(Minghui.org) Nota del redattore: questo articolo fa parte di una serie di casi di morte tradotti tempo fa dal sito cinese e solo recentemente dal sito italiano.
Nome: Shen LianghuaNome cinese: 申亮华Sesso: UomoEtà: SconosciutaCittà: LiaochengProvincia: ShandongOccupazione: SconosciutaData della morte: 16 novembre 2022Data dell'ultimo arresto: 25 febbraio 2008Luogo di detenzione più recente: Campo di lavoro di Wangcun
Il 16 novembre 2022 Shen Lianghua, della città di Liaocheng nella provincia dello Shandong, è deceduto dopo aver sopportato due periodi nei campi di lavoro e continue vessazioni per la sua fede. Ancora 28 giorni dopo la sua morte, il segretario del villaggio ha molestato la sua famiglia.
Nel mese di luglio 2001 Lianghua è stato arrestato per la prima volta mentre lavorava in una fattoria. Poche ore dopo anche sua moglie, Zhao Yueyun, è stata arrestata, ed entrambi sono stati trattenuti in un centro per il lavaggio del cervello locale. Durante la detenzione i loro due figli sono stati lasciati senza cure. Dopo 20 giorni il signor Shen è stato rilasciato. Non è chiaro per quanto tempo sia stata detenuta la moglie.
Verso la fine del 2001 Lianghua si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stato picchiato dalla polizia in piazza Tienanmen. Dopo essere stato riportato nello Shandong, l'uomo è stato trattenuto per 10 giorni nel Centro di detenzione della contea di Guan.
Nel mese di febbraio 2002 è stato portato nel Campo di lavoro forzato di Wangcun. Le guardie lo hanno privato del sonno e hanno assegnato ai detenuti il compito di sorvegliarlo costantemente. Ogni volta che Lianghua chiudeva gli occhi, i detenuti usavano delle piume per solleticargli le palpebre o le narici. Tutto questo è durato più di un mese, ma il signor Shen non si mai è arreso. Le guardie lo hanno quindi messo in cella d’isolamento, gli hanno tolto le scarpe, hanno versato dell'acqua sul pavimento e lo hanno percosso, per una settimana, con i bastoni elettrici.
Dopo aver fallito nel tentativo di farlo cedere, le guardie gli hanno allargato le braccia e lo hanno ammanettato al piano superiore di un letto a castello, un metodo di tortura noto come “Incatenato a una croce”. Tutto il peso del corpo ricadeva sui suoi polsi.
La polizia ha continuato a perseguitare il signor Shen anche dopo il mese di settembre 2004, quando è stato rilasciato. La notte del 25 febbraio 2008 sette agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione, lo hanno tenuto a terra e lo hanno picchiato. Un agente lo ha colpito violentemente con una torcia elettrica, provocandogli l’avulsione di due incisivi. Lianghua è stato portato in un centro di detenzione e, in seguito, nel Campo di lavoro forzato di Wangcun, senza avvisare la sua famiglia.
Dopo essere stato mandato al campo di lavoro, la moglie ha dovuto occuparsi da sola della famiglia e dei due figli piccoli, ma gli agenti dell'Ufficio 610 hanno continuato a molestarli. Di conseguenza, la signora Zhao è stata costretta a vivere lontano da casa.
Quando il 28 maggio 2009 è scaduto il mandato del signor Shen, la polizia lo ha prolungato di un mese. La figlia si è recata a chiedere il suo rilascio, ma i funzionari del campo di lavoro non le hanno permesso di fargli visita. Ha quindi chiesto loro di passargli dei vestiti, ma si sono rifiutati di farlo.
Il 15 giugno 2011 la signora Zhao è tornata a casa. Alcune ore dopo tre agenti in borghese sono arrivati a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto irruzione nell'appartamento. Le hanno confiscato due computer, una stampante e altri effetti personali. Il signor Shen stava mietendo il grano nel campo e la signora Zhao era a casa da sola. Gli agenti l'hanno arrestata e portata al Centro di detenzione di Liaocheng.
La polizia ha tentato di arrestare il signor Shen altre due volte: il 21 agosto 2012 e il 3 agosto 2015, ma lui non era in casa quando sono arrivati gli agenti.
Il 5 agosto 2015 la polizia è tornata e ha arrestato la signora Zhao. Dopo essere riuscita a fuggire dalla stazione di polizia, lei e il marito sono stati costretti a vivere lontano da casa per mesi, lasciando i figli a casa da soli.
Poco dopo il loro ritorno a casa, il 22 aprile 2016, gli agenti hanno scavalcato la recinzione del loro vicino e hanno fatto nuovamente irruzione, costringendo la donna a nascondersi un'altra volta. In seguito Yueyun è stata arrestata e condannata a scontare la pena nel Carcere femminile della provincia dello Shandong.
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Categoria: Decessi