(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa più di 10 anni fa. In questi anni, nel processo di elevare della mia xinxing e concentrandomi sulla salvezza degli esseri senzienti, ho sperimentato molte prove di coltivazione. Sono grata per la compassione del Maestro e desidero continuare a coltivare diligentemente insieme ai miei amici praticanti.

Vorrei condividere diverse esperienze di coltivazione, alcune mie e altre della mia giovane figlia di nove anni.

Quelle che seguono sono le sue storie di coltivazione. Io sono lo ‘scrittore invisibile’ e userò la prima persona “io” per narrare le sue storie.

Storia di coltivazione di una giovane praticante

Mia madre mi ha raccontato che quando ero nel suo grembo mi ha fatto ascoltare le lezioni registrate del Maestro. Durante la coltivazione, ho sperimentato eventi miracolosi, vorrei condividerne alcuni:

I debiti devono essere pagati

Una volta, dopo una rotazione dei posti a sedere in classe, il mio nuovo compagno di banco mi chiedeva sempre di prestargli dei fogli per i compiti da fare a casa. All’inizio non ci ho fatto caso, ma in seguito ho cominciato a spazientirmi visto che me li chiedeva ogni giorno. Ne ho parlato a mia madre, che mi ha chiesto: “Hai mai chiesto in prestito dei fogli da disegno ai tuoi compagni di classe?”.

Ho risposto: “Sì, l’ho fatto. Ma non li ho mai chiesti a lui”.

Mia madre ha risposto: “Forse in questo modo stai pagando un debito. Non c’è niente di male se lo ricambi, i compagni di classe dovrebbero aiutarsi a vicenda. Ma dovresti anche avere a cuore la carta. Alcuni fogli che hai buttato via erano ancora utilizzabili. È un peccato. Dovresti essere più attenta a non sprecare le cose”.

Ci ho riflettuto e ho detto: “Allora, piegherò i vecchi fogli come un libretto e lo userò per annotare i miei compiti”. In seguito, sono stata molto felice di essere riuscita a lasciar andare il sentimento negativo verso il mio compagno di scuola.

Il giorno dopo sono stati cambiati nuovamente i posti e mi è stato assegnato un nuovo compagno di banco. Da quel momento in poi, nessun compagno di classe mi ha più chiesto in prestito i fogli.

La disputa sull’uniforme scolastica

Poco dopo le vacanze invernali, una compagna di classe ha perso l’uniforme scolastica invernale. La nostra insegnante di classe le ha offerto il suo aiuto per cercarla. La compagna di classe ha descritto l’aspetto del bottone del suo cappello. Quel giorno non avevo indossato il cappello dell’uniforme, l’insegnante mi ha chiesto come fosse il bottone del mio cappello. Ho risposto sinceramente e l’insegnante mi ha chiesto di indossare il cappello il giorno dopo. Mi sono sentita un po’ a disagio.

Una volta a casa l’ho raccontato a mia madre e lei mi ha chiesto: “Allora hai indossato l’uniforme sbagliata?”.

Ho risposto: “Questa uniforme è mia. Dopo averla tolta a mezzogiorno, mi ci sono seduta sopra. La compagna di classe che ha perso l’uniforme era lontana da me. Non può essere la sua uniforme”. Ho spiegato più volte la questione a mia madre, perché sentivo di aver subìto un torto.

Mia madre mi ha chiesto ancora: “Se una compagna di classe vuole solo la tua uniforme, gliela daresti?”.

Le lacrime mi rigavano il viso, ma sapevo che si trattava di una prova. Secondo quanto mi aveva insegnato il Maestro, conoscevo la risposta. Anche se mi era stato fatto un torto, in quanto praticante sapevo cosa fare, quindi non ne ho più parlato.

Mia madre mi ha sorriso: “Dai, è colpa mia. Avrei dovuto cucire il tuo nome sulla divisa”.

Il giorno dopo ho indossato il cappello e sono andata a scuola. Nel frattempo l’uniforme della mia compagna di classe è stata ritrovata. L’aveva presa e indossata una studentessa di un’altra classe. Quando sono tornata a casa mia madre ha cucito il mio nome sull’uniforme.

