Nome: Sun GuangyuNome cinese: 孙广玉Sesso: DonnaEtà: N/ACittà: NanchinoProvincia: JiangsuOccupazione: N/AData della morte: 22 novembre 2025Data dell'ultimo arresto: 5 gennaio 2023Luogo di detenzione più recente: Stazione di polizia di Yongyang
Il 22 novembre scorso Sun Guangyu, della città di Nanchino nella provincia del Jiangsu, è deceduta, mesi dopo essere stata condannata a tre anni e mezzo di prigione e multata di 30.000 yuan (circa 3.620 euro) per la sua fede nel Falun Gong.
La signora Sun, di età sconosciuta, era guarita dal cancro grazie alla pratica del Falun Gong. Dopo che il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, ha mantenuto salda la sua fede ed è stata ripetutamente presa di mira.
La sua ultima condanna deriva da un arresto avvenuto il 5 gennaio 2023. Quella mattina più di 20 agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato i libri del Falun Gong, materiale informativo, una stampante e diverse migliaia di yuan (diverse centinaia di euro) in banconote con messaggi del Falun Gong stampati sopra. Guangyu non era in casa, ma è stata arrestata non appena è tornata.
Gli agenti hanno portato la signora Sun alla Stazione di polizia di Yongyang e, più tardi, al Centro di detenzione della città di Nanchino. La donna è stata ritenuta non idonea alla detenzione e rilasciata su cauzione.
Intorno allo scorso mese di maggio il Tribunale del distretto di Yuhua ha condannato la signora Sun a tre anni e mezzo di prigione. A causa delle sue precarie condizioni di salute, non le è stato ordinato di scontare immediatamente la pena. Il tribunale e la polizia, tuttavia, hanno continuato a molestarla nella sua abitazione, per vedere quando sarebbe stata abbastanza in salute da essere incarcerata. Le autorità le hanno anche sospeso la pensione e si sono rifiutate di restituirle i contributi versati sul suo conto pensionistico. Alla fine, il 22 novembre scorso, la sistematica persecuzione le è costata la vita.
La morte della signora Sun ha coronato decenni di sofferenze, subite per mano del regime comunista. Prima dell'ultimo episodio di persecuzione, nel 2008 le era stata inflitta una pena ai lavori forzati di durata indeterminata. Durante la detenzione nel Campo di lavoro di Jurong, ha subito un'emorragia gastrica, a causa delle torture, ed è stata rilasciata sulla parola. Prima che potesse riprendersi completamente, la polizia l'ha riportata nel campo di lavoro, dove la donna è stata nuovamente torturata fino a cadere in condizioni critiche, e rilasciata ancora una volta sulla parola.
Il 3 novembre 2009 gli agenti dell'Ufficio 610 locale hanno arrestato la signora Sun e l'hanno portata al Campo di lavoro di Jurong. Non è chiaro se le abbiano inflitto una nuova pena ai lavori forzati o se intendessero farle scontare quella precedente. Durante la visita medica obbligatoria, le è stato diagnosticato un tumore allo stomaco, pertanto il campo di lavoro ha raccomandato il suo rilascio sulla parola.
Gli agenti dell'Ufficio 610, tuttavia, l'hanno portata direttamente al Centro per il lavaggio del cervello di Baima; non le hanno prestato alcuna assistenza medica, né hanno permesso ai suoi familiari di farle visita.
Dopo essere stata finalmente rilasciata, la signora Sun ha praticato gli esercizi del Falun Gong e si è gradualmente ripresa. Per guadagnarsi da vivere, ha aperto un negozio di vernici. Mentre era al lavoro, il 24 maggio 2011 un gruppo di agenti del Dipartimento di polizia della contea di Lishui e del Dipartimento di polizia della città di Nanchino hanno fatto irruzione e perquisito il negozio. Guangyu è stata portata al Centro per il lavaggio del cervello di Baima e trattenuta lì fino al 10 giugno dello stesso anno.
Incapace di sopportare le continue persecuzioni, il marito della signora Sun ha chiesto il divorzio.
Il 21 aprile 2016 la signora Sun e altri due praticanti del Falun Gong si sono recati a una fiera nella vicina città di Maanshan, nella provincia dell’Anhui. Hanno parlato del Falun Gong con altri visitatori e sono stati denunciati alla polizia. Sono stati portati alla Stazione di polizia di Bowang e, più tardi, al Centro di detenzione della città di Maanshan. Non è chiaro quando siano stati rilasciati.
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