(Minghui.org) Saluti, venerato Maestro! Saluti, amici praticanti!

La Dafa è il faro che guida il mio cammino. Ho iniziato a praticare la Falun Dafa (Falun Gong) il 29 novembre 2008, inizialmente è sembrato accadesse in modo del tutto casuale. Solo grazie alla compassionevole protezione del Maestro sono riuscita ad arrivare fin qui, trasformandomi da persona comune ignorante e smarrita, a essere una praticante della Falun Dafa del periodo di rettifica della Fa.

Disposizioni prese molto tempo fa

Dopo aver iniziato a praticare, mi sono resa conto che il Maestro si prendeva cura di me già da molto tempo prima.

Una notte del 2004, non appena ho chiuso gli occhi, ho visto una luce brillante e abbagliante lampeggiare davanti a me. Non sapevo cosa stesse succedendo. Quando l’ho detto a mio marito, lui mi ha chiesto: “Hai il glaucoma?”. Ho risposto: “No, il glaucoma fa male. Non sento nulla”. Mio marito mi ha suggerito di andare in ospedale il giorno dopo, ma ho risposto: “Sto bene, non ce n’è bisogno”.

La mattina dopo, prima di svegliarmi completamente, ho visto dei disegni dispiegarsi sulla mia fronte, sovrapponendosi dal centro come il caleidoscopio con cui giocavo da bambina. Era incredibilmente bello. Cosa stava succedendo? Lo vedevo non appena chiusi gli occhi. Studiando la Fa in seguito, ho capito che vedevo attraverso il mio Occhio Celeste.

Diversi religiosi hanno cercato di convincermi a praticare i loro credo, ma non ero interessata. Un credente cristiano ha insistito affinché studiassi la sua religione e mi ha portato diversi libri da leggere. Ho rifiutato, dicendo che non avevo tempo. Sono rimasti lì per due settimane e alla fine li ha ripresi.

A quel tempo non avevo alcun interesse spirituale non cercavo Budda o Tao. Forse il mio destino era già stato deciso.

Mio marito ha avuto un ictus ed è morto nel 2007: è stato come se il cielo mi fosse crollato addosso, non riuscivo a pensare al futuro: come avrei vissuto il resto dei miei giorni. Di tanto in tanto, una collega più anziana mi proponeva di praticare la Falun Dafa, ma poiché mio marito era appena morto ed ero ancora in lutto, non ci prestavo molta attenzione. Nel novembre 2008, mi ha raccontato che era caduta in modo tanto violento da strapparsi i pantaloni, ma non aveva riportato alcuna ferita alle gambe. Abbiamo chiacchierato di altre cose e poi lei improvvisamente mi ha detto: “Perché non pratichiamo insieme la Falun Dafa?”. Non so perché, ma ho accettato immediatamente.

Sono andata a casa sua e ho preso in prestito una copia dello Zhuan Falun, il giorno stesso ho letto metà del libro, il giorno successivo ho continuato a leggere e ho pensato che fosse un libro meraviglioso. L’ho finito rapidamente e lei mi ha detto: “Rileggilo”. Quindi l’ho portato a casa e ho continuato a leggerlo. C’era un paragrafo che non avevo visto la prima volta, ma quando l’ho cercato non c’era più, era sparito. L’ho detto alla praticante e lei mi ha risposto: “Lo leggiamo ogni giorno e più lo leggiamo, più significato interiori si trovano”. Ho comprato il libro e ho studiato ogni giorno la Fa con diversi praticanti più anziani.

Improvvisamente mi è venuto mal di denti. Ho pensato: “Ho ottenuto la Fa. Lo ignorerò”. Il dente ha smesso davvero di farmi male. Questo ha rafforzato il mio desiderio di studiare la Fa e la determinazione a praticare gli esercizi ogni giorno. Quando vedevo altri praticanti rallentare il ritmo, mi sentivo molto ansiosa per loro.

Un giorno, una praticante mi ha detto: “Io e diversi altri di noi andremo al centro di detenzione per inviare pensieri retti”. Ho risposto che volevo andare anch’io, ma lei mi ha risposto: “Sei una nuova praticante, ed è molto pericoloso”; ma su mia insistenza, in seguito mi ha portata con sé alcune volte. Quando ho iniziato a praticare, il mio desiderio di essere diligente era molto forte e non permettevo che nulla mi fermasse.

