(Minghui.org) La Procura distrettuale di Dadong, nella città di Shenyang, provincia del Liaoning, dovrebbe aver preso una decisione, entro il 12 dicembre, in merito all'emissione di un mandato di arresto formale nei confronti di una praticante locale di 85 anni.
La signora Zhou Guiqin rischia un processo perché pratica il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
La residente del distretto di Tiexi è stata arrestata poco dopo le 10:00 del mattino del 13 novembre scorso, mentre parlava del Falun Gong con alcune persone in un parco locale. Gli agenti del Dipartimento di polizia del distretto di Tiexi e della Stazione di polizia di Yanfen l'hanno condotta alla stazione di polizia.
L'agente Wang Chong e altri le hanno strappato le chiavi di mano e hanno fatto irruzione in casa sua, senza che lei ne fosse a conoscenza e in sua assenza. Le hanno confiscato tutti i suoi libri e il materiale informativo sul Falun Gong. L'hanno anche convinta con l'inganno a firmare un avviso di detenzione amministrativa senza permetterle di leggerlo o spiegarle il contenuto. La sua famiglia non è stata informata dell'avviso di detenzione.
La signora Zhou è stata quindi rilasciata su cauzione. In seguito, si è recata più volte alla stazione di polizia per chiedere la restituzione degli oggetti confiscati, ma l'agente Wang e il suo capo hanno rifiutato di accontentarla perché avevano intenzione di usare gli oggetti come prova contro di lei.
La polizia ha tentato due volte di riportare in custodia la praticante, ma non ci è riuscita perché non ha aperto la porta. Quando gli agenti ci hanno riprovato una terza volta, il 2 dicembre, e li ha lasciati entrare, l’hanno convinta con l'inganno a seguirli alla stazione di polizia, promettendole di rimandarla a casa non appena avessero completato alcune “procedure” e inducendola a credere che dovesse sostenere una visita medica.
Dopo un controllo (compresi prelievi di sangue) all'Ospedale Weikang, la polizia l'ha portata al primo Centro di detenzione di Shenyang. A quel punto, era così esausta che non riusciva a raddrizzare la schiena e ha dovuto accovacciarsi sul pavimento. Nonostante la sua pressione sistolica fosse di 180 mmHg (quando il range normale è di 120 mmHg o inferiore) e presentasse anche segni di insufficienza cardiaca, la polizia è comunque riuscita a farla rinchiudere nel centro di detenzione.
I familiari si sono rivolti all'agente Wang e hanno chiesto il suo rilascio su cauzione, ma Wang ha dichiarato di non essere più responsabile e ha chiesto loro di contattare il Dipartimento di polizia del distretto di Tiexi. Tuttavia, il numero di telefono che ha fornito si è rivelato non valido, poiché nessuno ha risposto alle loro telefonate. La famiglia ha ricontattato Wang, ma lui ha eluso le loro domande e alla fine non ha più risposto al telefono.
La polizia ha depositato il caso contro la praticante presso la Procura distrettuale di Dadong il 5 dicembre scorso. I suoi familiari hanno chiamato la Procura per chiedere quale procuratore fosse incaricato del caso, ma non hanno ricevuto risposta e sono stati invitati a presentare qualsiasi documentazione desiderassero. Hanno anche appreso che, entro il 12 dicembre, doveva essere presa una decisione sull'eventuale emissione di un mandato di arresto formale nei confronti della loro cara.
I familiari si sono recati anche in Procura, ma non è stato permesso loro di entrare nell'edificio. Un'impiegata della sezione degli appelli è uscita per parlare con loro, ma si è comportata in modo molto scortese e si è rifiutata di accettare il materiale. La famiglia ha quindi chiamato l'agenzia governativa competente per lamentarsi e solo allora un'altra impiegata è uscita per prendere il materiale, promettendo di consegnarlo al pubblico ministero responsabile.
La signora Zhou aveva già scontato almeno una pena in un campo di lavoro perché pratica il Falun Gong ed era stata anche rinchiusa in un carcere almeno una volta. La sua famiglia è preoccupata per la sua incolumità, visti gli abusi subiti durante le precedenti detenzioni.
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