Jiangsu: Donna condannata alla terza pena detentiva perché pratica il Falun Gong

(Minghui.org) La signora Huang Lijun, 62 anni, della città di Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, è stata trasferita il 21 marzo scorso nel Carcere femminile della città di Nantong, sempre nella stessa provincia, per scontare una pena di due anni perché pratica il Falun Gong.

Lijun è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia della città di Hushu il 16 maggio dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con la gente. La sua casa è stata perquisita quel pomeriggio. La donna è stata successivamente condannata al carcere dal Tribunale distrettuale di Yuhua, ma i dettagli del processo non sono chiari.

Questa è la terza volta che viene condannata da quando il Partito Comunista Cinese ha ordinato, nel 1999, la persecuzione del Falun Gong, una disciplina spirituale.

È stata condannata per la prima volta a tre anni di reclusione nel 2002. Durante la permanenza nel Carcere femminile di Nanchino non le è stata fornita la carta igienica e, nonostante non le venisse dato cibo a sufficienza, le guardie l'hanno costretta a stare in piedi per lunghe ore e privata del sonno. L'hanno anche legata a un letto di metallo per giorni e sottoposta a percosse con manganelli elettrici e all'alimentazione forzata, dopo che aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.

Una volta le guardie l'hanno picchiata per ore, finché non si è ritrovata sull'orlo della morte e incapace di muoversi. Un'altra volta ha perso conoscenza in conseguenza delle percosse e, poiché le guardie l'hanno creduta morta, l'hanno lasciata all'aperto, nella neve. E dopo aver ripreso conoscenza, è tornata carponi nella sua cella.

Intorno al luglio 2006, meno di un anno dopo il suo rilascio, è stata nuovamente arrestata. Non è chiaro per quanto tempo sia rimasta detenuta.

Il successivo arresto della signora Huang è avvenuto il 23 ottobre 2013. La polizia ha tenuto la sua famiglia all'oscuro sullo stato del suo caso per due anni, estorcendo loro 1.000 yuan (circa 120 euro) al mese. Solo grazie alla persistente insistenza dei familiari, l'Ufficio 610 del distretto di Lishui ha comunicato loro che era stata condannata a tre anni e mezzo di reclusione dal Tribunale distrettuale di Gaochun nel dicembre 2014 e rinchiusa nel Carcere femminile di Nanchino.

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