(Minghui.org) Li Huzhe, Un uomo della città di Yanji rischia un procedimento penale perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 26 settembre dello scorso anno Huzhe, di circa 60 anni, ha distribuito informazioni sul Falun Gong, ed è stato seguito e arrestato mentre tornava a casa da tre agenti del Dipartimento di polizia della città di Yanji. La polizia ha confiscato i suoi libri sul Falun Gong, il computer e la stampante. Mentra era recluso nel Centro di detenzione della città di Yanji il praticante ha fatto uno sciopero della fame ed è stato rilasciato l'8 ottobre dello scorso anno.

Il 13 novembre scorso gli agenti di polizia si sono recati al ristorante dove lavorava Huzhe, lo hanno prelevato e portato alla Procura della città di Yanji. Pur rifiutandosi di rispondere alle domande, ha cercato di chiarire i fatti sul Falun Gong, e due ore dopo è stato riportato al suo posto di lavoro.

Il 2 dicembre il signor Li ha ricevuto una telefonata dalla Procura con l'ordine di presentarsi il giorno successivo, ma non è chiaro se abbia ottemperato.

Persecuzioni passate

Negli ultimi 26 anni Huzhe è stato ripetutamente preso di mira per aver difeso la sua fede, il Falun Gong. Ha scontato tre periodi di lavori forzati per un totale di quattro anni e tre mesi, oltre a due condanne detentive per un totale di quattro anni e sei mesi. È stato anche detenuto quattro volte in centri per il lavaggio del cervello. Mentre era in carcere la sua anziana madre cieca è morta, dopo essere rimasta traumatizzata dal suo arresto illegale.

Tre periodi di lavoro forzato

Nel 2001 Huzhe si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ed è stato condannato ad un anno di lavori forzati. Mentre scontava la pena nel Campo di lavoro forzato di Yanbian e nel Campo di lavoro forzato di Yinmahe è stato torturato, ed è stato rilasciato nel marzo 2002.

Huzhe è stato nuovamente arrestato nel 2008 mentre lavorava a Shanghai come tutor, ed è stato condannato a 15 mesi nel terzo Campo di lavoro forzato di Shanghai. Nel 2010, pochi mesi dopo il suo rilascio, è stato arrestato e condannato a due anni nel Campo di lavoro forzato di Fenjin, nella città di Changchun, capitale dello Jilin.

Due pene detentive

Nel novembre 2002, otto mesi dopo il rilascio dal primo campo di lavoro, l'Ufficio 610 della Prefettura di Yanbian, il Dipartimento di polizia della Prefettura di Yanbian, l'Ufficio 610 della città di Yanji, il Dipartimento di polizia della città di Yanji e la Stazione di polizia di Yilan hanno inviato agenti in più di 10 auto della polizia per arrestarlo.

L'agente Xu Xiaofeng e Shi Dezhi, dell'Ufficio di sicurezza interna della città di Yanji, hanno picchiato il signor Li e lo hanno insultato durante l'arresto.

Dopo averlo portato all'Ufficio per la sicurezza interna della città di Yanji, la polizia lo ha ammanettato e incatenato. Per costringerlo a rispondere alle loro domande gli agenti lo hanno piegato e gli hanno avvolto le manette intorno al collo, a soli 15 centimetri dai suoi piedi.

Per tre giorni la polizia non ha fornito a Huzhe né cibo né acqua. Gli hanno proibito di usare la toilette e lo hanno privato del sonno; è stato sottoposto a sofferenze fisiche e mentali estreme.

Li è stato poi condannato a tre anni e trasferito alla Prigione di Jilin e, a causa delle torture subite durante la detenzione, diventava ogni giorno più debole e si ricopriva di scabbia. Non riusciva a mangiare né a dormire bene.

All'inizio di novembre 2003 Li è stato portato in una cella di isolamento e tenuto lì per un mese perché si è rifiutato di scrivere dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Le guardie lo hanno anche legato su un letto della morte.

Rievocazione della tortura: letto della morte

Nell'aprile 2005 Huzhe era diventato disabile ed estremamente debole; la sua famiglia si è recata in carcere, ma la richiesta di visita è stata nuovamente respinta.

Il signor Li è stato rilasciato nel novembre 2005.

L'8 ottobre 2014, per aver parlato del Falun Gong ad alcuni operai edili, Huzhe è stato denunciato e arrestato nuovamente da nove agenti della Stazione di polizia di Xinxing e della Stazione di polizia di Beishan. È stato trattenuto nel Centro di detenzione della città di Yanji e condannato a un anno e mezzo intorno a dicembre 2015.

Centro per il lavaggio del cervello

Il 18 settembre 2006 Huzhe è stato arrestato da sei agenti della Stazione di polizia di Beishan, la sua casa è stata saccheggiata ed è stato portato in un centro per il lavaggio del cervello.

Tra il 25 giugno e il 30 luglio 2012, l'Ufficio 610 della città di Yanji, il Dipartimento di polizia della città di Yanji e l'Ufficio per la sicurezza interna della città di Yanji hanno tenuto tre sessioni di lavaggio del cervello nelle città di Yanji, di Longjing e di Helong, su ordine dell'Ufficio 610 della provincia dello Jilin. Li è stato portato direttamente dal Campo di lavoro forzato di Fenjin al centro per il lavaggio del cervello.

Per costringerlo a rinunciare al Falun Gong le guardie gli hanno messo le gambe in posizione di doppio loto e lo hanno legato, con le mani dietro la schiena. Gli hanno negato l'uso del bagno e hanno minacciato di tenerlo legato se non avesse rinunciato al Falun Gong. Sebbene sia stato costretto a scrivere una dichiarazione di rinuncia, ha subito annunciato di annullarla, poiché era stata scritta contro la sua volontà. Le guardie lo hanno legato altre due volte, una delle quali per oltre 40 ore.

Rievocazione della tortura: legato

All'inizio del 2021 e il 20 luglio 2021 Huzhe è stato sottoposto ad altre due sessioni di lavaggio del cervello, è stato rilasciato rispettivamente il 25 aprile 2021 e il 28 luglio 2021.

La morte della madre

Quando Huzhe è diventato incapace di intendere e di volere a causa delle torture subite nella Prigione di Jilin, sua madre cieca da entrambi gli occhi, ha chiesto di parlargli al telefono, ma le guardie hanno rifiutato.

L'anziana donna, settantenne, soffriva anche di un grave diabete e aveva difficoltà a prendersi cura di sé. L'agonia mentale dovuta alla mancanza e alla preoccupazione per il figlio ha ulteriormente compromesso la sua salute. Due mesi prima del rilascio del figlio, a metà settembre 2005, è stata trovata morta in casa. Il suo corpo era decomposto e i suoi pugni erano serrati.