quei sentimenti persistenti. La mattina dopo mi sono alzata molto più facilmente, dopo il lavoro, ho inviato nuovamente i pensieri retti e il giorno seguente mi ero ripresa completamente.

Chiarire la verità sulla persecuzione

Ho una cara amica, che conosco da oltre trent’anni, che vive a Incheon. Nonostante si fosse ritirata dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate, non era disposta a conoscere meglio la Falun Dafa né la verità sulla persecuzione da parte del PCC, inoltre quanto era successo alla nostra famiglia non aveva fatto altro che aumentare la sua opinione negativa sulla Dafa. In effetti, alcuni anni prima aveva visto un fiore Udumbara in Cina, e mi dispiaceva che continuasse a rifiutare la Dafa. Ho deciso di scriverle una lettera per chiarirle la verità e, durante i tre giorni che ho impiegato per redigerla, potevo sentire la musica della Dafa risuonare nelle mie orecchie: era come se il Maestro mi incoraggiasse, o forse erano le gioiose acclamazioni degli esseri di altre dimensioni.

Tuttavia, ho incontrato subito notevoli difficoltà. Mio marito, che mi ha accompagnata, guidava verso Incheon seguendo il GPS, ma quest’ultimo continuava a darci indicazioni sbagliate. Con trent’anni di esperienza di guida alle spalle, mio marito sapeva bene come usare il GPS; infine dopo aver girato in tondo per un’ora, abbiamo finalmente deciso di seguire le indicazioni del GPS per tornare a casa. Il giorno seguente ho deciso di prendere la metropolitana per Incheon, ma mi tremavano le gambe e avevo un forte mal di testa, quindi mio marito, preoccupato, mi ha accompagnata lui stesso. Questa volta non abbiamo incontrato problemi sulla strada, ma le interferenze sul mio corpo erano piuttosto gravi. Continuavo a inviare pensieri retti, ma forse poiché non ero sufficientemente in forze, hanno avuto scarso effetto. Anche se sono riuscita a consegnarle la lettera, il risultato non è stato ideale.

In quanto praticanti della Falun Dafa il nostro stato di coltivazione è fondamentale per ottenere un buon risultato nel salvare le persone. Ogni fine settimana distribuisco giornali nelle strade dei mercati frequentate dai cinesi, occasionalmente chiarivo la verità e cercavo di persuaderli a rinunciare alla loro appartenenza al PCC e alle sue organizzazioni affiliate. Qualche volta con le persone andava bene mentre altre volte ne incontravo alcune bizzarre, come qualche giorno fa mentre distribuivo giornali da sola. Un uomo, cinese, mi si è avvicinato, aveva in mano una scatola di ginseng rosso e diceva di volermela regalare. Ho risposto: “Noi coltiviamo Verità, Compassione, Tolleranza, cerchiamo di non approfittare della gentilezza degli altri”. L’espressione dell’uomo è cambiata in un istante e ha gridato: “La Falun Dafa è una setta! Tu sei cinese, perché ti opponi al Partito Comunista? Io sono un membro del Partito Comunista!”. Ha iniziato a urlare domande con insistenza in tono aggressivo.

Gli ho detto: “La legge in Cina non afferma che la Falun Dafa sia nell’elenco delle sette. Non lasciarti ingannare dalle bugie del PCC. Dovremmo distinguere la Cina dal PCC”. Nonostante gli parlassi con gentilezza, lui continuava a diffamare la Falun Dafa e a imprecare: nel mentre sempre più persone si fermavano a guardare attratte dal suo vociare molesto.

A quel punto, mi sono improvvisamente ricordata del consiglio che mi aveva dato una praticante anziana. Ho guardato l’uomo dritto negli occhi e gli ho detto: “La Falun Dafa è la grande legge dell’universo. Anche tu fai parte dell’universo. Diffamare la Dafa, non ti fa bene”. Non appena ho pronunciato queste parole, incredibilmente, quell’uomo arrogante all’improvviso, con un sorriso imbarazzato ha mormorato: “Va bene! Va bene! lasciamo perdere, non dirò più nulla!”. Si è voltato e se n’è andato.

