(Minghui.org) Dall'inizio di novembre dell'anno scorso all'inizio di marzo di quest'anno una società tedesca ha organizzato un'esposizione di corpi umani in diverse città della Danimarca. Poiché gli organizzatori della mostra non hanno saputo dimostrare la provenienza dei cadaveri e poiché esistono prove della persecuzione sistematica dei praticanti del Falun Gong, dei dissidenti e del prelievo forzato di organi in Cina, molte persone in Danimarca si sono poste alcune domande.
Dai parlamentari danesi ai funzionari governativi delle città in cui si è tenuta la mostra, ai media tradizionali, agli affittuari dei locali e alla gente comune, tutti hanno espresso preoccupazione per la provenienza dei corpi. Molte persone hanno espresso il proprio sostegno agli sforzi dei praticanti del Falun Gong per denunciare la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC).
Secondo l'indagine dell'Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (WOIPFG), sulla provenienza dei cadaveri nell'industria cinese dei campioni umani plastinati, nel 2008, su richiesta del Procuratore generale dello Stato di New York, Sui Hongjin (Nota: presidente della Dalian Hongfeng, un'azienda che utilizza cadaveri cinesi per produrre esemplari umani plastinati), partner della Premier Exhibitions, ha pubblicato un disclaimer (dichiarazione di non responsabilità) sul sito ufficiale della mostra e sul sito di quella di New York, che rendeva pubblica la fonte originale degli campioni umani provenienti dalla Dalian Hongfeng: “I resti di cittadini o residenti cinesi esposti in questa mostra provengono dalla polizia cinese”.
Il primo paragrafo del disclaimer della prima compagnia espositiva negli Stati Uniti afferma: I resti di cittadini o residenti cinesi esposti in questa mostra provengono dalla polizia cinese, che potrebbe aver ottenuto i cadaveri dalle prigioni cinesi. Premier Exhibition non può confermare in modo indipendente che i corpi che vedete non siano quelli dei detenuti nelle carceri cinesi.
I funzionari danesi si interrogano sulla provenienza dei corpi
Morten Messerschmidt, deputato danese e presidente del Partito Popolare (Dansk Folkeparti), è rimasto profondamente colpito dalla mostra. Il 7 febbraio ha posto diverse domande al Ministro della Sanità sulla legge, sull'etica e sull'uso degli organi dei prigionieri politici da parte della Cina:
Morten Messerschmidt, deputato e presidente del Partito Popolare, ha presentato un'interrogazione al Ministro della Sanità sulle questioni etiche relative all'esposizione di resti umani
Domanda 275: “Può spiegare quali permessi e procedure legali sono necessari per l'esposizione di resti umani in Danimarca e se l'esposizione di resti umani è conforme alle leggi vigenti?”.
Domanda 276: “Il Ministro può spiegare in che modo l'uso di resti umani nelle mostre dovrebbe garantire il consenso dei defunti o dei loro parenti?”.
Domanda 277: “Il Ministro può commentare le considerazioni etiche in relazione all'uso commerciale di corpi umani in mostre come Human-Bodies, compreso se le regole attuali siano sufficienti o se dovrebbero esserci regole più severe per tali mostre in Danimarca?”.
Interrogazione n. 278: “Il Ministro intende verificare se è a conoscenza di analoghe esibizioni di corpi umani a livello internazionale, legate alla mancanza di consenso o al commercio illegale? In questo contesto, il Ministro è a conoscenza dell'uso che la Cina fa degli organi dei prigionieri politici?”.
Il 19 febbraio Søren Espersen, membro anziano del Partito Democratico Danese (Danmarksdemokraterne) e presidente del Comitato religioso, ha chiesto al Ministro della Cultura: “È possibile determinare con certezza che tutti i corpi e le parti del corpo siano donati volontariamente, non provengano, ad esempio, da prigionieri giustiziati in dittature, o provengano dal traffico illegale di organi?”.
Søren Espersen, membro anziano del Partito Democratico Danese, ha chiesto informazioni sui corpi al Ministro della Cultura
“La mostra è stata criticata da più parti, a causa del dubbio che i campioni umani non siano stati tutti donati volontariamente e per uno scopo ben preciso”, ha scritto Thomas Krarup, direttore del settore salute, cultura e assistenza della città di Randers, in una notifica alle autorità governative.
L'azienda si rifiuta di affittare la sede
Il 28 febbraio la società espositiva non ha prodotto una prova scritta legale sulla provenienza dei corpi. La sala espositiva di Randers (Arena Randers) ha deciso di non affittare la sede per la mostra, pertanto l'esposizione dei corpi a Randers non si è tenuta.
I media tradizionali: Non si conosce la provenienza degli esemplari dei corpi in mostra
Il 28 febbraio il quotidiano danese Christian Daily ha pubblicato, sulla prima pagina del giornale e sul sito web, un articolo intitolato: “Cadaveri in mostra nelle città danesi. Nessuno sa rispondere sulla loro provenienza”. L'articolo affermava che c'erano dubbi sulla provenienza dei corpi.