Superare per tre volte la persecuzione

Verso la fine dell’anno, stavo per uscire con una grande borsa piena di materiale informativo, tra cui calendari e DVD. Ho chiesto a un’altra praticante di accompagnarmi a distribuirli, ma lei ha detto che non sarebbe venuta perché nevicava. Gli altri in seguito mi hanno detto che la polizia la stava cercando, ma lei non me l’ha voluto dire. Ho pensato: “Un vitello appena nato non ha paura delle tigri, se non vuoi venire andrò da sola”. Il mio attaccamento al fare le cose è emerso: avevo tanto materiale e non prestavo attenzione alla sicurezza, quindi, sono stata pedinata e mi hanno arrestata e portata alla stazione di polizia.

In quel periodo non sapevo come chiarire la verità, sapevo solo che non potevo collaborare con la persecuzione, per farmi rilasciare su cauzione in attesa del processo, mia figlia ha pagato una grossa somma di denaro: io non sapevo cosa significasse ‘rilasciato su cauzione’, pensavo che la questione fosse chiusa lì. Mia figlia, che è una persona comune, quando siamo tornate a casa mi ha detto di smettere di praticare. Le ho risposto: “No! Ho ottenuto la Fa. Come potrei tradire il Maestro?”. Lei mi ha detto: “Non è finita. Dovrai affrontare le procedure legali. Ti hanno rilasciata solo perché ho scritto una dichiarazione di garanzia a tuo nome. Se continui a praticare, arresteranno anche me”.

Ho replicato: “Che cosa c’entri tu? Non c’è bisogno che tu ti coinvolga”. Si è arrabbiata e ha insistito perché smettessi di praticare. Ha persino detto che se non l’avessi fatto, avrebbe tagliato i ponti con me. Le ho risposto: “Anche se tagli i ponti, continuerò a praticare”.

Lei ha detto: “Scegli: vuoi questa famiglia o vuoi la tua Dafa?”.

Ho risposto: “Non rinuncerò assolutamente alla Dafa, ma voglio la mia famiglia e voglio la Fa”.

Lei ha ribattuto: “Allora dobbiamo andare alla stazione di polizia per compilare i documenti di separazione. Se papà fosse vivo, ti picchierebbe a morte”. Mi ha costretta a seguirla alla stazione di polizia. All’ingresso, piangendo mi ha detto: “Mamma, vuoi davvero solo la tua Dafa e non me?”.

Ho risposto: “Questa è la mia fede”.

Ricordando il padre mi ha detto: “Papà è morto. Non c’è famiglia senza di te. Torniamo a casa, troverò qualcuno in tribunale che ti darà una pena più lieve». Alla fine sono stata condannata a tre anni con la sospensione della pena in libertà vigilata: mi hanno detto che era la pena più lieve possibile. Nella mia ignoranza, ho firmato le tre dichiarazioni.

Non sapevo ancora che quei fogli fossero le ‘tre dichiarazioni’ perché la polizia mi aveva detto solo di scrivere e firmare i tre moduli. Ho detto che non sapevo cosa scrivere, quindi mi hanno mostrato il modulo di qualcun altro, come esempio copiare. Ho scritto solo che non avrei più distribuito DVD, non l’hanno nemmeno guardato e mi hanno solo fatto firmare e apporre la mia impronta digitale, dicendo: “Va bene, è solo una formalità”. Poi mi hanno comunicato il verdetto e mi hanno detto di presentarmi al Reparto Correzione Comunitaria

Il personale del Reparto Correzione Comunitaria mi ha spiegato le regole, cioè che non potevo lasciare il mio luogo di residenza e che dovevo presentare un rapporto mensile sui miei pensieri e riflessioni. Solo in quel momento mi sono svegliata: non stavo forse collaborando con il male? Sono una praticante e il mio Maestro decide tutto per me. Come potevo collaborare con loro? I miei pensieri retti sono emersi, sono andata a casa e ho continuato a vivere normalmente, quando mi hanno chiamata li ho ignorati e ho detto a mia figlia di fare lo stesso.

Una volta hanno chiamato mia figlia e le hanno chiesto di scrivere un rapporto a mio nome. Influenzata dai miei pensieri retti, anche i suoi pensieri erano diventati forti, quindi ha chiesto loro: “È così che falsificate le cose?” Si sono arrabbiati e hanno detto: “Se non collabori, arresteremo tua madre”. Lei ha riattaccato e mi ha detto: “Mi hai detto ripetutamente di non rispondere, ora dicono che ti arresteranno!”. Non avevo paura e mi sono rifiutata categoricamente di collaborare con la persecuzione.