Mi piaceva particolarmente guardare il film “Un tempo eravamo divini”. Mi piaceva uno dei giovani attori del cast. Il mio desiderio è quello di coltivare con gli amici praticanti in modo diligente e tornare in Cielo insieme.

Crescere mia figlia

Quanto detto sopra è ciò che mia figlia voleva condividere. Ora vorrei raccontare alcune mie esperienze.

Quando mia figlia aveva un anno, la portavo fuori con me sia per chiarire i fatti che per stare con altri praticanti. Dopo che è cresciuta un po’, l’ho portata fuori più spesso.

Quando aveva circa due anni, ho istituito una piccola tipografia casalinga per la produzione di materiali informativi per chiarire la verità. All’inizio producevo materiali informativi di base come calendari da tavolo e libri della Dafa; inoltre stampavo messaggi sulle banconote. Il Maestro ha guidato me e mia figlia a coltivare insieme e ogni volta che si presentavano delle difficoltà, ci ha sempre dato dei suggerimenti. Attraverso lo studio della Fa e guardandoci dentro, abbiamo risolto tutti i problemi che abbiamo incontrato.

Progetto per stampare frasi di chiarimento della verità sulle banconote

L’anno scorso, un praticante ha scoperto che scrivere manualmente frasi sulla Dafa su cartamoneta non era molto facile. A volte, i messaggi non riuscivano a coprire uniformemente le banconote. Inoltre, il contenuto poteva essere troppo semplice. Ma le nuove banconote ora emesse non trattengono neppure molto bene gli inchiostri a base di coloranti, che sbiadiscono facilmente. Partendo da quelle considerazioni, e dalle informazioni apprese sul forum online dei praticanti, ho iniziato la ricerca di informazioni su inchiostri di migliore qualità per la stampa.

Proprio in quel periodo un praticante che soffriva di una tribolazione dovuta al karma di malattia ha voluto cedermi temporaneamente una stampante che non riusciva a usare. Quando l’ho vista, ho capito che avrei potuto passare all’inchiostro a pigmenti e stampare una nuova versione dei messaggi di chiarimento della verità sulle banconote.

Ho condiviso i miei pensieri con gli amici praticanti, ma alcuni ritenevano che se avessi cambiato l’inchiostro avrei danneggiato la stampante. Ero affranta e volevo rinunciare. Tuttavia, quando ho rammentato che la stampa dei messaggi di chiarimento della verità sulle banconote era stata riconosciuta dal Maestro, ho cambiato idea. Con l’aiuto di mio marito e con le nozioni apprese nel forum, sono riuscita a stampare messaggi di bell’aspetto che non sbiadivano. Ho poi inviato questo metodo al forum.

Durante la messa a punto di questo processo, ho smontato e rimontato la stampante innumerevoli volte, gettando così le basi per insegnare ad altri praticanti a riparare le stampanti in autonomia. Prima di allora mi ero sempre affidata ai praticanti di sesso maschile e dato che anche mio marito è un praticante, ho sempre voluto affidarmi a lui. Ma trattandosi di coltivazione, dobbiamo eliminare ogni attaccamento e possiamo solo seguire il percorso che il Maestro ha predisposto per noi.

I commercianti mi chiedono sempre: “Hai ancora delle banconote con i messaggi della Dafa? Le abbiamo finite”.

Io rispondo sempre: “Sì, ne ho. Te ne porterò qualcuna al più presto”.

Dopo che gli esseri senzienti hanno imparato la verità, i loro affari vanno bene. Ogni sforzo che facciamo per chiarire la verità è ripagato.

Coltivare me stessa

I praticanti del mio gruppo di studio della Fa hanno coltivato abbastanza bene e hanno anche salvato altri praticanti vittime della persecuzione. Sono grata al Maestro per avermi fatta entrare in un gruppo così meraviglioso. Nel mio sentiero di coltivazione ho affrontato personalmente una prova dopo l’altra e ho sempre tenuto presente ciò che il Maestro ha detto sul fare bene le tre cose. Con l’aiuto degli altri praticanti, ho individuato gli attaccamenti che non avevo lasciato andare, in modo da migliorare rapidamente sulla base dei principi della Fa.

