(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte pubblicati tempo fa dal sito cinese e solo recentemente tradotti dal sito italiano.
Nome: Yang GuozhengNome cinese: 杨国正Genere: FemminaEtà: 74Città: ChongqingProvincia:Occupazione: SconosciutaData di morte: Novembre 2022Data dell'ultimo arresto: 22 dicembre 2013Luogo di detenzione più recente: Centro di reclusione del distretto di Qianjiang
Una donna di Chongqing, nel luglio 2015 ha presentato una denuncia contro l'ex dittatore Jiang Zemin, ritenendolo responsabile della morte delle sue due figlie. A partire dall'ottobre dello stesso anno, la polizia locale ha continuato a perseguitarla per aver presentato la denuncia. Si è nascosta e la polizia l'ha seguita. È morta nel novembre 2022, all'età di 74 anni.
Yang Guozheng aveva una famiglia felice, ma è stata distrutta dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong, il 20 luglio 1999.
Le sue due figlie, Wang Jiqin e Wang Jifeng, sono morte a meno di un anno di distanza l’una dall'altra, a causa delle brutali torture subite durante la detenzione nel campo di lavoro.
Il marito non praticante, Wang Senlin, non ha retto alla dura persecuzione e ha avuto gravi problemi psicologici. Non ha potuto badare a se stesso ed è deceduto nel febbraio 2016.
Yang è stata arrestata più volte tra il 1999 e il 2004. La prima volta è stata imprigionata con le sue due figlie e altri praticanti mentre praticavano in un campus scolastico. A ciascuno furono inflitti 200 yuan (circa 26,50 euro) di multa. Inoltre, la sua casa è stata saccheggiata più volte.
Il 22 marzo 2004 Yang e tre praticanti sono stati portati in un centro di detenzione per aver parlato del Falun Gong in un mercato. La polizia è andata a casa sua e ha confiscato diversi oggetti, tra cui il certificato di morte e oggetti relativi al decesso della figlia minore.
L'arresto più recente è avvenuto il 22 dicembre 2013, per aver parlato del Falun Gong alla gente del suo quartiere. È stata trattenuta nel Carcere del distretto di Qianjiang per 10 giorni.
La polizia ha cercato di costringerla a scrivere una dichiarazione di garanzia e a copiare tre articoli che diffamavano il Falun Gong e il suo fondatore.
La donna si è rifiutata di collaborare e ha ricevuto una serie di minacce dalla polizia. Dopo essere tornata a casa, tutto il suo corpo era dolorante e ha iniziato a tossire. Si sentiva la testa gonfia e aveva la vista offuscata.
Morte delle due figlie
Oltre a Yang, anche le sue due figlie sono state arrestate e recluse in centri di detenzione e campi di lavoro. Le brutali torture e l'iniezione di farmaci sconosciuti nel campo di lavoro hanno poi causato la loro morte.
La figlia maggiore è stata trascinata in una stanza da un gruppo di detenute e bloccata sul pavimento. Mentre le stringevano il naso e le coprivano la bocca, le è stato somministrato a forza un farmaco sconosciuto e ha rischiato di soffocare prima che lasciassero la presa. In seguito il suo corpo si è gonfiato e ha avuto difficoltà a camminare.
La donna è stata dimessa in libertà vigilata perché non era più in grado di badare a se stessa. È morta il 23 settembre 2002 all'età di 29 anni, lasciando un figlio di cinque anni.
Nel gennaio 2001 la più giovane è stata arrestata e condannata a un anno in un campo di lavoro, dopo che una persona l'aveva denunciata alla polizia per aver parlato del Falun Gong.
È stata sottoposta a brutali torture, tra cui percosse, obbligo di stare in piedi o accovacciata e corse sotto il sole cocente. In seguito, quando non poteva sopportare la persecuzione, con grande rammarico ha scritto una dichiarazione di garanzia.
Durante la detenzione, ha sviluppato delle ulcere sul corpo e le guardie carcerarie l'hanno costretta a prendere un farmaco sconosciuto. Nel dicembre 2001 è tornata a casa e ha iniziato a vomitare sangue e a perdere peso.
Nel 2003, per evitare le persecuzioni, ha lasciato la sua abitazione. Dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute, si è ricoverata in ospedale, dove è rimasta 10 giorni prima di morire all'età di 26 anni il 13 agosto 2003.
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Categoria: Decessi