Sono rimasta sbalordita da questo inaspettato colpo di scena e mentalmente ho detto: “Grazie, Maestro!”.

Coltivare in una famiglia di coltivatori

Per molto tempo mio marito si è rifiutato di fidarsi completamente della Dafa. Suo padre, praticante, era spesso perseguitato dalle autorità, quindi mio marito si preoccupava costantemente per lui, e nonostante affrontasse molte difficoltà a causa della persecuzione verso i suoi genitori, determinati a praticare, tuttavia ha anche ricevuto molte benedizioni dalla Dafa. Nel culmine della pandemia di COVID, nella sua squadra il personale cambiava continuamente a causa dell’infezione dilagante, ma lui non è mai stato contagiato. I suoi livelli di enzimi epatici, precedentemente elevati, sono tornati alla normalità e il suo persistente alito cattivo è scomparso. Con grande sorpresa, quando abbiamo comprato un’auto, mi ha chiesto un amuleto a forma di fiore di loto da appendere all’interno. All’inizio, quando siamo arrivati in Corea del Sud, si era opposto alla mia pratica della Falun Dafa, ma quando ha visto i miei miglioramenti della salute e della resistenza psicofisica, ha smesso di esprimersi al riguardo.

Tuttavia, il 21 settembre, per qualche motivo si è opposto con forza alla mia partecipazione all’attività di chiarimento della verità sull’isola di Jeju. Desideravo ardentemente partecipare, ma sono stata costretta a rinunciare ai miei piani, il che ha generato in me risentimento e insoddisfazione nei confronti di mio marito. Un giorno, dopo averne parlato, una praticante, mi ha detto: “Tuo marito è una persona comune, quindi dovresti cercare di capirlo meglio invece di lamentarti. Dovresti guardarti dentro ed esaminare attentamente te stessa”. Quella notte, mentre leggevo Insegnare la Fa alla Conferenza di Houston, mi sono imbattuta nel seguente passaggio:

“Domanda: Mio marito ha fatto lo sciopero della fame per opporsi alla mia pratica del gong.”

“Maestro: Riguardo a questa faccenda, in realtà dipende da come la affronti. Normalmente, tutti i casi di quelli che hanno i familiari che interferiscono accadono: uno, per verificare se la coltivazione è solida o meno; due, per verificare la xinxing dei praticanti; tre, i familiari stanno aiutando ad eliminare il karma. Ci sono anche dei casi estremamente isolati in cui non possono assolutamente accettare la Dafa.”

Ho riletto questo passaggio diverse volte, ho guardato dentro di me e ho capito che la mia situazione corrispondeva a tutti e tre i punti menzionati. Inizialmente ero indecisa se andare a Jeju, ma dopo aver visto gli altri partire, il mio ego ha avuto la meglio e ho pensato: “Vorrei andare anch’io sull’isola di Jeju per vedere com’è il paesaggio”. Questo pensiero aveva prevalso sul desiderio di partecipare alle attività della Dafa. Sono emersi tutti i tipi di attaccamenti: la ricerca del guadagno personale, il desiderio di comodità, il risentimento, la gelosia e così via. Li ho identificati e corretti uno per uno.

Gradualmente, il risentimento verso mio marito è diminuito, mi sono calmata emotivamente, mi sono liberata degli attaccamenti e le cose hanno preso una piega positiva, finché quel giorno, il sabato sera, il nostro coordinatore ci ha aggiornato sulle attività di chiarimento della verità che si sarebbero svolte il giorno seguente e ha detto: “È la prima volta che si tiene una parata su così larga scala. Non ce n’è mai stata una di queste dimensioni prima d’ora”. Quando ho sentito questo, un pensiero mi ha attraversato la mente: “Non ce n’è mai stato uno prima e forse non ce ne sarà mai più uno. Devo andare!” Avevo deciso che sarei andata a tutti i costi. Invece di discuterne con mio marito, mi sono detta che l’avrei semplicemente informato della mia decisione. Ho chiesto silenziosamente al Maestro: “Maestro, ti prego, aiutami ad andare. Voglio partecipare a questo evento e salvare gli esseri senzienti”.

