(Minghui.org) Lo scorso 10 dicembre, i praticanti della Falun Dafa di Amburgo, Düsseldorf e Monaco di Baviera, hanno organizzato eventi per celebrare la Giornata dei diritti umani, che mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti dei praticanti che in Cina praticano Verità-Compassione-Tolleranza.
Hanno invitato tutta la società a prestare attenzione alla persecuzione in Cina, e a collaborare per fermarla, con la speranza dei praticanti che il popolo cinese si liberi al più presto dalle catene del PCC.
Il 10 dicembre i praticanti della Falun Dafa hanno organizzato un evento davanti al Consolato cinese a Monaco di Baviera per protestare contro la persecuzione dei praticanti in Cina
I passanti hanno firmato una petizione davanti al Consolato cinese a Monaco per sostenere gli sforzi dei praticanti volti a porre fine alla persecuzione
Il 10 dicembre i praticanti della Falun Dafa hanno esposto le foto dei praticanti perseguitati a morte dal PCC per la loro fede, durante le attività davanti al Consolato cinese a Düsseldorf
Il 10 dicembre i praticanti hanno organizzato un evento davanti al municipio di Amburgo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del PCC
“Spero che cose del genere non accadano mai più”
Il 10 dicembre, Anita una donna tedesca, ha parcheggiato la sua bicicletta quando ha visto i praticanti meditare tranquillamente davanti al Consolato cinese a Monaco di Baviera, aveva visto i praticanti organizzare eventi lì molte volte in passato, e si era avvicinata per capire cosa stesse succedendo.
Un praticante le ha raccontato della persecuzione del PCC nei confronti dei praticanti in Cina, che dura da 26 anni, e dei crimini atroci del prelievo forzato di organi da praticanti in vita. Anita ha voluto firmare la petizione per fermare la persecuzione. “Non voglio che il prelievo forzato di organi e la persecuzione del Falun Gong accadano alle persone”, ha detto. “Spero solo che ci sia pace e che tutti possano capirsi a vicenda”.
Dopo aver parlato di come il PCC non permetta alle persone di coltivare Verità-Compassione-Tolleranza, Anita ha affermato: “Questo non va bene, nessuno può esserne d'accordo. Una situazione del genere deve finire”. Ha augurato sinceramente al popolo cinese tutto il meglio, che tutti possano continuare a vivere la propria vita e che “cose del genere non accadano mai più”.
“Ho a cuore ogni vita, voglio aiutare il popolo cinese”
Il 10 dicembre, la praticante della Falun Dafa Silke (prima da sinistra) ha praticato gli esercizi davanti al Consolato generale cinese a Monaco di Baviera
Il 10 dicembre, Silke una praticante tedesca, ha partecipato alle attività davanti al Consolato cinese a Monaco.
“Pratico la Falun Dafa da molto tempo e vengo spesso al consolato cinese per partecipare alle proteste”, ha raccontato Silke. “Qui possiamo esprimere efficacemente la nostra opposizione alla persecuzione del PCC, e far sì che più persone vedano la nostra esistenza. Penso che dovremmo perseverare”.
Sebbene sia tedesca, ha affermato che la persecuzione in Cina riguarda anche lei. “Poiché anch'io sono una praticante del Falun Gong, queste cose mi riguardano da vicino”, ha spiegato Silke, "Ho a cuore ogni vita e spero che tutti possano vivere bene, specialmente i cinesi. Sono stati ingannati in larga misura dal PCC, quindi voglio aiutarli. Se fossi perseguitata, sarei molto grata se qualcuno fosse disposto ad aiutarmi".
Silke ha iniziato a praticare la Falun Dafa prima che il PCC lanciasse la persecuzione, e crede che i principi di Verità, Compassione e Tolleranza sostenuti dalla Falun Dafa siano “le risposte che ho cercato per tutta la vita”.
“In realtà, ho sempre cercato la verità, una strada e una fede”, ha detto. “Ho sempre creduto nell'esistenza della divinità, e che ci siano molte altre cose oltre questo mondo che non possiamo vedere ad occhio nudo”.
“Credo nella gentilezza umana, nella benevolenza e nella compassione”, ha aggiunto. “Noi occidentali abbiamo un background cristiano, e la benevolenza è un concetto cristiano fondamentale, ho continuato ad andare avanti lungo questo percorso di compassione, e alla fine ho trovato la Falun Dafa”.
Molti cinesi credono ancora alle menzogne del PCC, che sta persino intensificando la sua diffamazione contro la Falun Dafa all'estero. Come praticante della Falun Dafa, Silke ritiene di avere la responsabilità di aiutare i cinesi, e di dargli l'opportunità di accedere a informazioni veritiere. “Spero che tutti i cinesi possano ricevere volantini e materiale informativo, o vederci, e avvicinarsi coraggiosamente a noi”, ha dichiarato, osservando che sempre più cinesi sono ora disposti a conoscere la Falun Dafa.
Silke ha citato l'esempio della Germania dell'Est come lezione della storia. “In passato, anche noi pensavamo che il muro di Berlino non sarebbe mai caduto”, ha sostenuto. “Oggi, i tedeschi dell'Est hanno le idee molto chiare. Non vogliono assolutamente perdere di nuovo la loro libertà, perché hanno sperimentato il regime comunista”.
Silke ritiene che anche i cinesi siano a conoscenza delle atrocità commesse dal PCC, in particolare la generazione più anziana che ha vissuto la Rivoluzione Culturale e vari movimenti politici. “Sanno queste cose, ma potrebbero aver bisogno di una piccola spinta per uscire dal loro stato passivo”, ha affermato.
Silke crede che i cinesi alla fine si risveglieranno e riconosceranno la malvagità del PCC, nella speranza che possano liberarsi al più presto dalle catene del PCC. “Spero che possano rendersi conto che questo sta accadendo nel loro Paese, alzarsi in piedi e reclamare la loro Cina tradizionale dall'invasione del comunismo”, ha concluso.
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