(Minghui.org) Lo scorso 9 dicembre, 77° anniversario dell'adozione della Convenzione per la prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, l'organizzazione Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) ha tenuto un seminario internazionale, durante il quale leader politici di diversi Paesi hanno tenuto discorsi, atraverso presentazioni video e tavole rotonde, sul genocidio in Cina.
I leader politici e gli esperti hanno condannato il Partito Comunista Cinese (PCC), per il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong, durante un seminario internazionale organizzato il 9 dicembre scorso da Doctors Against Forced Organ Harvesting (Medici contro il prelievo forzato di organi)
Parlamentare tedesca: molte vittime del prelievo forzato di organi sono praticanti del Falun Gong
Nicole Höchst, membro del Parlamento tedesco, ha affermato che è urgente discutere una questione che riguarda le fondamenta stesse della nostra civiltà
Nicole Höchst, membro del Parlamento tedesco, ha affermato: “Abbiamo urgente bisogno di discutere una questione, che riguarda le fondamenta stesse della nostra civiltà: l'inviolabile dignità della persona umana, di ogni essere umano, ricco o povero, che viva in sicurezza o sotto un regime autoritario, cristiano, praticante del Falun Gong, vittima di guerra o prigioniero politico”.
“Si tratta del traffico di organi. Si tratta del turismo dei trapianti. Si tratta dello sfruttamento di esseri umani indifesi, spesso mascherato da necessità medica, calcolo economico o repressione, sponsorizzata dallo Stato”.
Nicole ha sottolineato che molte vittime del prelievo forzato di organi sono cristiani e praticanti del Falun Gong. Nonostante le differenze teologiche, entrambe le fedi sottolineano valori morali fondamentali: verità, compassione e tolleranza. Una società che reprime e perseguita tali valori, arrivando persino a prelevare organi da persone innocenti nei modi più brutali, è una società che ha completamente perso la bussola morale.
Ha concluso che proteggere queste persone non è solo una necessità politica, ma anche un obbligo morale.
Parlamentare britannico condanna il PCC per il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong
Jim Shannon, membro del Parlamento britannico, ha affermato che il PCC sta trasformando i centri di detenzione in registri di organi, per reprimere ulteriormente i praticanti del Falun Gong
Jim Shannon è membro del Parlamento britannico dal 2010. Presiede il Gruppo parlamentare interpartitico sulla libertà internazionale per la religione o il credo.
Jim ha dichiarato: “Oggi vorrei parlare delle sistematiche persecuzioni e violazioni dei diritti umani contro il Falun Gong in Cina, che continuano da oltre due decenni.
Il Falun Gong è una minoranza religiosa, che sta subendo una crescente sorveglianza di massa, torture e detenzioni arbitrarie. Purtroppo, sono emerse anche informazioni attendibili che parlano del prelievo di organi da persone ancora in vita, alcune delle quali su scala commerciale, e le prove sembrano confermare esattamente questo”.
Ha affermato che gli indizi dicono che ai detenuti sono stati asportati organi vitali come cuore, reni e fegato, senza il loro consenso e con la conoscenza ufficiale e legale delle autorità cinesi. I praticanti del Falun Gong vengono sottoposti ad analisi del sangue e altri esami medici coercitivi.
Lui ritiene che il motivo dei tempi di attesa molto brevi per i trapianti di organi in Cina, sia dovuto al fatto che le autorità hanno trasformato i centri di detenzione in cosiddetti registri di organi, che servono a un duplice scopo: perseguitare ulteriormente i praticanti del Falun Gong e creare al contempo una riserva di organi, che si traduce in tempi di attesa insolitamente brevi.
Jim Shannon ha continuato: “Istituzioni come le Nazioni Unite e l'Unione Europea hanno ampiamente condannato la pratica del prelievo di organi, che prende di mira i detenuti appartenenti a minoranze etniche e religiose.
Nonostante la condanna diffusa a livello globale, il Partito Comunista Cinese ha continuato questa pratica spaventosa, questo orribile prelievo forzato di organi; e continuerà a farlo finché noi, il mondo libero, non prenderemo una posizione collettiva contro tali palesi violazioni dei diritti umani. Quindi, oggi esorto tutti voi che state ascoltando, guardando e prendendo atto di queste informazioni, a parlare a nome di coloro che non possono farlo autonomamente.
Dobbiamo assicurarci che il Partito Comunista Cinese non possa agire impunemente e dobbiamo anche sostenere le pratiche di trapianto etiche, che contribuiscano a fermare il prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza ancora in vita, che sta accadendo in Cina, chiedendo indagini internazionali e indipendenti sui crimini commessi contro i praticanti del Falun Gong. Prego e continuerò a pregare per i miei fratelli e sorelle vittime di questa pratica orribile”.
Ha sottolineato che il prelievo di organi da persone ancora in vita non dovrà mai e poi mai essere tollerato, e che dobbiamo far sentire la nostra voce, per garantire che venga posta fine a questa pratica.
Ex deputato olandese: le prove che il PCC sta prelevando organi dai praticanti del Falun Gong sono schiaccianti e convincenti
L'ex membro del Parlamento olandese Harry van Bommel ha affermato che la difficile situazione dei praticanti del Falun Gong non ha ancora ricevuto l'attenzione che merita
Harry van Bommel, che è stato membro del Parlamento dei Paesi Bassi per quasi 19 anni, ha dichiarato che la situazione in Cina, in particolare per quanto riguarda gli uiguri, i tibetani e i praticanti del Falun Gong, ha sempre attirato la sua attenzione.