Il quotidiano danese Christian Daily ha pubblicato un articolo che ha messo in dubbio la provenienza dei corpi
L'articolo ha sottolineato che il Falun Gong, un gruppo religioso cinese, viene perseguitato in Cina da 25 anni. Il gruppo ha molte prove, le quali dimostrano che migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati detenuti nelle carceri del PCC per aver professato il proprio credo, e che un gran numero di essi sono stati torturati. Nel 2006 si è scoperto che molti praticanti sono stati sottoposti al prelievo forzato di organi, mentre erano ancora in vita, e poi commercializzati. Molti danesi si sono detti preoccupati che gli esemplari umani esposti provenissero da prigionieri cinesi.
I cittadini firmano la petizione per opporsi al prelievo forzato di organi da parte del PCC
I cittadini firmano la petizione per condannare il prelievo forzato di organi da parte del PCC
Il 22 febbraio una donna di Horsens ha dichiarato: “Mi sento male. Queste persone morte non sono state onorate e i macellai le hanno trattate come animali. Non hanno un'identità, un'età, una prova, una dichiarazione dei loro desideri prima del decesso e non si sa se fossero d'accordo all'esposizione dei propri corpi”.
Un giovane, che ha firmato la petizione dei Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH), ha detto: “Mia madre ha appena visto la mostra e ha portato a casa il materiale informativo. Dopo aver letto attentamente i volantini, è rimasta vibibilmente turbata e mi ha chiesto di firmare per lei. Spero di fare la mia parte, per sostenere le giuste azioni dei praticanti della Falun Dafa contro la persecuzione e contro il prelievo di organi”.
Il 2 marzo, nella città portuale di Frederikshavn, due medici donne che lavorano in un ospedale hanno visto chiaramente i problemi dell'esposizione del corpo con la loro esperienza professionale. Una ha detto: “Come medico, conosco la struttura del corpo umano e posso vedere che alcuni degli esemplari umani presentano tracce di ferite sulle ossa. Ciò indica che il defunto potrebbe essere stato torturato. Inoltre, questi cadaveri non sono contrassegnati con provenienza, età, causa di morte, scopo del donatore e altre informazioni dettagliate”.
“Da questi due punti vedo che quello che hai detto è vero. Questi esemplari umani sono discutibili”.
Hanno parlato con i praticanti del Falun Gong che sono andati a visitare l'esposizione dei corpi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione dei diritti umani in Cina e hanno detto: “Comprendiamo le vostre preoccupazioni e sosteniamo le vostre azioni giuste”. Hanno firmato la petizione DAFOH per sostenere il loro sforzo nel denunciare il prelievo forzato di organi.
A mezzogiorno, quattro persone di mezza età si sono recate alla mostra. Un praticante ha detto loro: “L'organizzatore della mostra non ha mostrato le prove della provenienza di questi corpi. Il PCC sta perseguitando il Falun Gong e altri dissidenti, e preleva i loro organi da persone ancora in vita, per ottenere enormi profitti. Questi cadaveri sembrano tutti asiatici. Probabilmente erano prigionieri di coscienza in Cina, vittime di una crudele persecuzione da parte della dittatura del PCC”.
Dopo aver ascoltato in silenzio, le persone hanno preso i materiali e sono entrati nella sala espositiva. Ma presto sono usciti.
Uno di loro ha detto: “Abbiamo cambiato idea e abbiamo deciso di non acquistare i biglietti per la mostra. Non siamo favorevoli a questa mostra”. Hanno firmato la petizione e ringraziato i praticanti.
Una coppia è uscita dalla sala espositiva e stava per salire in macchina, quando un praticante ha detto loro che gli esemplari umani potrebbero provenire da prigionieri di coscienza in Cina e che i loro organi potrebbero essere stati prelevati quando erano ancora vivi. Sono rimasti scioccati. Gli occhi della donna si sono riempiti di lacrime ed entrambi hanno firmato la petizione.
Dopo aver visto la mostra, molte persone hanno firmato la petizione. Alcuni hanno detto: “Quello che avete detto è vero. Vi sostengo nel denunciare la persecuzione e il prelievo di organi”. Le persone hanno parlato a lungo con i praticanti e hanno detto di voler sapere di più sulla persecuzione.
Molti hanno chiesto cosa potevano fare per aiutare. Un praticante ha risposto: “La vostra firma è un sostegno per noi. Potete dire ai vostri amici e parenti che il PCC perseguita i praticanti del Falun Gong e altre persone innocenti, ed esegue il prelievo forzato di organi umani, su larga scala e in modo organizzato, per ottenere enormi profitti. I corpi esposti in questa mostra potrebbero provenire da prigionieri di coscienza in Cina. Facciamo in modo che più persone conoscano la verità e proviamo a fermare la persecuzione il prima possibile”.
La gente era profondamente preoccupata per le crudeli violazioni dei diritti umani. Alcuni hanno suggerito che i cittadini dovrebbero chiedere una legislazione al governo danese, in modo da impedire che tali mostre controverse si svolgano in futuro in Danimarca.
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