(Minghui.org) Il 17 aprile, i praticanti della Falun Dafa hanno protestato pacificamente di fronte all'Ambasciata cinese in Finlandia per chiedere la fine della persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). Due giorni dopo, il 19 aprile, hanno organizzato un evento vicino al centro commerciale Kamppi, nel centro di Helsinki, capitale del Paese, per commemorare il 26° anniversario dell'appello del 25 aprile.

17 aprile, protesta pacifica di fronte all’Ambasciata cinese in Finlandia

19 aprile, praticanti in un evento organizzato per celebrare l’appello del 25 aprile

I praticanti hanno presentato la Falun Dafa, e raccontato ai presenti i 26 anni di persecuzione da parte del PCC invitando la comunità internazionale a prestare attenzione alla situazione dei diritti umani in Cina e a sostenere la libertà di credo. L'evento ha attirato molte persone che si sono fermate ad ascoltare e dopo aver appreso la situazione, hanno firmato la petizione che chiede di porre fine alla persecuzione del PCC.

Roope ha letto i cartelloni e ha affermato che, in quanto cristiano, si preoccupa della giustizia e dei diritti umani. Ha sottolineato che le persone non dovrebbero essere perseguitate per le proprie convinzioni e che la libertà di credo e i diritti umani devono essere rispettati.

La studentessa Katarina ha dichiarato: “Credo che queste cose accadano in Cina, ma è la prima volta che ne sento parlare”. Quando ha saputo del prelievo forzato di organi autorizzato dal PCC, è rimasta sconvolta e ha commentato: “È sbagliato e triste”.

Un'altra studentessa, Wilma, ha detto: “Ho letto molti libri sulla Cina, ad esempio su come il PCC tratta gli uiguri, i tibetani e i cittadini comuni. So molto poco della Falun Dafa, ma vorrei saperne di più”. Ha chiesto se la Falun Dafa è praticata in tutta la Cina. Un praticante le ha risposto: “Sì, ci sono praticanti della Falun Dafa in quasi tutte le contee e tutti loro sono bersaglio di persecuzione”.

Le studentesse Wilma (a destra) e Rosa sostengono la Falun Dafa

Quando ha saputo che c'erano tre petizioni: una al Ministero degli Affari Esteri finlandese, una ai governi del G7+7 presentata da Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) e una petizione globale che chiedeva la fine del PCC, ha detto con fermezza: “Finché è contro la persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC, la firmerò”.

Dopo aver firmato, la sua amica Rosa ha detto: “Sappiamo molto poco di ciò che accade in Cina. Sempre più cinesi stanno lasciando il Paese e condividono informazioni, il che è gratificante. Anche una raccolta firme come questa è molto positiva e può aiutare le persone a saperne di più”.

I turisti apprendono della persecuzione

Luca, un turista italiano, si è fermato a guardare i tabelloni mentre sua madre leggeva un volantino. Tutta la famiglia è rimasta turbata nell'ascoltare la spiegazione della persecuzione. “Grazie per averci fatto conoscere questo importante problema” ha detto Luca.

Ella e i suoi amici, tutti studenti svedesi, hanno letto i cartelloni e firmato le petizioni. Quando hanno saputo che alcuni praticanti della Falun Dafa in Finlandia erano stati perseguitati in Cina, si sono commossi profondamente.

Tre donne tedesche, Lena, Merit e Alina, si sono chieste se potessero firmare, dal momento che erano turiste. Ma dopo aver appreso il motivo della campagna di raccolta firme hanno firmato tutte e tre le petizioni e ringraziato i praticanti per le informazioni ricevute e per i piccoli origami di fiori di loto che hanno ricevuto in dono.