(Minghui.org) Ho avuto la fortuna di praticare la Falun Dafa nel maggio 1999, ma ero occupata con il lavoro e non ho coltivato diligentemente. Tuttavia, il Maestro non mi ha abbandonata. Grazie alle sue disposizioni compassionevoli, alla fine del 2010 ho ripreso a praticare.
Vorrei condividere alcune esperienze su come i principi della Fa del Maestro mi hanno guidato per migliorare la mia xinxing e andare d’accordo con mia suocera.
Eliminare le lamentele
Nel maggio 2019 la mia famiglia ha affittato una nuova casa al margine urbano della città. Non ho avuto pensieri negativi su mia suocera perché applicavo l’insegnamento del Maestro di essere una brava persona e di coltivare la mia xinxing. Mia suocera non è mai andata a scuola. Il marito è morto quando lei aveva 30 anni e ha dovuto lavorare duramente. Lavorava in ambito agricolo e si prendeva cura dei suoi figli. Era molto laboriosa e frugale, nel parlare era decisa e talvolta rude.
Da bambina ero introversa e spesso piangevo segretamente o mi arrabbiavo quando venivo sgridata. Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, mi sono attenuta all’insegnamento del Maestro di pensare prima agli altri. Mi sono sforzata di soddisfare gli standard per essere una praticante della Falun Dafa, indipendentemente da quanto fosse schietta mia suocera nel parlarmi.
Tuttavia, dopo il trasloco, ho iniziato a lamentarmi e a guardarla con disprezzo. Ho notato che, oltre a cucinare, faceva pochi altri lavori domestici. Non puliva la casa e ignorava il fango sulle piastrelle bianche del bagno. Silenziosamente mi lamentavo: “Perché non pulisci, soprattutto quando non hai niente da fare? Come puoi non accorgerti dello sporco attorno?”. Col tempo, ho sviluppato un sentimento di disprezzo nei suoi confronti.
Di solito dopo aver identificato un qualsiasi attaccamento, cercavo di liberarmene subito, ma essendo impegnata al lavoro tutto il giorno, quando rientravo, mi ritrovavo in una casa sporca: ero irritata e pensavo: “Normalmente non avrei detto nulla, ma è il nuovo anno e non ho tempo per occuparmi anche delle faccende domestiche. Dovresti almeno pulire la casa. Come puoi essere così?”. Tutta la mia rabbia e le mie lamentele soffocate sono affiorate e non le ho più rivolto la parola e nemmeno la guardavo.
In qualità di praticante, sapevo che la mia rabbia non era giustificata. Avrei dovuto usare questa situazione come un’opportunità per coltivare me stessa ed eliminare il risentimento. Mi sono chiesta perché non potessi aderire all’insegnamento del Maestro e tollerarla. La mancanza d’attenzione per la pulizia, d’altronde, non era una novità, era sempre stata così e sarebbe stato difficile per lei cambiare. Dovrei essere tollerante nei confronti degli altri e delle loro mancanze e pensare dal loro punto di vista. Sapevo che avrei dovuto eliminare le mie lamentele e smettere di guardarla con sufficienza.
Un giorno mi sono rammentata dell’insegnamento del Maestro:
“Facciamo un’analogia con un essere umano. I taoisti considerano il corpo umano un piccolo universo. Gli esseri umani hanno un corpo fisico, ma non basta avere un corpo fisico per essere una persona completa. Per costituire una persona completa e indipendente con una propria individualità, ci vogliono anche un temperamento umano, una personalità, un carattere e uno spirito.”(Prima Lezione, Zhuan Falun)
Gradatamente mi sono resa conto che a mia suocera non piaceva fare i lavori domestici e non le importava se la casa fosse sporca. Le lamentele e il mio modo altezzoso di considerarla si sono affievoliti, ma non li avevo eliminati.
Un giorno ho avuto un’illuminazione improvvisa leggendo le parole del Maestro:
“Perciò, in qualsiasi situazione, non lasciatevi toccare dai comportamenti della gente comune, non lasciatevi toccare dai pensieri umani, e non siate toccati nemmeno dalle emozioni in questo mondo. Considerate di più gli aspetti positivi degli altri e meno quelli negativi.”(“Insegnamento della Fa durante la Festa della Lanterna, 2003”)
Ho compreso di essere influenzata dal comportamento di mia suocera e per questa ragione mi lamentavo. Mi sono chiesta perché solitamente riuscissi a tollerare il suo comportamento, ma non durante il Capodanno cinese. Guardandomi dentro, ho capito che era a causa del mio egoismo. Più lavori domestici dovevo fare dopo essere tornata a casa, meno tempo avevo per studiare la Fa; più mi innervosivo, più mi lamentavo. Non ho davvero cercato di capirla.
La mia mente era colma di nozioni deviate appartenenti al mondo moderno. Mi aspettavo che mia suocera, in quanto componente della famiglia, si occupasse delle faccende domestiche di casa mentre io lavoravo fuori. Mi mancava il concetto di “pietà filiale”, apprezzato nella cultura tradizionale. Quando l’ho capito, le mie lamentele e il mio disprezzo sono gradualmente scomparsi. Non mi sono più preoccupata che lei pulisse o meno la casa, l’avrei fatto io.
