(Minghui.org) Lo scorso mese di settembre Wang Hongfen, di 77 anni della città di Guiyang nella provincia del Guizhou, è stata condannata a tre anni per essersi rifiutata di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wang Hongfen

La signora Wang Hongfen, ex dipendente della fabbrica di materiali refrattari di Guiyang, è stata condannata dal Tribunale distrettuale di Nanming dopo aver rifiutato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma le è stato concesso di scontare la pena ai domiciliari. Altri dettagli relativi alla sua condanna non sono chiari.

Intorno al 2000, poco dopo la morte della figlia universitaria in un incidente stradale, la signora Wang ha sviluppato la nevralgia del trigemino (un disturbo cronico che causa un dolore intenso al volto). Nel 2011 ha iniziato a praticare il Falun Gong e ha presto ritrovato la salute. Aveva anche più energia per prendersi cura del marito, affetto dal morbo di Parkinson. Grata per i benefici ricevuti, ha utilizzato il suo tempo libero per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione, ma è stata ripetutamente presa di mira.

Il 12 novembre 2014 la donna è stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong. È stata detenuta nel Centro per il lavaggio del cervello di Lannigou e nel Centro per la riabilitazione dalle droghe di Xiaohe per un totale di un mese, prima di essere rilasciata il 12 dicembre.

Il 5 gennaio 2018 la signora Wang è stata nuovamente arrestata, sempre per aver parlato con le persone del Falun Gong. La sua abitazione è stata messa a soqquadro e lei è stata rilasciata due ore dopo.

Il 16 agosto 2018 Hongfen ha parlato con uno studente delle scuole elementari ed è stata denunciata dai suoi genitori. La polizia l'ha identificata esaminando attentamente i filmati delle telecamere di sorveglianza e, intorno alle 22:00, l'ha arrestata nel suo appartamento. La donna è stata trattenuta per nove giorni nel Centro di detenzione del distretto di Yunyan. Huang Yong, segretario del Comitato per gli affari politici e legali, ha ordinato alla polizia e al personale del comitato residenziale di molestarla per nove mesi. Durante questo periodo le hanno tagliato l'elettricità tre volte.

Il successivo arresto della signora Wang è avvenuto il 21 maggio 2019, per aver parlato alla gente della persecuzione del Falun Gong. Gli agenti Fu Haitao e Yang Xiaomi, della Stazione di polizia di Babaao, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato il computer e i libri del Falun Gong. Hongfen è stata trattenuta per 15 giorni nella Prigione del distretto di Baiyun. Dopo essere stata rilasciata il 5 giugno, ha contattato Huang e ha cercato di chiarirgli i fatti. Lui si è rifiutato di ascoltarla e le ha ordinato di presentarsi ogni mese alla stazione di polizia o al comitato residenziale, minacciandola di arrestarla e condannarla, se non avesse obbedito.

Nel 2020 la signora Wang è stata nuovamente presa di mira nella campagna di molestie “Nessuno escluso”. È stata costretta a scrivere una dichiarazione in cui rinunciava al Falun Gong. Dopo essere stata rilasciata, è stata trattenuta per un giorno e molestata diverse volte.

Il 28 febbraio 2022 la signora Wang e un'altra praticante, la signora Guo Yongfeng, di 70 anni, sono state arrestate dopo essere state denunciate alla polizia, mentre stavano distribuendo materiale informativo del Falun Gong. Il 2 marzo 2022 la signora Wang è stata rilasciata su cauzione, mentre la signora Guo è stata trattenuta nel Centro di detenzione di Sanjiang, e successivamente condannata a tre anni.