(Minghui.org) Ricordo vividamente la gioia che ho provato quando ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1999: sapevo di aver trovato un tesoro inestimabile.
Mi sono commossa profondamente quando ho letto la scrittura del Maestro “Alcune mie riflessioni”, pubblicata il 2 giugno 1999. Mi sono chiesta: “Come possiamo permettere che una Fa così grande e un Maestro così compassionevole vengano calunniati e perseguitati in questo modo?”. L’umanità dovrebbe rispettare e ringraziare il Maestro e la Falun Dafa.
Un mese dopo, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato la brutale persecuzione contro la Falun Dafa.
Ho scritto una lettera al governo locale e ho chiarito la verità sulla Falun Dafa e sulla persecuzione, e per questa ragione sono stata detenuta illegalmente. Dopo essere stata rilasciata, in forma anonima ho continuato a scrivere e inviare lettere a importanti funzionari.
Quando stavo per inserire una lettera in una cassetta della posta, ho pensato: “Sarò perseguitata se spedisco questa lettera”. Non avevo la comprensione che avrei dovuto negare la persecuzione delle vecchie forze. Volevo solo ottenere giustizia per la Dafa e sentivo di dover inviare la lettera. Forse per non aver negato il mio primo pensiero che sarei stata perseguitata, il male mi ha trovata. Quando è arrivata una macchina piena di poliziotti che volevano portarmi via, i miei pensieri umani hanno preso il sopravvento. Credevo di non avere altra scelta che obbedire. Ho pensato: “Sarò rilasciata tra quattro o cinque giorni”. Non mi rendevo conto che in tal modo avevo riconosciuto le disposizioni delle vecchie forze. Passo dopo passo ho assecondato la persecuzione e sono entrata nel centro di detenzione.
In seguito ho capito che, in quanto praticante, dovevo lasciare andare i miei attaccamenti umani.
Quando un poliziotto ha iniziato a parlare di mio figlio, che aveva appena imparato a camminare, e di mia madre che era anziana e fragile, ho capito il suo scopo e non mi sono fatta coinvolgere emotivamente.
Quando ha menzionato mio marito, ho pensato: “Se mio marito dovesse scegliere di lasciarmi perché pratico la Falun Dafa, la vita sarebbe stata più semplice per lui”.
Il quinto giorno di detenzione, un poliziotto mi ha portata in una macchina e mi ha detto: “Ti portiamo a casa”. La notte precedente ho sognato che un cancello si apriva e una voce diceva: “Continua ad andare, non voltarti indietro”.
Sapevo che il Maestro mi stava proteggendo.
Il mio cellulare
Se i pensieri di un praticante non sono allineati alla Fa, le tribolazioni possono proliferare. Mio marito guidava la moto e io ero seduta dietro e avevo in mano il mio cellulare. L’ho guardato e ho pensato: “Se perdo il cellulare, chiamerò il 110”.
Non so come, ma poco dopo il mio telefono non c’era più. Questa volta ho pensato alla Dafa. Il Maestro ha detto:
“Ciò che vi appartiene non lo perderete, ...” (Settima Lezione, Zhuan Falun)
Non mi sono agitata, sapevo che avrei ritrovato il mio telefono: mi chiedevo come ne sarei tornata in possesso. Ogni volta che camminavo all’aperto, istintivamente lo cercavo, ma poco dopo ho smesso di pensarci.
Un giorno una mia parente ha ricevuto una telefonata dove le comunicavano di andare recuperare un telefono smarrito. Era preoccupata perché pensava che qualcuno volesse estorcerci del denaro. Quando sono arrivata sul posto, un signore mi ha consegnato il telefono, si è voltato e se ne è andato. Non ho avuto nemmeno la possibilità di ringraziarlo! Comunque sapevo di dover ringraziare il Maestro.
Seguire le disposizioni del Maestro
In qualità di praticanti della Falun Dafa, ogni persona che incontriamo, ogni situazione e ogni nostro pensiero dovrebbe seguire ciò che è richiesto dagli standard della rettifica della Fa.
Quando i praticanti hanno iniziato a fare causa a Jiang Zemin, l’ex leader del PCC che ha iniziato la persecuzione della Falun Dafa, ho intentato una causa contro di lui. La polizia mi ha subito perseguitato.
“Vieni con noi alla stazione di polizia”, mi hanno intimato.
“No, non lo farò”, ho risposto con calma e fermezza.
Sebbene i poliziotti avessero un aspetto aggressivo, non mi sono spaventata. Il mio pensiero di non obbedire era retto, quindi non mi hanno costretta ad andare con loro ma, mi hanno sottratto lo Zhuan Falun e il lettore MP3 dove c’era registrata la musica degli esercizi, insieme ad altre cose.
“Non potete prendere le mie cose personali!”, gli ho detto mentre cercavo di fermarli.
“Non danneggeremo le tue cose”, ha detto un poliziotto. “Puoi venire alla stazione di polizia domani per riprendertele”.