La seconda volta, un agente in borghese mi ha fotografata mentre chiarivo la verità sulla persecuzione. La polizia ha aspettato fuori da casa mia per diversi giorni, poi ha fatto irruzione nella mia abitazione e mi ha arrestata, gli ho chiarito la verità e mi sono rifiutata di collaborare a qualsiasi loro richiesta. Hanno chiamato cinque persone: agenti della Sicurezza Interna, dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza e dell’Ufficio Comunale, ma ho continuato a rifiutarmi di collaborare o di firmare qualsiasi cosa, infine mi hanno portata alla stazione di polizia e hanno confiscato i miei libri della Dafa e il materiale per chiarire la verità.

Alla stazione, mia figlia mi ha sussurrato: “Ho trovato qualcuno e ho dato 2.000 yuan (circa 240 €) al vicedirettore. Se firmi, possiamo andare”. Quando le ho detto che non avrei firmato, ha drisposto: “Allora ho speso quei soldi inutilmente!”. Ho continuato a chiarire la verità alla polizia fino alle 20:00, quando finalmente ci hanno lasciate andare.

Nel frattempo mio genero ci aspettava fuori e quando siamo arrivate mia figlia gli ha raccontato: “La mamma mi ha spaventata a morte, gli stava dando una lezione sulla Costituzione, la fede e la libertà: l’ho guardata male ma lei mi ha ignorata e ha continuato a parlare. Il vicedirettore ha detto che avrei dovuto portare mia madre a visitare il Grande Budda di Leshan o una chiesa e ha aggiunto: ‘Lo Stato non le permette di praticare questa fede, può praticare qualcos’altro: non è la stessa cosa?’. La mamma ha risposto: ‘No! Non è la stessa cosa. La Falun Dafa è un’autentica Via di coltivazione’. Oltre un centinaio di Paesi in tutto il mondo la permettono: solo in Cina è vietata”.

Ho detto a mio genero: “Chiarire la verità è il punto fondamentale”. Mio genero ha sorriso e ha convenuto che avevo fatto la cosa giusta.

La terza volta che sono stata arrestata, avendo imparato dalle esperienze precedenti, non l’ho detto alla mia famiglia, quindi nessuno lo sapeva. Nel 2024, quando sono andata al dormitorio per ex funzionari, a distribuire dei materiali, un meccanico di biciclette, all’ingresso, mi ha denunciata alla Divisione di Sicurezza Interna della città: hanno impiegato sei mesi per rintracciarmi, così, nel settembre 2024, mentre studiavo gli insegnamenti a casa, qualcuno ha bussato alla porta, ma non ho risposto. Dopo un po’ qualcuno ha tentato di forzare la serratura, quindi ho deciso di aprire la porta.

Molti uomini con fare aggressivo, irrompono nella stanza, ma io sono rimasta calma e ho pensato alla poesia del Maestro:

“Se hai paura ti afferrerannoQuando i tuoi pensieri sono retti, il male collasseràLa mente del coltivatore trabocca della FaInviando pensieri retti i putridi demoni esplodonoGli Dei sono nel mondo, convalidando la Fa.”(“Cosa c’è da temere”, Hong Yin II)

Uno di loro vedendo lo Zhuan Falun ed Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento II sul letto, li ha afferrati, immediatamente glieli ho ripresi e ho detto: “ Cosa stai facendo? Non ti è permesso toccare le mie cose!”

Un uomo alto ha mostrato il suo distintivo e ha detto di essere dell’Ufficio Comunale. Ho risposto: “Non mi interessa chi sei. Entrare a casa mia e prendere le mie cose è violazione di domicilio, ed è un reato”. L’uomo che aveva preso i libri se n’è andato.

Gli ho chiarito la verità, ho spiegato che la Falun Dafa è una pratica di alto livello di coltivazione della scuola buddista che insegna alle persone come migliorare. È forse sbagliato avere più persone buone? Hanno tirato fuori i loro telefoni e hanno detto di avere delle foto che mi riprendevano mentre distribuivo materiale ‘anti-rivoluzionario’. Ho preso un opuscolo di chiarimento della verità e gliel’ho mostrato, dicendo: “Leggi cosa c’è scritto dentro, noi distribuiamo questo materiale per salvare le persone”.