Ha detto che è davvero deplorevole che il destino degli uiguri e dei tibetani abbia ricevuto tanta attenzione a livello internazionale e anche nei Paesi Bassi, ma che la situazione dei praticanti del Falun Gong, sebbene sia ampiamente nota a coloro che sono realmente interessati alla Cina, non abbia ricevuto l'attenzione che avrebbe dovuto.
Van Bommel ha ricordato che, durante un seminario tenutosi lo scorso anno nei Paesi Bassi in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, i partecipanti hanno interagito con testimoni, scienziati, medici e altre persone che hanno subito violazioni dei diritti umani, compresi i praticanti del Falun Gong. “Le prove del prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong in Cina, perpetrato dal governo cinese, sono schiaccianti”, ha affermato.
Ha aggiunto che questo evento è stata un'occasione per presentare una petizione al Parlamento olandese. al fine di focalizzare l'attenzione sulla situazione dei praticanti del Falun Gong in Cina.
Ha affermato: “Tutti i partecipanti al seminario non solo erano interessati, ma anche convinti che si dovesse intervenire per porre fine al prelievo forzato di organi in Cina, soprattutto per quando riguarda i praticanti del Falun Gong. Come ho detto, le prove sono convincenti e schiaccianti; non solo nei rapporti che ho appena citato, ma anche nelle testimonianze.
Negli Stati Uniti d'America, la Camera dei Rappresentanti ha approvato una proposta di legge sulla protezione del Falun Gong. Attualmente il Congresso degli Stati Uniti sta discutendo se questa proposta debba essere convertita in legge”.
L'avvocato per i diritti umani Matas: la persecuzione del Falun Gong da parte del PCC costituisce un genocidio
David Matas, avvocato per i diritti umani di fama internazionale, ha affermato che i praticanti del Falun Gong sono presi di mira per il prelievo forzato di organi semplicemente perché sono praticanti del Falun Gong
David Matas, avvocato per i diritti umani di fama internazionale, ha affermato che il prelievo forzato di organi su larga scala dai praticanti del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese costituisce un genocidio.
Il signor Matas ha dichiarato: “Il 30 novembre 1999 Li Lanqing ha annunciato a 3.000 funzionari del Partito Comunista Cinese riuniti nella Grande Sala di Pechino una politica contro il Falun Gong, volta a diffamarne la reputazione, rovinarli finanziariamente e distruggerli fisicamente.
Ciò che rende i praticanti del Falun Gong bersaglio del prelievo forzato di organi è lo stesso fatto che siano praticanti del Falun Gong. È la loro identità a renderli vittime, non il denaro che si può ricavare dalla loro vittimizzazione”.
Matas ha ricordato a tutti di tenere presente la natura del dominio del PCC sulla Cina, ovvero che il Partito Comunista è principalmente interessato alla propria sopravvivenza come potere dominante in Cina e che il PCC considera il Falun Gong la principale minaccia al suo continuo dominio sulla Cina.
Deputato svedese: ciò che sta accadendo in Cina è una prova per tutta l'umanità
Il parlamentare svedese Nima Gholam Ali Pour ha affermato che il Partito Comunista Cinese commette crimini contro l'umanità
Il membro del Parlamento svedese Nima Gholam Ali Pour ha dichiarato: “Una delle nazioni più potenti della terra commette crimini contro l'umanità attraverso il prelievo forzato di organi umani e commerciandoli sul mercato libero”.
Ha aggiunto: “Se le nazioni democratiche accettano questo commercio di organi, non potranno più affermare in modo credibile di difendere i diritti umani. Per dare vero peso al concetto di diritti umani, più politici dovrebbero avere il coraggio di parlare del commercio di organi perpetrato dal Partito Comunista Cinese. Se non siamo in grado di opporci a un atto così vile, in cui una persona viene privata dei propri organi dallo Stato, allora non ci siamo guadagnati il diritto di parlare di diritti umani”.
Ha detto che questa situazione va avanti da anni, nonostante le numerose segnalazioni e testimonianze, ma il silenzio è assordante. “Il PCC ha usato il suo potere, per convincere troppi politici e opinionisti che questo non sta accadendo, o che si limita a pochi casi isolati. Coloro che credono alle menzogne del Partito Comunista Cinese si schierano dalla parte sbagliata della storia”. ha affermato.
“Questi atti spregevoli non saranno mai giustificabili, indipendentemente dal potere acquisito dal Partito Comunista Cinese. Ci saranno sempre persone disposte a difendere la dignità umana e il diritto di ogni essere umano a proteggere il proprio corpo. Non si tratta solo di una questione cinese: è una questione umana. Si tratta di capire se i nostri valori siano più di semplici parole scritte in una dichiarazione.
Se l'Europa crede davvero in ciò che afferma sui diritti umani, allora diciamolo chiaramente: nessuno Stato dovrebbe poter uccidere i propri cittadini per venderne gli organi. Nessun medico formato in Svezia dovrebbe mai partecipare a un sistema del genere. Nessun cittadino svedese dovrebbe essere auorizzato a recarsi in Cina per acquistare un organo, perché non è un organo che stanno acquistando, ma esseri umani. Quello che sta accadendo in Cina è una prova per tutta l'umanità”.
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