Stavolta la mia mente era libera da qualsiasi pensiero molesto e sono rimasta salda nella mia determinazione. Quando sono tornata a casa ho detto a mio marito: “Domani andrò sull’isola di Jeju. Sono arrivati praticanti da Taiwan e dal Vietnam, se altri lo possono fare da altri Paesi, io, che scusa avrei per non partecipare? Devo assolutamente fare un passo avanti, ora!”. Il mio tono era risoluto e mio marito mi ha ascoltata in silenzio. Con l’aiuto di altri praticanti ho comprato subito il biglietto aereo.

La mattina seguente, le mie amiche praticanti si sono rallegrati con me, ma persistevo ancora nel mio dubbio. Mi sono consolata dicendomi: “Devo solo fare meglio. Fintantoché non mi allontano dalla Fa, non ci saranno problemi. Sto facendo la cosa più giusta, quindi cosa c’è da temere?”. Dopo la parata pomeridiana, ho chiamato mia madre, che entusiasticamente mi ha chiesto: “Come è andato l’evento?”.

“È andato molto bene”, ho risposto debolmente. Avevo dormito solo due ore la notte prima e avevo la testa pesante.

Mia madre era felice e mi ha detto con gioia: “Hai fatto davvero un ottimo lavoro questa volta e hai accumulato un grande merito. Grazie alla tua buona azione, tuo marito è stato benedetto; sai che prima di inviare pensieri retti a mezzogiorno, mi sono seduta a gambe incrociate in meditazione e ho visto la tua immagine. Avevi dei bellissimi fiori sopra la testa e nell’aria fluttuavano e volteggiavano palloncini colorati. Tutta la scena era vivida e luminosa. Quando ho meditato quel pomeriggio, ho visto un canale profondo simile a un fiore di tromba apparire al centro della tua fronte. Il canale andava profondamente verso l’interno: non ne vedevo la fine. La tua xinxing è migliorata davvero tanto stavolta!”.

Mentre parlava il mio cuore si è calmato e ho pensato che se mio marito avesse accettato fin dall’inizio di lasciarmi andare, non avrei ottenuto questo livello di miglioramento, quindi, stava cercando di aiutarmi a eliminare il karma e a migliorare la mia xinxing. Improvvisamente ho compreso che anche il mio arrivo in Corea del Sud e varie altre esperienze, erano predisposte affinchè mio marito mi aiutasse a coltivare. Ho provato un profondo senso di gratitudine e rimorso nei confronti di mio marito; mi son detta sinceramente che dovevo fare meglio in futuro.

Dopo aver modificato la mia mentalità, l’atteggiamento di mio marito ha subito un profondo cambiamento. Proprio come ha detto il Maestro: nella coltivazione niente è casuale.

Determinazione a continuare a coltivare diligentemente

Dopo aver ripreso a praticare la Falun Dafa, ho sperimentato molti fenomeni miracolosi. Ho sentito grandi e piccoli Falun ruotare nel mio corpo; il giorno in cui il mio Terzo Occhio si è aperto, ho visto il Maestro camminare verso di me e offrirmi incoraggiamento e benedizioni. Una volta mi si è staccata la pelle sulla punta delle dita, ma quando il pensiero ‘rinascere’ è balenato nella mia mente, è subito tornato tutto normale.

In questi due anni in cui ho ripreso a praticare, ho sognato per tre volte di sostenere gli esami e di fallirli. Questi sogni mi hanno lasciata in un senso di profondo rimpianto e delusione. Il Maestro ha superato innumerevoli difficoltà per concedermi più tempo, eppure avevo fatto pochi progressi nel mio percorso di coltivazione. Gli altri praticanti sono andati molto avanti e anche se corressi non sarebbe sufficiente a raggiungerli, quindi perché sono così riluttante a lasciar andare i miei vari attaccamenti? Voglio comunque continuare a fare del mio meglio.

