(Minghui.org) All'inizio dello scorso mese di febbraio gli agenti della Stazione di polizia di Dahekan, ad Hanzhong nella provincia dello Shaanxi, hanno fatto irruzione nell'abitazione di Jia Xiufang, di circa 70 anni, e l'hanno minacciata di spezzarle le gambe e di picchiarla a morte.

La polizia l'ha presa di mira, perché era stata sospettata di aver affisso volantini informativi del Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

L'abitazione della signora Jia è stata perquisita e le sono stati confiscati i libri del Falun Gong. Prima di andarsene, la polizia le ha intimato di non uscire più per affiggere materiale informativo del Falun Gong, altrimenti avrebbe dovuto affrontare terribili conseguenze.

Non è la prima volta che la signora Jia viene presa di mira per la sua fede. Il 9 ottobre 2023 è stata arrestata a casa e trattenuta per 10 giorni. Dopo essere stata rilasciata, gli agenti della Stazione di polizia di Dahekan hanno continuato a monitorare le sue attività quotidiane e a molestarla. La donna è stata costretta a firmare una dichiarazione in cui prometteva di non praticare il Falun Gong ed è anche stata fotografata.

Il 9 settembre dell'anno scorso Xiufang ha pubblicato una dichiarazione solenne sul sito Minghui, annullando la dichiarazione che era stata costretta a firmare contro la sua volontà. Dopo che la polizia l’ha scoperto, ha nuovamente molestato la praticante e le ha ordinato di scrivere una garanzia che non avrebbe pubblicato più niente su Minghui.