Hanno detto che era contro il Partito, quindi ho elencato e spiegato loro molte cose:

- Quello di Zhongnanhai non era un assedio, è stato definito così dall’ex leader del PCC Jiang Zemin, una menzogna inventata per meschina gelosia. La pratica può risolvere i problemi di salute e noi non uccidiamo, quindi per quanto riguarda l’autoimmolazione di piazza Tiananmen, un vero praticante non si sarebbe suicidato. Avete mai visto la polizia pattugliare Piazza Tiananmen con estintori e coperte antincendio? Non è ovvio che si trattava di una messinscena? Le riprese al rallentatore mostrano chiaramente che Liu Chunling è stata colpita da un oggetto pesante brandito da un uomo con un cappotto militare. Liu Siying poteva parlare e cantare dopo una tracheotomia: è possibile dal punto di vista medico?

-Jiang Zemin ha perseguitato persone buone e distorto i fatti. Noi diciamo alla gente la verità, cioè, che il Partito sta perseguitando la Falun Dafa. Il PCC non è la Cina, la nazione cinese ha 5.000 anni di civiltà, inoltre noi parliamo di benevolenza, rettitudine, correttezza, saggezza e fiducia, mentre il Partito parla di inganno, malvagità e lotta. Nei decenni di regime, ha perseguitato a morte 80 milioni di cinesi, il Partito è la vera setta malvagia.

- Il Falun Gong non è nella lista delle 14 sette identificate dal Partito. Determinare cosa sia una setta malvagia non spetta a nessuna organizzazione o individuo, l’intervista rilasciata da Jiang Zemin al quotidiano francese Le Figaro, è stata una totale assurdità.

- L’Amministrazione Cinese per la Stampa e le Pubblicazioni ha revocato da tempo il divieto di pubblicazione dello Zhuan Falun, quindi tutti i libri del Falun Gong sono legali.

- I cittadini hanno libertà di credo.

Ho parlato della Costituzione, del Diritto penale e del Diritto del Servizio Civile dei dipendenti pubblici. Ho detto: “Verranno fatti controlli a ritroso di venti o trent’anni; voi trattate il Falun Gong come una ‘campagna’, ma quando questa campagna persecutoria finirà resteranno solo le responsabilità: chi sarà incolpato? Chi ne dovrà rispondere? Sarà chiunque si sia occupato del caso, chi ha eseguito gli ordini. Avete pensato alle conseguenze? Perché questi ordini di perseguire il Falun Gong vengono dati solo verbalmente e non come documenti ufficiali? Rifletteteci attentamente, siete persone istruite e intelligenti, se non pensate a voi stessi. pensate almeno alle vostre famiglie.

“Il PCC sta perseguitando chi coltiva il Budda e il Tao, in futuro dopo la fine della rettifica della Fa, gli Dei e i Budda perdoneranno quelli che hanno commesso il male e perseguitato la Legge di Budda? Gli Dei stanno osservando”.

Ho parlato anche del massacro di piazza Tiananmen del 4 giugno 1989; della caduta del muro di Berlino e di molte altre cose.

Quando ho finito di parlare, hanno detto: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone!” Hanno promesso che avrebbero ricordato tutto quello che mi avevano sentito dire e, rivolgendosi al Maestro Li, l’hanno fatto con il dovuto rispetto verso il Maestro. Hanno detto: “Ci hai detto tante cose che non avevamo mai sentito prima”.

Quando nella stazione di polizia è arrivato un nuovo agente, l’ho chiamato dicendogli: “Lascia che ti spieghi la legge”. Anche il guardiano, all’ingresso, è entrato per ascoltare la verità.

Un ufficale ha poi detto: “Il tuo caso è stato inviato dalla città. Non osiamo rilasciarti, ma faremo del nostro meglio per aiutarti”. Quando mi hanno portata al centro di detenzione, hanno detto: “Abbiamo un’indagata, questa persona è gravemente malata. Potete rifiutarvi di accettarla?”. L’impiegato alla reception ha risposto: “Il capitano non è qui. Dovreste andare in ospedale per un certificato”.

All’ospedale la visita non ha evidenziato alcuna malattia, solo la pressione leggermente alta. Mi hanno detto: “Abbiamo fatto del nostro meglio”. Hanno anche notato che la malattia cardiaca che avevo in passato era scomparsa e che pensavano sarei stata rilasciata dopo pochi giorni.

Ho sottolineato: “Prima di praticare la mia condizione cardiaca era grave, adesso sono guarita; questo è il potere della Dafa. Come potete vedere tutti, sto bene!”.

