(Minghui.org) Lo scorso 3 aprile, l'Associazione Falun Dafa sudcoreana, ha organizzato delle conferenze stampa in cui i membri hanno condannato l'interferenza del Partito Comunista Cinese (PCC) con Shen Yun in Corea del Sud, chiedendo al PCC di cessare la sua spietata campagna di repressione.

I praticanti hanno eseguito gli esercizi della Falun Dafa davanti all'Ambasciata cinese di Seoul, e letto una dichiarazione aperta sia in coreano che in cinese, all'ambasciatore cinese Dai Bing e ad altri membri dello staff.

Di fronte all'Ambasciata Cinese a Seoul

Di fronte al Consolato Generale Cinese a Busan

Il PCC interferisce regolarmente con Shen Yun

Shen Yun Performing Arts ha iniziato il suo tour globale nel 2007 e si esibisce in Corea del Sud ogni anno, ma l'ambasciata cinese non ha smesso di interferire, e pressare i teatri che hanno annullato i contratti più volte, dando luogo a 7 cause legali, con 5 andate a buon fine facendo svolgere lo spettacolo come previsto, ma 2 cause contro l'emittente pubblica nazionale Korean Broadcasting System (KBS) sono fallite, facendo annullare lo spettacolo. Nel 2016, un tribunale si è basato sul documento dell'Ambasciata cinese per ribaltare il verdetto originale della causa contro la KBS, portando alla cancellazione dello spettacolo, e scatenando ampie critiche da parte della comunità internazionale.

I diplomatici cinesi visitano ogni anno i circoli politici, governativi e teatrali, per convincerli a non affittare la sede a Shen Yun. Questa interferenza negli affari interni della Corea del Sud viola le leggi del Paese, e costituisce una diretta violazione dell'articolo 41 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, che stabilisce che i diplomatici devono attenersi alle leggi del Paese ospitante senza interferire nei suoi affari interni.

Su pressione dell'ambasciata cinese nel 2022, un funzionario presidenziale filo-cinese ha ordinato ai governi locali di vietare Shen Yun, così tutti i teatri pubblici e privati, hanno rifiutato di affittargli spazi, indicando che l'influenza del PCC è penetrata in ogni angolo della società sudcoreana.

Recentemente, su ordine dell'Ambasciata cinese, Woo Min-gyu (51 anni, rappresentante del gruppo “Religione e verità”), un coreano che ogni anno organizza proteste contro Shen Yun davanti ai locali, ha inviato una lettera diffamatoria ai teatri che avrebbero dovuto tenere lo spettacolo quest'anno, e si è anche recato lui stesso ripetutamente nei teatri per intimidire e molestare il personale, cercando di impedire l'affitto dei locali a Shen Yun, cosa tra l’altro che ha turbato molto i gestori di tali teatri. Woo è una figura chiave che danneggia gli interessi nazionali della Corea del Sud, perché lavora per il PCC.

Il PCC continua a interferire con Shen Yun

Il PCC continua a interferire con Shen Yun negli Stati Uniti, a Taiwan e in altri Paesi, corrompe i media d'oltreoceano e gli influencer di Internet, spingendoli a pubblicare resoconti negativi, oltre a lanciare minacce di bombe e altre intimidazioni ai teatri di tutto il mondo. Il giorno prima dell'esibizione di Shen Yun, qualcuno ha inviato un'e-mail di minaccia al Kennedy Center di Washington DC, affermando che era stata piazzata una bomba nel teatro, e nonostante non sia stato trovato alcun esplosivo, il teatro e gli artisti sono stati interrotti, e in risposta, un portavoce della Casa Bianca ha ufficialmente avvertito il PCC di non interferire con gli spettacoli di Shen Yun.

Simili minacce di bomba si sono verificate anche a Taiwan, e dalle indagini è emerso che le e-mail provenivano da un'area vicina all'Istituto di ricerca Huawei, a Xi'an, nella provincia cinese dello Shaanxi.

Shen Yun ha dichiarato che tali minacce non sono solo un'intimidazione, ma un attacco polivalente, di natura psicologica, che mira a forzare la cancellazione degli spettacoli, a ridurre l'affluenza creando panico, e a esercitare pressioni finanziarie aumentando i costi di sicurezza per i teatri.

L'ambasciata cinese deve rispettare la legge del Paese ospitante

L'Associazione Falun Dafa sudcoreana, ha sottolineato nella sua dichiarazione, che la pratica è apolitica e rispetta le religioni ortodosse come il buddismo e il cristianesimo, e che è positivo sia per la mente, che per il corpo. La dichiarazione ha sottolineato che i praticanti amano la Cina e la cultura tradizionale cinese, ma si oppongono all'ideologia del PCC che è anti-umana e condannano l'interferenza del PCC con Shen Yun.

La dichiarazione ha invitato l'Ambasciata cinese a smettere di inviare i membri del partito a protestare davanti ai teatri, e ha avvertito il suo personale, che se continueranno a interferire con Shen Yun, l'associazione condurrà una campagna nazionale con il popolo sudcoreano per espellere l'ambasciatore cinese, oltre a esortarli a rispettare le leggi sudcoreane, e a condurre una corretta attività diplomatica.

Apprezzamento per il sostegno da parte di tutti i circoli

L'Associazione Falun Dafa ha espresso anche apprezzamento ai funzionari del governo locale della Corea del Sud, e al personale del teatro che sostiene Shen Yun, ed è stato riferito che un funzionario del consolato cinese, ha chiesto a un funzionario del governo locale, di vietare lo spettacolo di Shen Yun, ma questo ha rifiutato direttamente: “Guardiamo a questo solo da una prospettiva culturale”. Alcuni funzionari locali hanno avvertito severamente il personale dell'ambasciata cinese: “Non venite da noi per questo problema”, mandandoli via. Durante il recente impeachment del presidente sudcoreano, molti studenti cinesi hanno partecipato alla manifestazione, seguendo gli ordini dell'ambasciata cinese, e questa è una dimostrazione diretta dell'interferenza del PCC negli affari interni della Corea del Sud.

Conferenze stampa in più luoghi contemporaneamente

Oltre a Seoul, sono state tenute conferenze stampa anche davanti ai Consolati Generali cinesi di Busan, Gwangju e Jeju. I praticanti locali della Falun Dafa hanno avvertito il personale del consolato cinese di smettere di interferire con Shen Yun, attirando l'attenzione della popolazione locale e dei turisti. La polizia ha compreso il loro scopo, e ha assistito attivamente alla sicurezza.

Attraverso le conferenze stampa, l'Associazione Falun Dafa della Corea del Sud ha condannato il comportamento spregevole del PCC di interferire con Shen Yun in patria e all'estero, ribadendo che non avrebbe ceduto a nessuna pressione.