(Minghui.org) Pratico la Falun Dafa da 29 anni e grazie alla protezione e la guida del Maestro mi sono trasformata da giovane ragazza spocchiosa e arrogante, a donna umile, paziente e altruista. Attualmente ho 50 anni e ogni giorno apprezzo sempre di più la felicità e le straordinarie benedizioni che provengono dalla Falun Dafa.

Da arrogante a umile

Sono cresciuta tra le coccole della mia famiglia. Dall’infanzia all’età adulta venivo costantemente lodata per le mie capacità e attitudini. Influenzata dalla cultura del Partito Comunista Cinese (PCC), pensavo che essere arrogante fosse una buona mentalità e che essere presuntuosa dimostrasse che ero sicura di me. Ho praticato la coltivazione per molti anni prima di rendermi conto quanto fosse pericolosa l’arroganza per i coltivatori.

Il libro L’obiettivo finale del comunismo dice:

“La coltivazione richiede un cuore retto e la sincerità, mentre l'arroganza è la natura del diavolo, che è completamente contraria ai requisiti della coltivazione. Il malvagio spirito comunista non ha alcun riguardo verso Dio. Nel processo di distruzione della cultura della coltivazione, instilla specificamente nelle persone la natura demoniaca e l’arroganza, non permette loro di essere umili, ma le incoraggia a essere compiacenti e arroganti, a combattere contro il cielo e la terra ed essere senza regole, il che porta le persone a ribellarsi e a disobbedire a Dio”.

Quando alla fine ho capito che l’arroganza era l’ostacolo più grande nella mia coltivazione, ho creato una cartella sul mio computer: “Eliminare l’arroganza”. In questa cartella ho salvato gli articoli dei praticanti su come avevano eliminato la loro arroganza, li ho letti spesso, e farlo mi ha aiutata molto. Inoltre leggendo la Fa (insegnamenti), ho capito che l’arroganza, in un coltivatore, è una manifestazione della natura demoniaca che dovrebbe essere eliminata.

L’arroganza deriva dall’abitudine di giudicare gli altri in base alle capacità. Le persone che si sentono capaci diventano arroganti, tuttavia, allo stesso tempo ammirano coloro che hanno capacità e talento (e a volte diventano invidiosi). Guardano dall’alto in basso le persone oneste e gentili che hanno meno abilità. Questo modo di pensare è fondamentalmente radicato nell’ideologia del PCC: i deboli sono prede dei forti. Tuttavia, gli esseri divini apprezzano le virtù e il carattere degli umani, non le capacità o la sapienza.

I talenti e le capacità di cui andavo tanto fiera non mi sono stati donati dal Maestro? Non mi erano stati dati perché potessi assistere meglio il Maestro nella rettifica della Fa e nella salvezza degli esseri senzienti? Ma io volevo prendermi tutto il merito e ho usato tutto ciò che il Maestro mi ha donato per sminuire gli altri. Quanto ero superficiale e ignorante! Il ragionamento umano è contrario alla verità. Comportarsi in modo altezzoso dimostra solo quanto sia cattivo il proprio carattere, mentre essere umili dimostra la nobiltà d’animo.

Quando me ne sono resa conto, ho agito di conseguenza e gradualmente mi sono liberata della mia arroganza, del disprezzo e dell’avversione, e sono diventata, invece, umile, rispettosa e gentile.

Tangyu non è istruita e ha poca esperienza. Agli altri sembra insignificante, ma è molto gentile e sincera. Spesso studiamo insieme la Fa e usciamo insieme per chiarire la verità sulla Falun Dafa alle persone. Lei ammira il mio sapere e le mie capacità, e io mi commuovo davanti alla sua gentilezza e semplicità. Siamo sempre andate molto d’accordo.

Ma certe volte, quando collaboriamo, divento impaziente e la guardo con sufficienza. Ho l’impressione che, prima che capisca qualcosa, abbia bisogno di sentirlo ripetere più volte o che ignori completamente certi argomenti. È disposta ad ascoltare le mie opinioni e i miei suggerimenti quando ha qualcosa da discutere. In passato mi comportavo in modo accondiscendente e saccente, ma lei non se ne preoccupava e mi ascoltava sempre con attenzione.