Di recente non sono riuscita a superare una prova. Era legata a una questione di sicurezza. Ho avuto un disaccordo con un’amica praticante. Vista la necessità di contattare un praticante che stava affrontando una prova, questa praticante ha installato l’applicazione per superare la censura internet. Utilizzava lo stesso cellulare anche per navigare sul sito web Minghui. A volte, quando leggeva articoli di condivisione nel nostro gruppo, teneva il cellulare accanto a sé.

Mi sono attenuta a ciò che il Maestro ha detto sullo stare attenti alla sicurezza, così come quello che è stato consigliato sul forum Minghui di non portare il cellulare ai gruppi di studio della Fa e nei siti di produzione del materiale informativo. Quando ci siamo confrontate, tuttavia, mi ha chiesto di guardarmi dentro.

Solo studiando e recitando intensamente la Fa ho capito che mancavo di compassione. La mia reazione era basata sull’egoismo, che era la radice della mia paura. Temevo che il fatto che lei non fosse allineata ai requisiti della Fa, avrebbe potuto avere ripercussioni negative su di me, e mi sono resa conto di essere attaccata anche all’idea di avere ragione e a voler costringere gli altri a cambiare.

Una volta mi ha detto: “I bambini devono usare WeChat a scuola, quindi non dobbiamo usarlo anche noi?”.

Inizialmente sono rimasta scioccata dal suo commento, ed è proprio qui che risiede il problema. Poiché anche i miei figli andavano a scuola, anch’io usavo WeChat. Anche se non lo usavo spesso, questa era una manifestazione della mia mancanza di fede nel Maestro e nella Dafa. Sentivo di dover usare WeChat a prescindere. Lei era uno specchio per me; ero io ad avere un problema. Ma ho guardato all’esterno, invece di coltivare me stessa.

Ci sono molte richieste di questo tipo nelle scuole elementari cinesi, come l’iscrizione obbligatoria all’organizzazione giovanile del Partito Comunista Cinese, i Giovani Pionieri, il pagamento obbligatorio dell’assicurazione medica, l’uso obbligatorio di WeChat, ecc. Dopo molto tempo, abbiamo accettato questi requisiti, pensando di doverci conformare al massimo alla società ordinaria. All’improvviso ho capito che dovevo superare questo concetto e non comportarmi come le persone comuni.

Così ho deciso di correggere le mie azioni. Da quel giorno ho smesso di usare WeChat. Mia figlia ha iniziato a usare il suo quadernetto per annotare i compiti e i progressi. Invece di contattarmi tramite WeChat, i genitori e gli insegnanti mi avvisavano se c’era qualcosa da sapere.

Sento di non essere stata diligente come gli altri praticanti. Prima di allora, le mie azioni e pensieri erano incentrati sul proteggere me stessa e la mia famiglia. Ho usato la scusa di non volermi esporre per coprire le mie paure e il mio egoismo. Ma il mio percorso di coltivazione è stato organizzato dal Maestro. Egli proteggerà la sicurezza dei suoi veri discepoli.

Ho anche capito che mi preoccupavo troppo dei sentimenti di mia figlia, perché cercavo di proteggerla in modo umano, invece di essere allineata ai principi della Dafa.

Un giorno, è tornata a casa e mi ha detto: “Mamma, oggi abbiamo fatto due prove. Recitando ‘La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’, ho ottenuto un punteggio di 100 in entrambe le prove. L’insegnante mi ha anche spostata dai posti in fondo al posto migliore, davanti”. Ho sorriso, perché sapevo che questo era un incoraggiamento da parte del Maestro.

Nell’epoca attuale i genitori si preoccupano per i loro figli; i ragazzi non amano studiare, giocano e fanno a botte. Usando il cellulare hanno imparato molte cose dannose da internet, invece mia figlia, essendo una praticante della Dafa, è pura e molto gentile. Mi ha incoraggiata a scrivere questa esperienza dicendo: “Le persone in questo mondo oggi sono tutte famigliari del Maestro. Dovremmo cogliere il momento per salvarli”. Sapevo che il Maestro mi stava anche illuminando sull’urgenza di coltivare bene me stessa e di salvare più esseri senzienti.

Apprezzo molto gli amici praticanti che mi hanno aiutata a vedere le mie mancanze e mi hanno incoraggiata a guardarmi dentro per coltivare me stessa. Tutto ciò mi ha anche aiutata a comprendere più profondamente il significato di avere fede nel Maestro e nella Dafa.