Ulteriore eliminazione dell’attaccamento a lamentarmi e a disprezzare gli altri
Prima che il Maestro pubblicasse “Brusco risveglio”, ho ricominciato a lamentarmi e a disprezzare mia suocera. Era quasi estate: non riusciva a dormire bene e si alzava alle 06:00 per cucinare il porridge, trafficando in cucina, faceva molti rumori. Lasciava sempre traboccare il porridge sul fornello. Quando il riso era già cotto, continuava a cuocerlo a fuoco vivo tenendo aperto il coperchio. E nuovamente in cuor mio mi lamentavo: “Non sai cucinare! Perché tieni la fiamma così alta? Dovresti abbassarla e cuocere il riso lentamente”.
Anche quando lavava i piatti mi veniva una sorta di agitazione a guardarla. Faceva scorrere l’acqua ininterrottamente dal primo all’ultimo piatto. Pensavo che avrebbe dovuto prima lavarli e poi aprire l’acqua per risciacquarli. Ogni volta che la vedevo, riemergevano in me le lamentele e il mio disprezzo per lei. In quanto praticante, sapevo che avrei dovuto eliminare queste nozioni umane. Le mie lamentele persistevano anche dopo aver inviato pensieri retti.
Mi sono guardata dentro e ho scoperto che ero ancora fortemente legata all’egoismo e agli interessi personali. Ogni volta che lavavo i piatti, il mio ego diceva come li avrebbe dovuti lavare. Mi sono detta che questi non erano pensieri provenienti dal mio vero sé. Devo coltivare bene me stessa e liberarmi veramente di questo egoismo che mi porta a lamentarmi e a guardare gli altri con disprezzo. Ho cercato di sopprimerlo, ma non sono riuscita a eliminarlo del tutto.
Dopo la pubblicazione del recente articolo del Maestro, l’ho letto diverse volte ma non mi ha colpito particolarmente. Dopo un po’ ci ho riflettuto e ho rammentato che in ogni articolo del Maestro ci sono connotazioni più profonde che rappresentano la reale situazione della rettifica della Fa nel mondo umano: ho deciso che avrei memorizzato questa Fa del Maestro e mi sarei confrontata.
Il Maestro ha detto:
“Riuscire ad avere compassione verso tutti, ad essere benevolenti verso tutti, non è una cosa che una persona comune è in grado di fare, ed è ancora più difficile fare tutte le cose con un cuore compassionevole verso tutti gli esseri. Ma i discepoli della Dafa devono essere in grado di farlo!”(“Brusco risveglio”)
La Fa del Maestro mi ha risvegliata e mi sono chiesta: “Ho compassione? Ho compassione per mia suocera?”. Ha 70 anni, prepara tre pasti al giorno per la famiglia e a volte deve andare a piedi al suo paese natale, in campagna, per fare lavori agricoli. Ogni volta che mi chiedeva di andare a riprenderla dal suo paese, ero riluttante e mi lamentavo silenziosamente che mi faceva perdere tempo. Come praticante, non riuscivo a pensare dal suo punto di vista. Lavorava nella fattoria per aiutare, guadagnava del denaro per la famiglia. Cercava di aiutare la famiglia, ma io ero concentrata solo sui miei interessi.
La Fa del Maestro ha mandato in frantumi il mio ego e con esso, le lamentele e il disprezzo che avevo per lei. In qualità di praticante della Falun Dafa, dovrei seguire gli insegnamenti del Maestro e considerare tutti con compassione. Devo essere gentile e amorevole con mia suocera.
Solitamente, per risparmiare tempo, inviavo i pensieri retti subito dopo la colazione e poi lavavo la mia ciotola e lasciavo il resto dei piatti a mia suocera. Dopo aver compreso la Fa del Maestro, ho cambiato il mio comportamento. Lavavo tutti i piatti, invece di lasciarli a lei. Quando andava alla fattoria, andavo a riprenderla senza lamentarmi. In passato compravo raramente il latte per lei, ora ho cominciato a portarle il latte. Le barriere tra noi sono cadute e lei non mi parla Più in modo brusco. Ora mentre mangiamo chiacchieriamo normalmente.
Dopo aver memorizzato l’articolo del Maestro, ho sentito il mio campo dimensionale diventare più calmo e mite, mi comporto gentilmente con tutti e con tutto ciò che sta intorno a me. Le nozioni e gli attaccamenti umani che avevo precedentemente, come guardare gli altri con disprezzo, l’invidia, la mentalità competitiva l’arroganza e la presunzione, sono stati rimossi dal Maestro. Ora capisco veramente l’umiltà, la riverenza, la gratitudine e la compassione che un praticante della Falun Dafa dovrebbe avere.
Guardando indietro alla mia coltivazione, capisco che ogni prova di xinxing superata era guidata, in ogni momento, dalla Fa del Maestro. Ogni volta che supero una prova, acquisisco nuove comprensioni dalla Fa e quando la leggo sono più attenta e concentrata. Studio anche le altre conferenze del Maestro, comprese quelle precedenti al 20 luglio 1999.
Grazie, Maestro, per la tua compassionevole salvezza!
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