Mi vergogno e sono mortificata per quelle volte che sono stata tanto arrogante e accondiscendente. Anche se Tangyu non si dispiaceva, sono diventata più esigente con me stessa, faccio attenzione alle parole e alle mie azioni. Non l’ho più giudicata in base al suo sapere e alle sue capacità e ho apprezzato sinceramente il suo carattere gentile e generoso.

Quando mi accorgevo di essere arrogante, mi scusavo con lei, che mi sorrideva sempre con innocenza. A volte mi balenavano in mente pensieri arroganti. Invece di lasciarli andare in fretta, li catturavo e li eliminavo. Gradualmente sono diventata più rispettosa nei suoi confronti. Ogni volta che mi chiedeva qualcosa, cercavo di rispondere pazientemente.

In passato, quando ero molto arrogante, poiché avevo un’alta considerazione di me stessa ed ero presuntuosa, non tolleravo il minimo oltraggio nei miei confronti, da parte degli altri. Ora che sono diventata umile, sono più tollerante verso tutti.

Una volta, sull’autobus, ho incrociato per caso lo sguardo di una donna che mi fissava aggressiva: mi guardava come fossi una nemica. In passato, che mi avesse preso di mira o meno, avrei risposto tenendo testa allo sguardo, ma non stavolta, l’ho distolto immediatamente. Quando per caso ho incrociato nuovamente il suo sguardo, per chissà quale motivo, mi guardava ancora con ostilità. Ho ricambiato con un’occhiata amichevole per qualche secondo prima di distogliere lo sguardo, e intimamente non ho provato alcuna emozione o dispiacere.

In passato avevo un atteggiamento altezzoso nei confronti di molte persone e non ero tollerante. Ero così tanto frequentemente accigliata che mi sono comparse le rughe di espressione tra le sopracciglia. È proprio vero che l’aspetto esteriore di una persona riflette il suo stato interiore. Quando sono cambiata, diventando gradualmente umile e tranquilla, le rughe si sono ammorbidite e spesso sorridevo.

Dall’egoismo all’altruismo

Prima di sposarmi, ero colma di attenzioni da parte dei miei genitori; dopo il matrimonio, mio marito si è preso cura di me, e col passare degli anni mi sono abituata a essere al centro dell’attenzione e a ignorare gli altri. Ho imparato dalla Fa che, in qualità di praticante devo pensare prima agli altri, quindi, ho iniziato a cambiare e sono passata gradualmente dall’egoismo all’altruismo.

Una volta ho invitato mia cognata e la sua famiglia a una grigliata a casa mia. In passato mio marito è sempre stato il “grigliatore” ufficiale e tutti si alternavano per aiutarlo. Quel giorno non stava bene, e così sono diventata la “responsabile” del barbecue. Tuttavia nessuno mi ha aiutata, ma non mi sono lamentata. Ero contenta purché tutti si godessero il pasto.

Ho dato una casa in affitto e il contratto prevedeva il rinnovo annuale. La scadenza del contratto risultava a ridosso delle vacanze estive, quindi sarebbe stato facile affittare la casa a un prezzo più alto. Prima della scadenza del contratto, l’inquilino ha chiesto una proroga di due mesi. Quando gli ho spiegato la situazione, si è offerto di pagare 500 yuan (circa 67 €) in più al mese per i due mesi successivi. Ho pensato che avesse delle difficoltà economiche, e gli ho permesso rimanere altri due mesi senza aumentare l’affitto.

Dopo la sua partenza e aver ridotto l’affitto, mi ci sono voluti altri due mesi per trovare un nuovo inquilino, ma non mi ha pesato. Ho preso alla leggera gli interessi personali; finché penso prima agli altri, mi sento in pace e contenta.

