Promemoria per i praticanti fuori dalla Cina: Non adorare gli “eroi” che provengono dalla Cina

(Minghui.org) Qualche giorno fa la redazione di Minghui ha pubblicato un avviso su un praticante che si era trasferito dalla Cina qualche anno fa e si era descritto tra i praticanti negli Stati Uniti come un “eroe” che “ha combattuto coraggiosamente la persecuzione in Cina”. Ciò ha portato molti praticanti ad ammirare i suoi “pensieri retti” e a seguirlo per fare cose non in linea con la Fa.

In base alla mia esperienza personale di coltivazione e alla comprensione della Fa, dovremmo evitare di trattare qualsiasi coltivatore come un “eroe”. Una mentalità simile è un prodotto della degenerata cultura del Partito Comunista Cinese (PCC) e spesso riflette i problemi della propria coltivazione. Se non ci prestiamo molta attenzione, potrebbe portare a seri problemi e a danneggiare il nostro chiarimento della verità e la salvezza delle persone. I praticanti fuori dalla Cina non dovrebbero dare a queste persone l'attenzione che bramano, dovrebbero invece valutare ogni cosa in base alla Fa.

In Cina, chi coltivano bene sé stesso di solito non subisce gravi persecuzioni. Convalida la Dafa in modo costante e solido e salva le persone; mantiene un basso profilo e non si descriverebbe mai come un “eroe”.

D'altra parte, chi si promuove con entusiasmo come “eroe” spesso ha forti attaccamenti alla reputazione, alla fama e alla competitività. Tende a convalidare sé stesso e a fare cose per impressionare gli altri. Ama fare “grandi cose” per attirare l'attenzione. Quando viene perseguitato, si vanta della propria detenzione e tortura definendole “azioni eroiche”. Quando viene perseguitato di nuovo, diventa un “eroe ancora più grande” per aver sopportato la sofferenza. Ciò può formare un circolo vizioso e far sì che chi che lo ammira creda ancora di più in lui.

Lo so per esperienza personale, perché ero così anch'io, desideroso di convalidare me stesso e diventare famoso. Ho capito il mio problema dopo che i praticanti del mio gruppo di studio della Fa hanno smesso di parlarmi ogni volta che mi accingevo a vantarmi di aver “sconfitto la persecuzione”. Grazie a loro ho finalmente visto la mia mentalità esibizionista e ho capito che essere perseguitati ripetutamente non è qualcosa di cui vantarsi.

Credo che il motivo per cui i praticanti del mio gruppo di studio della Fa non mi abbiano ascoltato è dovuto al loro solido studio della Fa e alla loro valutazione delle cose in base alla Fa. Sono grato a loro e alla guida e alla protezione del Maestro, che mi hanno impedito di deviare ulteriormente dalla Fa e di scivolare su una strada sbagliata.

Per quanto ne so, molti praticanti si sono trasferiti all'estero dalla Cina dopo l'inizio della persecuzione. Sebbene non affrontino più la persecuzione fisica fuori dalla Cina, la coltivazione non è comunque più facile. L'ambiente può cambiare, ma l'obiettivo finale e i requisiti per la coltivazione no. Ovunque ci troviamo, saremo comunque messi alla prova e soffriremo tribolazioni finché i nostri attaccamenti non saranno rimossi. Solo liberandoci attivamente dei nostri attaccamenti la tribolazione se ne andrà.

Mentre quegli “eroi” spesso si vantano delle “grandi cose” che hanno fatto, qualcuno ha mai valutato quanto impatto abbiano avuto realmente queste “grandi cose” di cui parlano? Ad esempio, qualche anno fa, ad alcuni praticanti piaceva raccogliere petizioni dagli abitanti del villaggio a sostegno di alcuni praticanti che erano stati arrestati. Sembrava piuttosto impressionante quando abbiamo presentato pile di documenti di petizione con le impronte digitali degli abitanti del villaggio, ma quanti di questi abitanti avevano veramente compreso i fatti? Se la polizia fosse andata a molestarli, quanti di loro sarebbero rimasti impassibili? Oppure si sarebbero facilmente sottomessi alle intimidazioni?

D'altra parte, quei discepoli della Dafa che andavano silenziosamente di casa in casa per chiarire i fatti alle persone potrebbero aver salvato la maggior parte delle persone, ma non ricercavano comunque notorietà. Nessuno sapeva cosa stessero facendo, ma hanno ottenuto di più dietro le quinte, senza creare scompiglio nella società o rendersi bersaglio della persecuzione.

Il Maestro ha detto:

“Sapete, nella coltivazione il segno più evidente che una persona nutre ancora degli attaccamenti umani è che fa le cose non per convalidare la Dafa, ma invece per convalidare sé stesso! Quello significa svolgere un ruolo distruttivo.” (“Insegnare la Fa alla Conferenza della Fa di New York”, Insegnamento della Fa nelle conferenze VIII)

Dobbiamo essere chiari: coloro che sono stati ripetutamente perseguitati e hanno sofferto terribilmente in Cina non sono i cosiddetti “eroi”. Tali persone hanno spesso seri problemi nella coltivazione; si rifiutano di ammettere i propri errori o di guardarsi dentro e potrebbero anche aver chiuso un occhio quando i Corpi della Legge del Maestro (Fashen) hanno cercato di avvisarli. Visto dalla prospettiva della Fa, questo non è difficile da capire.

Naturalmente, un altro modo per evitare la persecuzione è trattarsi come una persona comune, che non fa le tre cose o non coltiva diligentemente sé stessa. Se non si considerano discepoli della Dafa, le vecchie forze potrebbero non vedere alcuna ragione per perseguitarli.

La causa principale per cui si vuole essere un “eroe” o per coloro che ammirano tali persone è il desiderio di convalidare sé stessi. Se coltiviamo veramente noi stessi e ci assimiliamo alla Fa, capiremo che tutto ciò che abbiamo è dato dalla Fa e non abbiamo alcuna base per rivendicare alcun merito per le cose che facciamo. Quando mettiamo la Fa al primo posto, non saremo nemmeno in grado di pensare all'idea di proclamarci “eroi”, per non parlare di un potenziale seguito. Quando le cose si allontanano dalla Fa, in realtà stiamo solo invitando su noi stessi la persecuzione.

Facciamo tutti tesoro di questa opportunità per guardarci dentro, studiare meglio la Fa, coltivare i nostri attaccamenti umani e fare meglio nel tempo che ci rimane.

Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.