Sapevo che il mio pensiero di non permettere loro di prendere il mio libro e il lettore MP3 era retto, ma non ero sicura di poterli costringere a ridarmi libro e lettore. Pensavo di poterli riavere il giorno dopo e di poter sfruttare l’occasione per chiarire la verità al commissariato di polizia.
Ma leggevo lo Zhuan Falun ogni giorno e avevo bisogno del lettore MP3 per fare gli esercizi. Il giorno seguente ho chiesto a un altro praticante di inviare pensieri retti per me e sono andata alla stazione di polizia. Ho parlato con il direttore, gli ho raccontato alcune delle mie esperienze personali avute dopo aver iniziato a praticare e ho chiarito la verità sulla persecuzione.
Mi ha detto: “Anche se la Falun Dafa è buona come dici, dovresti smettere visto che il governo la proibisce”.
“Se nessuno dice la verità, allora la gente non saprà cosa è vero”, ho risposto.
“Allora fai gli esercizi a casa e non parlarne con nessuno”, ha ribattuto.
“Deluderei il Maestro e deluderei me stessa”.
Il direttore mi ha consigliato di scrivere una dichiarazione di rinuncia a praticare la Dafa, e così sarei potuta ritornare a casa.
“Non la scriverò”, ho replicato con fermezza. “Se lo facessi, sarebbe un male per te e per me”.
Mi ha minacciata dicendo che se mi fossi rifiutata mi avrebbe potuta incarcerare.
“Quello che dici non conta”, ho ribadito.
“Chi può dire che le sue parole contano più delle mie?”, mi ha chiesto.
Non gli ho risposto, ma ho pensato: “Conta solo quello che dice il Maestro!”.
Un attimo dopo, il direttore mi ha chiesto perché fossi ancora lì. Ho risposto che volevo indietro le mie cose. Ha chiamato un poliziotto e gli ha detto di restituirmi gli oggetti sequestrati. Mi hanno restituito il libro della Dafa e il lettore MP3.
Quando in seguito ho pensato all’accaduto, ho capito che se i miei pensieri retti fossero stati forti dall’inizio tutti i miei oggetti avrebbero dovuto essere restituiti, ma inizialmente non ho avuto sufficienti pensieri retti. Quando i miei pensieri erano sulla Fa, il Maestro mi ha aiutata e mi sono stati resi lo Zhuan Falun e il lettore MP3. Quando ho informato i miei familiari che avevo intenzione di andare alla stazione di polizia per chiedere che mi venissero rese le mie cose, mi hanno detto con rabbia: “Devi proprio andarci e metterti nei guai?”. Pensavano che se fossi andata alla stazione di polizia mi avrebbero arrestata. Con la protezione del Maestro, sono poi tornata sana e salva.
Il Maestro ha detto:
“… i discepoli della Dafa devono sempre percorrere rettamente il proprio sentiero per non incorrere in problemi.” (“Le tribolazioni della Fa”)
Dobbiamo mettere da parte il nostro ego, lasciare andare tutto e fare qualsiasi cosa per soddisfare gli standard richiesti dalla rettifica della Fa. Non dobbiamo tirarci indietro di fronte al male.
Ricordo che una volta, mentre tornavo a casa dopo aver chiarito la verità alle persone, ho sentito una voce: “Vieni con noi (alla stazione di polizia)”. La mia coscienza principale era risoluta e chiara: “No, non vengo con voi”.
Mi sono resa conto che la polizia poteva essere nelle vicinanze. Come previsto, mi sono accorta che un’auto della polizia si dirigeva verso di me. L’ho ignorata e ho continuato a camminare.
Il Maestro ha detto:
“La rettifica della Fa sarà definitivamente un successo …”. (“Insegnare la Fa alla conferenza della Fa negli USA Occidentali”, “Insegnamento della Fa nelle Conferenze V”)
La mia personale comprensione è che queste parole ci dicono quanto vasta e grande sia la Falun Dafa, quanto completa e perfetta sia.
I nostri pensieri devono essere allineati con la Fa , dovremmo seguire il retto sentiero predisposto dal Maestro, e negare la persecuzione delle vecchie forze. Fare in modo che tutto ciò che ci sta attorno segua ciò che il Maestro ha detto: “La rettifica della Fa sarà definitivamente un successo”.
In qualità di discepoli della Dafa, quello che dovremmo fare è assimilare la Fa e finalizzare il nostro impegno per liberarci dei nostri attaccamenti umani usando pensieri retti per guidare le nostre azioni, come anche esaminare ogni pensiero per discernere se viene dalle vecchie forze e dalla persecuzione. In caso affermativo, dobbiamo eliminare le vecchie forze e rettificare i nostri pensieri: anche i pensieri hanno ripercussioni sulle vite.
Spero che ogni praticante usi la compassione che abbiamo coltivato praticando la Falun Dafa per salvare più esseri senzienti e dirigersi verso un futuro luminoso con la benedizione del Maestro.
Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.
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