L’estate scorsa ho visto un mucchio di rifiuti sulla strada del nostro rione. Il sacco della spazzatura era strappato ed era fuoriuscita la spazzatura: c’erano bucce di anguria e altre cose. Sapevo che col caldo estivo si sarebbe decomposta in poco tempo e avrebbe puzzato. Sono andata a casa, ho preso un grande e robusto sacchetto di plastica, ho pulito la strada dalla spazzatura e l’ho messa nel cestino. Forse per altri non sarebbe stato un problema, ma per me lo era. Sono particolarmente amante della pulizia, ma se non fossi stata una praticante non l’avrei fatto.

Ero egoista, abituata a prendere, ma riluttante a dare. Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, mi sento più felice e più disposta a fare cose per gli altri.

Dall’impazienza alla tolleranza

Un tempo ero impaziente, cercavo sempre di trovare le scorciatoie per fare le cose più velocemente. Questa cattiva abitudine scaturiva dalla cultura del PCC. In quanto praticante, sapevo di dover eliminare questa mentalità, correggere il modo di esprimermi e di agire e assimilare la Fa.

Una volta ho portato il mio computer portatile a casa di una praticante per aggiornarlo. Di solito ci vogliono meno di due ore per completare l’operazione, quindi sono rimasta. Avrei aspettato che finisse e riportato il mio computer a casa. Quel giorno la praticante stava installando il sistema operativo contemporaneamente su diversi computer. Il mio portatile si è bloccato a metà dell’aggiornamento e questo blocco succedeva di continuo. Di conseguenza, ho atteso per quasi otto ore, fino a che non si è fatto buio, ma il mio portatile non aveva ancora finito. Sono dovuta andare via e tornata al termine dell’operazione.

Se fosse successo tempo fa, avrei sicuramente perso le staffe. Ma quel giorno ho aspettato pazientemente e mi sono scusata con la praticante perché stando a casa sua ad aspettare forse lei non era riuscita a concentrarsi sull’installazione. Non ho avvertito frustrazione dopo aver aspettato così a lungo senza ottenere i risultati desiderati. Al contrario, ho potuto constatare che la capacità di mantenere la calma durante l’attesa, è stata la mia più grande conquista.

Al mercato un ambulante vendeva cavoli cinesi coltivati in casa. C’erano molti clienti, quindi la fila era lunga. Qualcuno si è messo in fila davanti a me e ne ha comprato in grande quantità. Il venditore ha dovuto tagliare le radici, sistemare le foglie e confezionarle una per una per quel cliente. Quando finalmente è arrivato il mio turno, non ho voluto allungare ulteriormente l’attesa per gli altri clienti dietro di me, così ne ho comprato solo una minima quantità.

Quando attraverso la strada, non prendo più delle scorciatoie come prima, ma faccio il percorso più lungo e attraverso la strada sulle strisce pedonali. Se il semaforo per i pedoni è rosso, anche se non ci sono auto in arrivo, aspetto il verde prima di attraversare. Se c’è un’auto, attraverso velocemente in modo che il conducente non debba aspettare a lungo.

Il Maestro ha detto: “… è pieno di grandi ispirazioni, mentre presta attenzione ai piccoli dettagli.”. (“Il saggio”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Tutte queste cose sono apparentemente banali, ma nella coltivazione non esistono cose banali. Cerco in ogni momento di essere rigorosa con me stessa sotto ogni aspetto della mia vita. In effetti, non sto ancora facendo abbastanza bene e sono molto lontana dagli standard della Fa.

Conclusione

Ho pianto ripetutamente mentre scrivevo questo articolo. Una vita già destinata all’inferno è stata salvata dal Maestro; per quasi 30 anni sono stata immersa nella Fa ed elevata. Durante questo processo, il Maestro mi ha dedicato davvero tanti sforzi, e quante sofferenze ha sopportato? Pensandoci, non si parla solo di qualche decennio in questa vita! Reincarnazione dopo reincarnazione, non posso sapere o immaginare gli enormi sacrifici che il Maestro ha fatto per me.

Grazie, Maestro!