(Minghui.org) La 63enne Zhao Fei, di Tianjin, è stata processata il 17 febbraio scorso per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il suo avvocato ha sottolineato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e ha anche accusato il pubblico ministero di aver aggiunto nuove prove al caso senza informarlo, il che costituisce una violazione della procedura legale.
L'arresto dì Zhao è avvenuto dopo che un residente di nome Liu Junnan ha consegnato alla polizia un volantino del Falun Gong che aveva raccolto fuori da un ristorante di Shigezhuang, nel distretto di Wuqing, a Tianjin. Gli agenti della Stazione di polizia di Shigezhuang hanno guardato i video di sorveglianza e hanno visto una donna che assomigliava a Zhao distribuire volantini del Falun Gong fuori dal ristorante. Il 2 ottobre dell'anno scorso il vice capo Jia Dapeng e alcuni agenti si sono recati a casa di Zhao e l'hanno arrestata. L'hanno portata nel Centro di detenzione del distretto di Wuqing. e contro di lei è stato emesso un mandato di arresto formale il 17 ottobre. La casa le è stata perquisita e lei è stata messa in detenzione penale.
La polizia ha sottoposto il suo caso alla Procura del distretto di Wuqing, che lo ha rimandato indietro per insufficienza di prove. La polizia ha ritrasmesso il caso un mese dopo e questa volta è stato accettato. La procura ha incriminato Zhao e ha inoltrato il suo caso al Tribunale distrettuale di Wuqing.
Poco prima del processo il 17 febbraio scorso, il pubblico ministero Yan Fuqiang ha detto al suo avvocato che avevano aggiunto nuove prove al caso, il che viola la procedura legale. L'avvocato aveva terminato di esaminare il fascicolo del caso molto prima di gennaio, quindi non avrebbero dovuto essere aggiunte nuove prove. Yan tuttavia ha inserito due nuovi elementi di prova, ma non ne ha informato l'avvocato fino all'inizio dell'udienza.
La prima nuova prova era un filmato sfocato. Non si riusciva a distinguere il volto della persona mostrata nel filmato o a capire cosa stesse facendo. Anche la data e l'orario mostrati nel filmato non corrispondevano all'intervallo di tempo in cui l'informatore affermava di aver raccolto il suddetto volantino del Falun Gong.
La seconda prova era costituita dalle dichiarazioni di cinque testimoni che sostenevano di aver visto Zhao distribuire volantini del Falun Gong. Tuttavia, non c'erano registrazioni audio o filmati di testimoni a prova di ciò. Le testimonianze scritte di per sé non erano sufficienti a verificare che i testimoni fossero attendibili.
Il PM Yan ha affermato che Zhao era una recidiva perché era stata precedentemente condannata a cinque anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong. Il suo avvocato ha obiettato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e che non avrebbe mai dovuto essere incarcerata.
Zhao insegnava inglese alla Scuola media di Shigezhuang. Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, è stata declassata a insegnante di scuola elementare.
Nel marzo 2000 era andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed era stata arrestata e riportata a Tianjin. L'ispettore Zhang Qingxiang, su ordine di Li Ruize, vicesegretario di Shigezhuang, ha disposto che fosse torturata. Così gli agenti Zhang Dianlun, Zhang Ke e Xie Qin l'hanno colpita con manganelli elettrici ustionandole gravemente mani e piedi, le hanno riempito la faccia di schiaffi deformandole il viso e di notte l'hanno ammanettata a un triciclo a motore all'esterno per esporla alle intemperie. Di giorno invece, per umiliarla, l'hanno ammanettata a un palo della luce. A un certo punto Zhang Qingxiang ha persino minacciata di frustarla.
Dopo più di quattro mesi di detenzione è stata finalmente rilasciata, ma la sua scuola le ha sospeso lo stipendio per sei mesi.
Nel 2008 Du Xuemin, il neo-nominato vice direttore di Shigezhuang, ha ordinato al sovrintendente del distretto scolastico di parcheggiare un'auto fuori dal condominio di Zhao per sorvegliarla 24 ore su 24, e così le hanno impedito di uscire per tre giorni.
Zhao ha cercato di ragionare con la persona incaricata di sorvegliarla e col sovrintendente. Quest'ultimo però l'ha denunciata a Du chiedendogli di "disciplinarla". Du a sua volta l'ha denunciata al Dipartimento di polizia del distretto di Wuqing, dicendo che aveva impedito agli studenti di cantare canzoni pro-PCC durante le cerimonie di alzabandiera e che aveva esortato gli studenti a praticare il Falun Gong.
La polizia si è recata alla scuola elementare per raccogliere "prove" contro di lei. I suoi studenti di terza elementare erano terrorizzati e hanno detto qualsiasi cosa la polizia chiedesse loro di "confessare". Anche alcuni giovani insegnanti hanno firmato dichiarazioni contro Zhao. Gli insegnanti più anziani, che avevano attraversato i movimenti politici del regime, hanno evitato di rispondere alle domande dell'agente di polizia. Cai Yuru, la preside della scuola, è stata in seguito rimossa dal suo incarico per essersi rifiutata di fornire dichiarazioni incriminanti su Zhao. L'ufficio scolastico di Shigezhuang ha apposto un timbro sulle dichiarazioni raccolte dagli studenti e dagli insegnanti più giovani, che sono poi diventate "prove" contro di lei.
La famiglia ha cercato di assumere un avvocato, ma nessuno ha osato occuparsi del caso. In seguito, il Tribunale distrettuale di Wuqing l'ha condannata a cinque anni e mezzo. Il sovrintendente della scuola si è pentito di averla denunciata alla polizia e ha detto che non si aspettava che sarebbe stata condannata per aver praticato il Falun Gong.
La polizia l'ha portata alla Prigione femminile di Tianjin nel novembre 2008. Durante l'esame medico le è stato riscontrato un battito cardiaco accelerato ed è stata riportata al Centro di detenzione del distretto di Wuqing. La polizia ha però tentato ancora di farla imprigionare il 17 gennaio 2009, e questa volta il carcere l'ha accettata. Ha terminato di scontare la pena il 20 dicembre 2014.
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