Tutti hanno riconosciuto l’evidenza, ma mi hanno prescritto un farmaco per l’ipertensione. Ho detto: “Da quando sono diventata una praticante, non ho mai più avuto bisogno di prendere una sola pillola”.

Hanno detto: «Quando andrò in pensione, praticherò con te. Allora saremo tutti discepoli della stessa pratica.

Ho risposto: “Potete praticare adesso”. Quando uno di loro mi ha chiesto di aiutarlo a procurarsi un libro, ho risposto: “Avete davvero bisogno che ve lo procuri io? Qual’è il libro che non avete alla stazione di polizia? ”. Mi hanno risposto che i loro superiori non avrebbero mai permesso di leggere i libri.

Mi hanno portata di nuovo al centro di detenzione e mi hanno detto: “Rimarrai qui solo per qualche giorno; faremo del nostro meglio per aiutarti”.

Dopo che se ne sono andati ho pensato: “La mia presenza qui non è casuale. Sono qui per chiarire la verità e salvare le persone”. Ho tralasciato ogni paura, compresa quella di morire e ho lasciato tutto nelle mani del Maestro. Anche questa è stata una prova per me. Non avrei assolutamente collaborato con la persecuzione e avrei semplicemente fatto ciò che un praticante dovrebbe fare.

La mattina seguente ho praticato tutti gli esercizi. Poi ho tenuto alzato il palmo della mano nella posizione per l’invio dei pensieri retti e li ho inviati. Le detenute nella cella hanno cercato di fermarmi, dicendo che sarebbero state punite per quello che facevo. Ho detto alla capo cella: “Pratico la Dafa e devo fare gli esercizi, sono stata arrestata illegalmente: mi hanno incastrata. Voglio vedere il capitano”. Poco dopo, il capitano mi ha portata nel suo ufficio. Ho iniziato a chiarire la verità, dicendo tutto ciò che mi veniva in mente. Il capitano ha ascoltato per tutto il tempo. Alla fine ha detto: “Smettila di parlare. Se continui, ci farai il lavaggio del cervello. Torniamo alla tua cella”.

Quando siamo arrivati, il capitano ha detto alla capo cella: “Questa donna è anziana. Prenditi cura di lei. Se le succede qualcosa, ti riterrò responsabile”.

Le altre detenute mi hanno chiesto: “Perché non ti hanno fatto accovacciare e tenere la testa bassa?”.

Ho risposto: “Io sono diversa da voi. Sono stata arrestata perché pratico il Falun Gong. Non ho commesso alcun crimine”.

Da quel giorno c’è sempre stato qualcuno che mi ha aiutata in tutto. Quando ci davano da mangiare la mia razione era abbondante e mi chiedevano se fosse abbastanza. Gli altri ricevevano meno di mezza ciotola, ma io ne ricevevo ben più di mezza. Recitavo la Fa e praticavo gli esercizi ogni giorno. L’ottavo giorno, mi sono sentita un po’ nervosa e ho chiesto al Maestro di aiutarmi a tornare a casa, perché avevo ancora molti esseri senzienti da salvare.

Mi sono seduta in meditazione e ho chiesto aiuto al Maestro, nel mentre è entrata una guardia e si è spazientita immediatamente: le altre detenute stavano tutte con la testa tra le braccia, mentre io continuavo la mia meditazione. A un certo punto, indicando me, la guardia ha detto: “Guardate, nessuno di voi è capace come la zia. Incrociate le gambe, tutte quante!”. Chiedere aiuto al Maestro aveva funzionato!

Il giorno dopo sono venuti alcuni funzionari dell’Ufficio comunale a farmi firmare un documento, ma non ho acconsentito. Ho detto che non avrei firmato nulla e se ne sono andati. Due giorni dopo è venuto del personale del tribunale e ho iniziato a spiegargli la verità ma non me l’hanno permesso e mi hanno chiesto: “Si dichiara colpevole o accetta la pena?”.

Ho risposto: “Non mi dichiaro né colpevole né accetto la pena. Non ho alcuna colpa”.

Quando mi ha detto: “Non decidi tu!”, gli ho risposto che nemmeno lui aveva l’ultima parola.

Mi ha chiesto: “Chi decide?”

Ho risposto: “Il mio Maestro decide. Noi stiamo salvando le persone e voi state infrangendo la legge”. Non avevo ancora finito di spiegargli, ha smesso di parlare, abbassato lo sguardo, con occhi spenti ha raccolto la sua attrezzatura e senza nemmeno badare al registratore, è scappato via. Il giorno dopo sono stata rilasciata per insufficienza di prove.