Sia al lavoro che nella vita quotidiana, ogni volta che incontro difficoltà o tribolazioni, recito sempre una frase che ho letto in un articolo di condivisione di esperienze: “Non è questa la mia scala per il paradiso?”. Ho lavorato duramente per migliorare la mia xinxing e lasciar andare i miei attaccamenti, come il desiderio di mettermi in mostra, di dominare gli altri, il risentimento, l’egoismo e l’invidia.

Ogni volta che le mie colleghe lodano le mie capacità e i miei amici praticanti mi incoraggiano a essere più diligente, ricordo a me stessa di correggere la mia mentalità.

Poco dopo aver ripreso la coltivazione, il Maestro ha pubblicato “La coltivazione nella Dafa è seria”, ha detto:

“…quando per la prima volta sei entrato nella Dafa, avevi già firmato un contratto usando la tua vita. Non importa quanto tu fossi vecchio o giovane, o quanto tempo sia passato, fare un voto è una cosa seria. In altre parole, chi dice di aver smesso di coltivare e chi ha lasciato la Dafa, che sia stato all’inizio o recentemente deve ancora adempiere ai propri voti, che coltivi o meno”.

Ogni parola della Fa del Maestro mi ha toccato profondamente nell’intimo. Se non fossi venuta in Corea del Sud, avrei continuato a ignorare i miei obblighi e sarei finita all’inferno. Eppure il Maestro non mi ha voluta abbandonare e in questo periodo finale mi ha dato un’altra possibilità.

Sebbene il tempo che ho realmente dedicato alla coltivazione autentica sia breve, negli ultimi trent’anni ho diffuso la bontà della Dafa e chiarito la verità. Il Maestro mi ha salvata con compassione e ha purificato il mio corpo. Tuttavia, la mia famiglia non ha coltivato bene e ha portato disonore alla Dafa e le persone a conoscenza della nostra situazione si sono espresse con scetticismo nei confronti della Dafa e si rifiutano di credere alle nostre parole. Comunque senza la Dafa, sarei caduta da molto tempo nella depressione o forse sarei arrivata persino al suicidio. La nostra famiglia sarebbe andata in pezzi, io avrei lottato con le malattie, il duro lavoro e una pressione mentale inimmaginabile.

Ogni mattina, i miei colleghi trascinano i loro corpi stanchi al lavoro, mi guardano increduli e pensano: “Questa persona ha rinunciato alla sua occupazione stabile per lavorare in questo posto difficile; dà agli altri il suo stipendio guadagnato con fatica. Come può sorridere felicemente ogni giorno?” Non possono capire. Noi abbiamo ricevuto la grazia infinita del Maestro, la protezione della Dafa e siamo le persone più felici del mondo!

Recentemente anche mia madre è venuta a stare con me in Corea del Sud e pratichiamo insieme con diligenza. Oggi è difficile trovare lavoro in Cina, ma mio figlio è riuscito a trovarne uno soddisfacente in una grande città; inoltre la sua azienda lo manda spesso in Corea del Sud per lavoro, quindi ci vediamo regolarmente. Questo risultato così straordinario è frutto della compassione del Maestro e delle benedizioni della Dafa.

Mi impegnerò più diligentemente per seguire il Maestro a casa. Ho sopportato molte prove e tribolazioni per arrivare fin qui, ma la cosa migliore che ho fatto è stata diventare nuovamente ‘discepolo della Falun Dafa nel periodo di rettifica della Fa’. Mi rivolgo a quei praticanti che una volta coltivavano ma che hanno smesso: spero che torniate sul vostro percorso di coltivazione! Riceverete benedizioni che nessun denaro può comprare.

Per una persona come me che lavora oltre dieci ore al giorno, trovo che l’aiuto più benefico per la coltivazione siano gli articoli di condivisione trasmessi su Radio Minghui. Ringrazio sinceramente gli amici praticanti per il loro aiuto. Se vedete delle lacune in ciò che ho scritto, vi prego di segnalarle.

Grazie, Maestro. Grazie, amici praticanti.

(Contributo selezionato per la Conferenza della Fa 2025 in Corea del Sud)