(Minghui.org) Nell’agosto 2020, la polizia locale mi ha portato direttamente in un centro di lavaggio del cervello senza seguire alcuna procedura legale. Mi hanno torturato violentemente per estorcermi una confessione. Sono rimasto saldo nella mia fede nel Maestro e nella Dafa e non ho collaborato alle loro richieste malvagie. L’unica cosa che ho fatto è stata convalidare la Fa e chiarire la verità. Ho rifiutato completamente ogni predisposizione delle vecchie forze.

Poco dopo mi hanno portato in un centro di detenzione locale, e lì, sono stato torturato. La razione per ciascuno dei tre pasti giornaleri, erano solo due palline di riso grandi come uova. Dopo più di 40 giorni di fila di quella dieta, ero talmente malnutrito che sono crollato a letto e non riuscivo più ad alzarmi. Tuttavia, ho continuato a chiarire la verità giorno dopo giorno e non ho collaborato con nessuna delle loro indicazioni e ordini malvagi.

In seguito, quando la polizia ha portato il mio caso in tribunale, ho trovato l’occasione per parlare agli ufficiali giudiziari del centro di detenzione, ho detto: “Non esiste alcuna legge nel Congresso Nazionale del Popolo che designi il Falun Gong come illegale.” L’ufficiale giudiziario che non conosceva la verità mi ha schiaffeggiato e mi ha detto: “Il Partito Comunista non discute di legge con te!”. Il mio viso era gonfio come un palloncino d’acqua. Le guardie mi torturavano ogni giorno, ma riuscivo comunque a fare gli esercizi, insistevo nel chiarire la verità e mi opponevo alla persecuzione.

Un giorno, mentre stavo meditando, due detenuti per compiacere le guardie, mi hanno preso a pugni in bocca violentemente. Ho iniziato subito a sanguinare. Le guardie, temendo guai, hanno ammanettato e incatenato i due che mi avevano picchiato e li hanno costretti a trascinare rulli di ferro del peso di decine di chili per una settimana. Uno dei teppisti non ce l’ha fatta e ha incolpato le guardie: “Ce l’avete detto voi di farlo!”. Un altro teppista ha detto: “Ti ammiro, Falun Gong. Tu segui Verità, Compassione, Tolleranza”. Qualche giorno dopo, le guardie mi hanno parlato e mi hanno chiesto: “Quello che hai detto è vero?”. Ho risposto: “I discepoli della Dafa dicono la verità. Se leggete Internet, vedrete che il Falun Gong si sta diffondendo in tutto il mondo”. La guardia non molto tempo dopo ha lasciato questo lavoro di sua spontanea volontà.

Il tribunale mi ha processato illegalmente. Né il pubblico ministero né il giudice sono stati in grado di presentare prove concrete e documenti con validità giuridica, dal Congresso Nazionale del Popolo, ma hanno applicato l’articolo 300 del Codice Penale per imporre il reato di aver minato l’applicazione della legge senza alcun fondamento. Ho protestato in tribunale, citando l’articolo 399 del Codice Penale, e l’ho accusato di abuso di potere per torcere la legge a proprio vantaggio. Sono stato ingiustamente condannato a cinque anni di carcere.

Successivamente ho presentato ricorso per iscritto, sottolineando che (1) il Congresso Nazionale del Popolo Cinese non ha mai varato una legge che vieti il Falun. (2) Nel 2000, l’Ufficio Generale del Comitato Centrale del PCC, l’Ufficio Generale del Consiglio di Stato e il Ministero della Pubblica Sicurezza hanno pubblicato di comune accordo il Documento n. 39, in cui si afferma che il Falun Gong non è incluso nelle 14 sette vietate. (3) Il 1° marzo 2011, l’Amministrazione Generale della Stampa e delle Pubblicazioni della Cina ha emesso il documento n. 50 in merito a: “Decisione sull’abrogazione della quinta serie di documenti normativi” che stabilisce la legalità del possesso di libri e materiali del Falun Gong. (4) Dal 2013 al 2016, la legge stabilisce che sarà ritenuto responsabile a vita il personale della pubblica sicurezza, gli addetti alla gestione dei casi giudiziari ingiusti, falsi e illegittimi, e che l’esecuzione di ordini non sostenuti dalla legge, impartiti dai superiori, sarà oggetto di indagini a vita. Anche la Legge sul pubblico impiego statale contiene disposizioni chiare che impediscono a tutti coloro che sono coinvolti nella persecuzione del Falun Gong di essere scagionati. (5) È ingiusto che il tribunale imponga ai praticanti del Falun Gong il reato di aver minato l’applicazione della legge ai sensi dell’articolo 300 del codice penale. Questo caso non può essere dimostrato. Il credo religioso è un diritto legittimo dei cittadini. Non c’è nulla di sbagliato nel praticare il Falun Gong per essere una brava persona. La comunità internazionale ha accettato le accuse, verso Jiang Zemin ex capo del PCC, di crimini contro l’umanità, tortura e genocidio.

