(Minghui.org) A causa del problema di non coltivare la parola, che si trascina da molto tempo, tra i praticanti locali è emerso uno strano fenomeno. Quando un praticante dice qualcosa a un altro, l’argomento diventa rapidamente noto a tutti.
La cosa ancora più strana è che questo “tutti” non include i praticanti direttamente coinvolti nella questione, poiché gli ‘altri’, ritenendo che si debba coltivare la parola, non parlano direttamente con loro. Però parlano alle loro spalle liberamente e audacemente.
A mio avviso, questo comportamento contraddice quanto insegnato dal Maestro Li sulla coltivazione della parola e va contro i principi di Verità e Compassione.
Nella nostra zona questa situazione si è protratta fino a sfociare nella formazione di piccoli gruppi di praticanti e creando involontariamente delle divisioni. Si diffondono pettegolezzi incontrollati, alimentati dall’attaccamento al vedere agli attaccamenti altrui: i praticanti si sono concentrati sui difetti degli altri, evidenziando le mentalità individuali di mettersi in mostra, l’invidia e l’altezzosità.
Alcuni praticanti si sono persino spinti a ipotizzare una relazione tra un praticante e una praticante, e hanno diffuso la diceria. Un comportamento che ha generato karma e abbassato così i loro livelli nel processo.
Un giorno, all’ora di pranzo, un praticante, la cui moglie era detenuta illegalmente, ha incontrato un’amica praticante al mercato ortofrutticolo e hanno parlato della detenzione della moglie.
La praticante aveva fretta di tornare al suo negozio, ma avrebbe voluto continuare a parlare dell’argomento, e quindi ha proposto: “Sei da solo? Anch’io sono da sola (intendendo che in quel momento non doveva occuparsi di nessuno), allora pranziamo nel mio negozio”. Intendendo che avrebbe potuto stare in negozio e nel mentre avrebbero pranzato e continuato a parlare dell’argomento. L’uomo ha rifiutato e i due se sono andati ognuno per conto proprio.
La praticante non ha dato molto peso alla questione. Tuttavia, il praticante maschio aveva frainteso le sue parole, e ha pensato che avesse motivi di lussuria. Quando la moglie è stata rilasciata, le ha raccontato di aver superato la prova della lussuria. In seguito la praticante è venuta a conoscenza della questione, ma nei vari passaggi le sue parole originali sono state distorte, diventando: “Tu sei solo, io sono sola, pranziamo insieme”.
Quando ha sentito questa versione dei fatti, non è stata in grado di mantenere la sua xinxing e si è arrabbiata moltissimo.
Questa è la dimostrazione che il praticante maschio aveva malinteso le intenzioni della praticante. Naturalmente, anche la donna si è assunta la responsabilità di non aver parlato chiaramente, lasciando spazio all’equivoco.
In quanto praticanti, dovremmo sempre considerare le cose con pensieri retti e non diffondere notizie negative. Se pensiamo a qualcosa di normale come anormale, più l’analizziamo con attenzione e maggiori dettagli anormali appariranno.
È simile alla storia di un uomo che aveva perso la sua ascia e pensava che l’avesse rubata il figlio del suo vicino. Ogni gesto e azione del ragazzo sembrava confermare la sua colpevolezza. Tuttavia, quando l’uomo ha ritrovato l’ascia e rivisto il ragazzo, i suoi gesti e le sue azioni non sembravano più quelli di un ladro.
Non avevo intenzione di scrivere questo articolo, ma poi mi sono ricordato delle parole del Maestro:
“Tutta la materia compresa nel campo dimensionale che circonda il suo corpo, può trasformarsi secondo i suoi pensieri. Questo fenomeno è chiamato anche ‘trasformarsi in base ai pensieri’.” (Sesta Lezione, Zhuan Falun)
Mi sono reso conto che quando gli amici praticanti parlano delle inadeguatezze altrui o diffondono informazioni non vere, nel momento in cui iniziano a pensarci, nel loro campo dimensionale iniziano a formarsi sostanze negative. Quando trasmettono queste informazioni, diffondono quella sostanza negativa ad altri: facendolo, danneggiano veramente gli altri e sé stessi.
Spesso osserviamo che altri praticanti sperimentano interferenze, come sonnolenza durante la lettura della Fa o quando inviano pensieri retti, karma di malattia e così via, eppure quando si guardano dentro non riescono a trovare il motivo per cui questo accade. Diffondere voci su di loro, li potrà forse aiutare?
Non è sbagliato parlare della nostra comprensione della Fa e delle nostre esperienze di coltivazione. Dovremmo considerare quante opportunità di coltivazione abbiamo ancora. Abbiamo ancora la possibilità di formare un corpo unico prima della fine della rettifica della Fa? Tutti noi, me compreso, dovremmo riflettere su questo.
Ho scritto questo articolo con l’intenzione di scambiare le mie comprensioni con gli altri praticanti per migliorare insieme. Vi prego di avere tolleranza e comprensione anche tra di noi. Se vedete quei comportamenti in altri praticanti, per favore astenetevi dal biasimarli o dal lamentarvi di loro. Quando tutti ne traggono insegnamento, l’accaduto diventa un processo di coltivazione.
Non generiamo nuovi attaccamenti che darebbero ai fattori negativi una scusa per interferire con noi. Dobbiamo controllare la parola e correggere i pensieri non retti che si generano, essere responsabili per noi stessi e per gli altri praticanti.
Concludo la mia limitata comprensione. Vi prego di segnalare qualsiasi cosa non in linea con la Fa.
Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.
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