Quando sono uscita il personale della stazione di polizia è venuto a prendermi, mi hanno abbracciata forte: volevano persino portarmi fuori a mangiare; dopo hanno chiamato mia figlia perché venisse a prendermi.

Si manifestano i miracoli

Ci sono molte cose incredibili in questo mondo umano, cose difficili da credere a meno che non le si sperimenti personalmente.

Un giorno stavo iniziando a spiegare la verità a un uomo sulla quarantina e lui mi ha detto: “Sono un agente dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza». Ha tirato fuori il distintivo per mostrarmelo. Gli ho detto: “Qualunque sia il tuo lavoro, devi prima salvare la tua vita”. Vedendolo prendere il telefono per chiamare, ho approfittato della sua distrazione e sono scappata con la mia bicicletta ma lui mi ha inseguita, mi sono voltata e ho inviato un pensiero: “Fa’ che non commetta alcun male”.

A quel punto avevo raggiunto l’ingresso del supermercato e ho visto che mi stava ancora inseguendo, così ho inviato un altro pensiero: “Fa’ che non mi veda”. Mi sono accovacciata per chiudere la bicicletta con il lucchetto e lui davvero non mi ha vista e mi ha superato correndo lungo la strada, arrivato all’incrocio, si è guardato intorno, mentre io sono entrata nel supermercato e ho continuato a chiarire la verità.

Un giorno passando davanti a un edificio, ho visto una squadra di soldati appendere la bandiera rossa del PCC, ho inviato un pensiero retto: “Non permetterle che avveleni gli esseri senzienti qui. Fa’ che sparisca”. Due giorni dopo, quella bandiera era davvero scomparsa. L’hanno appesa diverse altre volte e ogni volta inviavo pensieri retti e il giorno dopo era sparita. Alla fine, al suo posto hanno appeso una bandiera gialla.

Un’altra volta, su un palazzo vicino alla casa di un’amica praticante ho visto una bandiera rossa. Le ho chiesto perché non avesse inviato pensieri retti per eliminarla. Mi ha risposto: “L’ho fatto, ma non ha funzionato” e ha chiesto a me di inviarli; l’ho fatto, ma in quel caso, il male che li aveva spinti a issare quella bandiera era resistente e ci sono voluti tre giorni per eliminarlo.

All’incrocio vicino a casa mia c’era un grande orologio che dopo aver battuto l’ora suonava canzoni del PCC a un volume molto alto, quel suono si propagava davvero molto lontano, quindi ho inviato pensieri retti per eliminarlo. Il giorno dopo ha smesso di funzionare. Ma pochi giorni dopo l’ho risentito. Ho pensato: “Non posso assolutamente permettere che esista e avveleni gli esseri senzienti”.

Dopo essersi ripetuta la stessa cosa per diverse volte, l’orologio ha riprodotto altra musica, quindi l’ho ignorato. Qualche giorno dopo, ha ricominciato come prima, perciò ho inviato un pensiero potente: “Fa’ che scompaia completamente!”. Come previsto, l’orologio è stato rimosso e l’hanno sostituito con un grande schermo.

I benefici derivanti dal recitare la Fa

Faccio le tre cose che il Maestro ci chiede e continuo con la rettifica della Fa per aiutare il Maestro a salvare gli esseri senzienti. Recitando la Fa, ho compreso molti principi della Fa e sono diventata più diligente: riesco a essere costante e ogni giorno esco a chiarire la verità e salvare le persone usando la saggezza e le capacità soprannaturali che la Dafa mi ha conferito. Distribuisco materiale informativo di persona, come: L’obiettivo finale del comunismo, adesivi, striscioni e regalo alle persone radio e software per aggirare la censura Internet: in breve, distribuisco tutto ciò che ho.

Di recente ho letto articoli sul sito web Minghui di praticanti che hanno l’Occhio Celeste aperto e vedono il Maestro piangere, lo percepisco intimamente come un campanello d’allarme silenzioso che mi scuote il cuore. Sono determinata a raddoppiare i miei sforzi nel fare bene le tre cose per ripagare la grazia benevolente del Maestro.

Se ci fossero punti non in accordo con la Fa, vi prego gentilmente di segnalarlo.

( Contributo Selezionato alla 22ª Conferenza della Fa in Cina su Minghui.org)