Successivamente sono stato trasferito alla prigione di Hongzehu. Davanti al cancello della prigione, una guardia carceraria mi ha confiscato la sentenza del tribunale per impedirmi di presentare ricorso. Ho gridato: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone, il mondo lo sa. È legale praticare il Falun Gong!”.

In prigione mi sono rifiutato di partecipare ai lavori forzati e ho cantato canzoni della Falun Dafa. Ogni giorno, ogni volta che ne avevo l’occasione, chiarivo la verità. Ogni volta che c’erano attività in prigione, gridavo sempre “La Falun Dafa è buona” e dicevo alle persone di comprendere la verità e che se l’avessero fatto, avrebbero avuto benedizioni.

Un giorno una parte del mio viso si è improvvisamente gonfiata e mi è comparsa una grande pustola alla base dell’orecchio. Le guardie si sono spaventate e mi hanno portato all’ospedale della prigione; gli ho detto che non era necessario e che il gonfiore sarebbe scomparso presto. Qualche giorno dopo, il medico della prigione ha visto che la pustola era scomparsa. Sorpreso, ha chiesto al detenuto accanto a me se avesse spremuto il pus, ha risposto di no; le guardie carcerarie e i detenuti avevano assistito a tutto questo. Una guardia ha detto: “Il potere divino della Dafa ti protegge”.

Sono fortunato di praticare la Dafa da 26 anni. Ho buttato via tutte le medicine. Una guardia carceraria mi ha indicato davanti a tutti e ha detto: “Non toccatelo, questo discepolo del Falun Gong è una divinità. Se qualcosa non è scientificamente riconosciuto, non significa che non esista”.

Nel 2023, la Procura Provinciale ha fatto il sopralluogo e la valutazione annuale della prigione. Le guardie carcerarie erano preoccupate che i praticanti del Falun Gong incarcerati potessero fare appello agli ispettori. Un giorno diversi ispettori sono venuti direttamente da me. Ho colto l’occasione per gridare le ingiustizie: “Il Congresso Nazionale del Popolo Cinese non ha fatto alcuna legge che vieti la pratica; il Falun Gong è legale e innocente. Il tribunale mi ha condannato ingiustamente. Voglio ottenere giustizia; datemi giustizia!”. Prima che finissi di parlare, uno degli ispettori mi ha chiesto come mi chiamassi, ha risposto un detenuto accanto a me. Quando la squadra d’ispezione se n’è andata, uno di loro ha detto alle guardie di non punirmi. Durante una riunione in carcere, le guardie carcerarie hanno commentato che la violenza e le minacce contro il Falun Gong erano sbagliate. Il giorno in cui è terminato il periodo di detenzione illegale, sono uscito dal cancello del carcere con dignità.

In un’epoca segnata da un rapido declino morale, ho avuto la fortuna di incontrare la Falun Dafa, che ha migliorato la mia salute fisica, la chiarezza mentale e il mio carattere morale. Sono profondamente grato al Maestro per la salvezza ricevuta. I discepoli della Dafa seguono i principi di Verità, Compassione, Tolleranza che sono la speranza per il futuro dell’umanità. Comprendere la verità ed essere gentili verso la Dafa e i suoi discepoli porterà benefici incommensurabili e benedizioni illimitate. Chi sceglierà la gentilezza si garantirà certamente un futuro luminoso.