Liaoning: Donna di 64 anni muore nel marzo del 2022 (traduzione di un caso di morte passato)

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01 Feb. 2025 | Di un corrispondente Minghui della provincia del Liaoning, Cina

(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e tradotti solo recentemente dal sito italiano.

Nome: Zhang LiyanNome cinese: 张丽艳Genere: FemminaEtà: 64 anniCittà: DandongProvincia: LiaoningOccupazione: AgricoltriceData di morte: 22 marzo 2022Data dell'ultimo arresto: 24 febbraio 2005Luogo di detenzione più recente: Campo di lavoro di Masanjia

Una residente della città di Dandong, nella provincia del Liaoning, è morta il 22 marzo 2022. I familiari di Zhang Liyan non hanno potuto essere presenti a causa della pandemia.

Il decesso di questa donna di 64 anni ha coronato i suoi anni di sofferenza nella persecuzione del Falun Gong. Zhang è stata arrestata il 24 febbraio 2005, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alla gente. Dopo 26 giorni di detenzione in una struttura sconosciuta, le sono stati imposti due anni di lavori forzati e nel marzo 2005 è stata trasferita nel Campo di lavoro di Masanjia.

La praticante ha subito varie forme di abuso, tra cui percosse, alimentazione forzata, privazione del sonno e somministrazione involontaria di farmaci. Un'altra praticante, anch'essa detenuta lì, ha raccontato ciò che ha visto.

“Zhang è stata alimentata a forza per più di 20 giorni ed è dimagrita molto. Le guardie le hanno tagliato di proposito i capelli in maniera irregolare. Veniva tenuta in cella d’isolamento, con agenti che la controllavano in due turni, 24 ore su 24. Non le era permesso parlare con altre persone, mangiare alla mensa, fare la doccia, fare il bucato o acquistare beni di prima necessità.

Una notte ci siamo svegliate con un frastuono nel corridoio. Ci siamo alzate per vedere cosa stesse succedendo e abbiamo visto due persone che stavano trascinando Zhang, con in mano una bacinella. Si è scoperto che si stava lavando la biancheria intima; le sorveglianti dicevano che aveva infranto le regole, ma lei ha sostenuto che era troppo sporca e che doveva lavarla. L'hanno rimproverata e il capitano della squadra ha prolungato la sua pena di tre giorni.

In seguito è stata trasferita in un'altra sezione di gestione rigorosa, dato che era fermamente salda nella sua fede. Non l'abbiamo più vista”.