(Minghui.org) Ogni sabato, i praticanti locali organizzano un evento nella piazza vicino al centro commerciale Kamppi di Helsinki. Raccontano alla gente della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), distribuiscono volantini e dimostrano gli esercizi del Falun Gong. Poiché i praticanti svolgono questa attività da molto tempo, alcune persone che conoscono la verità non leggono più i volantini, ma firmano direttamente la petizione che chiede la fine della persecuzione.

La gente viene a conoscenza della persecuzione del PCC

Marika di Jyväskylä ha detto con le lacrime agli occhi: “Mi dispiace molto e provo tristezza conoscere la persecuzione, è veramente terribile. È un peccato che la società occidentale, in particolare i suoi media, non diano seguito a questa realtà. Il nostro governo non ha preso alcuna iniziativa per migliorare la situazione”. Una praticante le ha consigliato di guardare il documentario, Organi di Stato ‘State Organs’, e concuriosità ha chiesto dove è possibile vederlo. Inoltre ha espresso la volontà di intraprendere alcune iniziative a favore dei perseguitati: “Voglio scrivere ai parlamentari per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla terribile situazione e condizione in cui versano i praticanti del Falun Gong, e che tutti i media possano divulgarne la notizia”.

“Studio antropologia sociale e culturale, e questioni relative ai diritti umani sono argomenti importanti sotto un profilo collettivo, ed ecco il motivo primario per estenderne la conoscenza. Incontrerò il mio consulente la prossima settimana e avrò l’occasione di presentargli il problema. Lui presta particolare attenzione alle questioni relative ai diritti umani”. La donna ha dettato alla praticante il suo indirizzo e-mail e le ha chiesto gli ultimi aggiornamenti sulla persecuzione. Prima di congedarsi, Marika ha abbracciato la praticante e l'ha incoraggiata: “Continuate così, non arrendetevi mai e abbiate cura di voi e delle persone che vi stanno accanto! Vi auguro il meglio!”

Firma della petizione

Una donna ha visto i praticanti raccogliere firme e senza indugi ha firmato, e le sue cinque amiche ne hanno seguito l’esempio. Un praticante ha voluto accertarsi che le ragazze avessero capito le ragioni della petizione, e con sicurezza e all’unisono hanno esclamato: “Sì”.

Le persone firmano la petizione per porre fine della persecuzione

Hali, una residente locale, ha portato i suoi amici a firmare la petizione. Ha detto: “Sono passata di qui il mese scorso e ho saputo della persecuzione e ne sono rimasta sconvolta. Non avrei mai pensato che ancora si esercita su uomini inerti un simile abuso fisico e intellettuale. È veramente disumano, e per questo ritengo importante che siate qui a denunciare la persecuzione. Quello che posso fare nell’immediato è aver portato i miei amici a firmare”.

Per quanto riguarda i principi della Falun Dafa di Verità, Compassione e Tolleranza, ha detto: “Questi valori sono molto importanti, e sono convinta che la loro divulgazione, con questi modi e forme, siano positivi e unici”.

Un uomo si è fermato per leggere i tabelloni sul prelievo forzato di organi da parte del PCC, e ha detto che era la prima volta che ne sentiva parlare, e contestualmente ha utilizzato il suo cellulare per ottenere informazioni sulla persecuzione del Falun Gong. Un praticante gli ha consigliato di leggere il libro, “Come lo spettro del comunismo governa il nostro mondo” (How the Specter of Communism is Ruling Our World), e subito ha mostrato grande interesse. Ha affermato, inoltre, l’intenzione di presentare domanda per un posto al Ministero degli Affari Esteri e che di solito non firmava le petizioni, ma quando ha capito che le firme erano indirizzate al Gruppo dei Sette (G7+7) per fermare il prelievo forzato di organi da parte del PCC, ha accettato di firmare.