(Minghui.org) Il 18 gennaio si è tenuta la Conferenza di condivisione dell’esperienza della Falun Dafa 2025 a Istanbul, la città più popolata della Turchia. Per questo evento speciale sono arrivati praticanti provenienti da varie regioni del Paese. Dieci praticanti hanno spiegato come, guardandosi dentro, abbiano trovato ed eliminato le proprie nozioni. Hanno anche condiviso storie riguardanti il modo in cui presentano alle persone i fatti della persecuzione della Falun Dafa, che in Cina, è tutt’ora in atto.
Il 18 gennaio i praticanti di varie regioni della Turchia hanno tenuto una conferenza di condivisione di esperienze a Istanbul
L’importanza dello studio della Fa e del chiarimento della verità
La signora Atifet, è un’infermiera in pensione, ha parlato delle sue esperienze durante la memorizzazione dello Zhuan Falun. Ha descritto come abbia preso coscienza del suo attaccamento durante il processo di memorizzazione. “Memorizzare la Fa mi ha aiutata a trovare il mio vero sé”, ha detto.
Due grandi terremoti avvenuti in Turchia in rapida successione hanno fatto capire alla signora Atifet l’urgenza di salvare le persone. Ha iniziato a uscire più spesso per chiarire la verità.
La signora Tilbe, è istruttrice di pilates, ha raccontato che a volte si sentiva sola e, quando questo accadeva, aveva pensieri negativi. Crede che il Maestro Li, il fondatore della Falun Dafa, in questo modo le abbia dato l’opportunità di eliminarli. “Ho incontrato un istruttore al Public Education Center di Mersin e gli ho dato molti opuscoli da distribuire alle donne che sarebbero andate là. Ho detto loro che sarei venuta a insegnare gli esercizi se fossero state interessate. Abbiamo fissato una data e quando sono entrata, c’erano 40 persone che aspettavano di imparare gli esercizi. Non potevo credere ai miei occhi. Abbiamo praticato gli esercizi e poi ho chiarito loro la verità”.
Evren Durmaz ha raccontato come ha compreso l’importanza di migliorare il proprio carattere e di coltivare sé stesso. “Nella storia, solo coloro che hanno messo tutto il loro cuore nella pratica sono stati in grado di avere veramente successo”, ha detto.
La signora Derin ha raccontato la propria esperienza in qualità di incaricata a condurre un sito di pratica nel parco: “Spesso mi trovo a praticare gli esercizi da sola o siamo solo in due. Ero molto turbata dal fatto che fossimo così pochi. Mi sentivo molto sconfortata, e mi sono chiesta se avesse senso continuare a tenere il luogo di pratica. Un giorno, io e un altro praticante, dopo aver finito il quinto esercizio, abbiamo notato un gruppo di uomini in giacca e cravatta che visitavano il parco. Il parco era in fase di ristrutturazione, compresi i tavoli da ping-pong e i sentieri. Ho visto il sindaco e un praticante ha consegnato un opuscolo al sindaco. Ho intuito che era un incoraggiamento da parte del Maestro e ho capito che dovevo continuare. Ora vado al sito di pratica senza pensare ad altro. Vale la pena andare da soli? Sì, vale la pena. Alcune persone prendono gli opuscoli, altre vengono più volte per imparare gli esercizi e alcuni passanti hanno mostrato il loro apprezzamento per quello che faccio. Il solo fatto di poter fare gli esercizi all’aperto è una motivazione per me”.
Attività durante la conferenza
I praticanti della Falun Dafa in Turchia, il 17 gennaio, hanno protestato pacificamente davanti al Consolato cinese di Istanbul
Durante la conferenza, si è svolta anche una mostra d’arte Internazionale Zhen, Shan, Ren di una settimana. Il giorno prima della conferenza, i praticanti hanno tenuto anche una serie di attività davanti al Consolato cinese per denunciare la persecuzione in corso in Cina. Hanno affisso manifesti e striscioni per attirare l’attenzione del pubblico e fatto delle dimostrazioni degli esercizi. Un altro gruppo ha distribuito opuscoli e raccolto firme su una petizione per porre fine alla persecuzione. Diversi automobilisti di passaggio hanno mostrato il loro sostegno morale suonando il clacson, e alcuni dei passeggeri per mostrare il loro supporto salutavano i praticanti.
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