(Minghui.org) Huo Runqing, una residente di 71 anni della contea di Nongan nella provincia dello Jilin, è stata condannata a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong, come confermato di recente dal sito Minghui.

La signora Huo è stata arrestata la mattina del 19 aprile dello scorso anno mentre era fuori per pagare la bolletta dell'acqua. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione, confiscandole i libri del Falun Gong, un ritratto del fondatore della pratica, quattro stampanti (di cui due rotte), dell’inchiostro e un piccolo altoparlante. La sua famiglia ha ricevuto una chiamata dalla Stazione di polizia di Rongguang a Changchun (capoluogo della provincia di Jilin) in serata, che comunicava che la signora era stata portata a Changchun per essere arrestata. La contea di Nongan è sotto la giurisdizione di Changchun.

La signora Huo è stata inizialmente trattenuta nel Carcere di Weizigou e successivamente trasferita in un centro di detenzione. Da allora, alla sua famiglia non è stato permesso farle visita. Solo quando hanno ricevuto una chiamata dal Carcere femminile della provincia dello Jilin, il 17 gennaio di quest’anno, hanno saputo della sua condanna. I familiari si sono recati in carcere, ma le visite non sono state loro concesse.

La famiglia della signora Huo ha confermato che la Procura distrettuale di Chaoyang e il Tribunale distrettuale di Erdao sono stati coinvolti nella sua condanna. Altri dettagli del procedimento giudiziario rimangono poco chiari.

Persecuzione passata

Dopo che il Partito Comunista Cinese ordinò la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, la signora Huo è stata ripetutamente presa di mira per aver professato la sua fede.

Il 10 febbraio 2000 Huo si recò a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong e venne arrestata il 18 febbraio in piazza Tienanmen dalla polizia di Nongan. I 240 yuan (circa 30 euro) in contanti che aveva con sé le furono confiscati. La sera successiva fu condotta nel Centro di detenzione della contea di Nongan, dove rimase per due settimane. La praticante venne rilasciata dopo che la sua famiglia pagò 500 yuan (circa 60 euro) al direttore politico Liu Shangkuan.

La signora Huo fu nuovamente arrestata il 20 aprile 2005 mentre si recava da un medico. La polizia la interrogava e la torturava quotidianamente, prendendola a calci e schiaffi; il suo corpo era coperto di lividi.

La mattina del 22 aprile la polizia coprì la testa della signora Huo con una giacca invernale e la portò in un'altra stazione di polizia, a circa un'ora di distanza. Continuarono a picchiarla e la minacciarono di morte. Dopo un giorno di torture, la portarono nel Centro di detenzione della contea di Nongan e in seguito la condannarono a un anno di lavori forzati.

Nel Campo di lavoro forzato di Heizuizi, Huo era costretta a lavorare 18 ore al giorno senza paga. L'orario di lavoro veniva ulteriormente prolungato quando non riusciva a completare la quota giornaliera. I principali prodotti che realizzava erano contenitori di carta per alimenti, lavoretti a forma di farfalle e schede didattiche per l'apprendimento del cinese. Il dolore alle mani e al corpo causato dal pesante carico di lavoro la teneva spesso sveglia di notte.