(Minghui.org) Ho sentito dire che i praticanti nella mia zona hanno difficoltà a cooperare; piuttosto siamo come granelli di sabbia sparsi: ognuno fa le proprie cose, e ci sono dei divari tra noi.

In quel periodo pensavo che i praticanti non riuscissero a lavorare insieme in termini di cooperazione e raramente informavano i coordinatori dei loro progetti. Non sapevo perché accadesse, ma avevo la sensazione che non fosse un buon stato di coltivazione.

Ho pensato che la causa principale del problema fosse che non studiavo bene la Fa, quindi non avevo la comprensione dei suoi principi e non riuscivo a riconoscere i problemi in base alla Fa.

Ho deciso di memorizzarla. Dopo aver iniziato a studiare a memoria lo Zhuan Falun, ho avuto una netta sensazione di miglioramento della mia xinxing. Ho acquisito la capacità di esaminare i problemi basandomi sulla Fa, di guardarmi dentro e di risolvere i conflitti: con la mia famiglia, gli amici e gli altri praticanti. Dopo aver migliorato la xinxing, sono riuscito a comprendere i principi della Fa.

Grazie agli insegnamenti del Maestro ho compreso. Il Maestro ha detto:

“Quando emergono tensioni e conflitti non si può dire che i discepoli della Dafa non abbiano coltivato bene, né si può dire questo o quello sul conto di quel particolare gruppo di coltivatori, e non si può dire che gli individui coinvolti non siano diligenti. Voi non potete mai vedere la parte che è stata completamente coltivata. Quel lato è diventato divino, e si mostra solo la parte che non è stata pienamente coltivata. Ma quelle persone stanno coltivando veramente. Non solo stanno coltivando, ma essi hanno già stabilito il loro immenso Stato di Realizzazione e i giganteschi cambiamenti nel loro intero corpo, con molte parti dei loro corpi che sono state coltivate in divinità.” (“Insegnare la Fa alla conferenza della Fa nella capitale degli Stati Uniti”, Insegnamento della Fa nelle conferenze VII)

“Alcuni allora pensano, “Santo cielo… continuiamo a coltivare e coltivare, eppure questi conflitti e queste cose sono ancora così intensi? Perché ci sono ancora tutti questi conflitti dopo tutta quella coltivazione? Coltiviamo e coltiviamo, perché allora sembra che siamo addirittura meno buoni di prima? Perché dopo così tanto tempo speso nella coltivazione, non si riesce a vedere nessun miglioramento?” Molte persone hanno questo genere di pensieri. In realtà quella è la conclusione sbagliata, e riflette una completa mancanza di comprensione della forma che assume la coltivazione dei discepoli della Dafa.” (“Insegnare la Fa alla conferenza della Fa nella capitale degli Stati Uniti”, Insegnamento della Fa nelle conferenze VII)

Dopo aver letto le parole del Maestro ho compreso che la parte coltivata viene separata, e che quello che vediamo è solo la parte non coltivata, perciò quando notiamo le lacune degli altri praticanti, non dovremmo farci toccare emotivamente e permettere che si formino nuovi attaccamenti. Non dovremmo proprio attaccarci alle loro lacune o non riuscire a capire il motivo del loro comportamento.

Se riuscissimo a vedere il lato coltivato, il sacro e solenne lato divino, allora non ci sarebbero cose che non possiamo lasciare andare. Ma non riusciamo a vedere quel lato, quindi questo punto non vuole forse mettere alla prova la nostra fede nel Maestro e nella Dafa?

Quando interagiamo con gli altri praticanti dovremmo esaminare più spesso i nostri pensieri, se sono negativi quando li riguardano, è perché abbiamo problemi di xinxing e dovremmo guardarci dentro.

Se non riusciamo a capire le cose con pensieri retti, dovremmo parlarne di persona con i praticanti interessati. E se non possiamo farlo, dovremmo almeno coltivare la parola e non parlarne a nessuno.

Anch’io ho parlato dei difetti degli altri praticanti alle loro spalle, ma credo che ognuno di noi debba guardarsi dentro e coltivare sé stesso. Quando le cose brutte non ci accadono, non dovremmo continuare come al solito, e sicuramente non dovremmo concentrarci sugli attaccamenti degli altri.

Prendiamo l’iniziativa di risolvere i risentimenti tra i praticanti, lasciamo andare l’ego e formiamo un corpo unico. Facciamo ciò che il Maestro ci chiede di fare e comportiamoci da autentici praticanti della Dafa.

Questa è la mia comprensione limitata. Vi prego di correggermi se qualcosa non è in linea con la Fa.

Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.