(Minghui.org) Tan Guangming, una residente di 71 anni della città di Hanzhong, nella provincia dello Shaanxi, ha finito di scontare una pena detentiva di sei anni il 22 gennaio scorso, per poi scoprire che il suo conto in banca era ancora congelato dal tribunale che l'aveva condannata.
Il calvario della signora Tan è iniziato nel gennaio 2019, quando è stata arrestata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. È stata condannata a sei anni di carcere e al pagamento di una multa di 6.000 yuan (circa 750 euro) in data imprecisata. Il tribunale di primo grado ha pignorato 6.000 yuan dal suo conto bancario, prima di congelarlo.
La signora Tan ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2008 e si è presto ripresa dalle malattie decennali che l'affliggevano, tra cui artrite reumatoide, dolori articolari e angina pectoris (dolore al petto causato da una riduzione del flusso sanguigno). Prima dell'ultima condanna al carcere, era stata condannata a un anno di lavori forzati nel 2012 e a cinque anni di carcere in seguito a un arresto nel 2014.
Condannata a un anno di lavori forzati nel 2012
Nel 2012, mentre stava tornando in treno dalla provincia dello Jiangsu, la donna è stata arrestata dopo che un controllore l’ha denunciata per aver esposto uno striscione con la scritta “La Falun Dafa è buona”. Dopo l'arrivo del treno ad Hanzhong, la polizia l'ha portata al Centro di detenzione del distretto di Nanzheng.
Quando la praticante è stata rilasciata 15 giorni dopo, invece di tornare a casa, ha preso un treno per Pechino per fare appello in favore del Falun Gong. Tuttavia è stata arrestata e riportata ad Hanzhong. È stata condannata a un anno di lavori forzati e ha scontato la pena presso il Centro di detenzione del distretto di Nanzheng. Durante la permanenza nella struttura, è stata ammanettata e incatenata per due settimane per aver praticato gli esercizi del Falun Gong.
Dopo lo smantellamento dei campi di lavoro nel 2013, Du Jiucheng, capo dell'Ufficio 610 del distretto di Nanzheng, il capitano Zhang della Divisione di sicurezza interna del distretto di Nanzheng e Huang Jianzhong, un dipendente dell'Ufficio di giustizia della città di Xiaonanhai, hanno portato la signora Tan nella provincia dello Jiangsu, dove suo marito svolgeva lavoretti saltuari e l'hanno scaricata lì per evitare che causasse loro problemi ad Hanzhong. Le hanno anche sequestrato il documento d'identità, impedendole così di trovare per anni un impiego a tempo pieno. Non è chiaro se il documento le sia stato successivamente restituito.
Condannata a cinque anni dopo l'arresto nel 2014
La praticante è stata arrestata all'inizio del 2014, dopo che la polizia che la stava pedinando l'ha sorpresa a parlare del Falun Gong con alcune persone, ed è stata condotta al Centro di detenzione del distretto di Hantai. Il 17 settembre 2014 le guardie hanno schiaffeggiato lei e un'altra praticante, la signora Zuo Li. Dopodiché, tre detenute sono state incaricate di picchiarle entrambe per due ore consecutive. Poi hanno legato Guangming mani e piedi, le hanno infilato degli stracci sporchi in bocca e, dopo averle sigillato la bocca con del nastro adesivo, l'hanno coperta con un piumone. In conclusione, quella notte non le hanno permesso di dormire e ha avuto ulcere orali per una settimana.
La signora Tan è stata successivamente condannata a cinque anni di reclusione e rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dello Shaanxi, dove è stata spesso picchiata, privata del sonno e dell'uso del bagno, e costretta a svolgere lavori forzati. È stata rilasciata anticipatamente nell'ottobre 2018.
Un'altra condanna a sei anni di carcere
Nel gennaio 2019 la praticante ha consegnato un opuscolo del Falun Gong a un agente di polizia stradale ed è stata denunciata. La sua abitazione è stata subito perquisita e le sono state confiscate 200 copie di materiale informativo sul Falun Gong.
Durante la sua reclusione presso il Centro di detenzione distrettuale di Hantai, ha accusato una condizione di ipertensione (con una pressione sistolica superiore a 200 mmHg, quando il range normale è di 120 o inferiore). Una guardia le si è seduta sullo stomaco e le ha tappato il naso per constringerla ad aprire la bocca, e a quel punto le hanno somministrato forzatamente farmaci sconosciuti, facendola quasi soffocare.
La donna è stata successivamente condannata a sei anni di carcere e al pagamento di una multa di 6.000 yuan. Il tribunale locale le ha sequestrato 6.000 yuan dal conto corrente.
Durante la detenzione nel Carcere femminile della provincia dello Shaanxi, la signora Tan è stata nuovamente sottoposta a sorveglianza 24 ore su 24 e a varie forme di tortura. Le guardie hanno istigato le detenute ad abusare di lei e di altre praticanti incarcerate, promettendo loro riduzioni di pena. Una volta, una detenuta ha picchiato e urlato contro la signora Tan, dicendole che il governo la autorizzava a perseguitare le praticanti del Falun Gong. La detenuta ha minacciato di costringerla a stare ferma in piedi su un mattone se si fosse rifiutata di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.
Per un certo periodo, le guardie hanno ordinato alle praticanti di memorizzare le regole del carcere per tutto il giorno, a volte fino alle 2:00 o alle 3:00 del mattino. Chi non completava i propri “compiti” giornalieri non poteva dormire. Alcune praticanti hanno trascorso diversi mesi senza poter andare a letto prima di mezzanotte.
Alle praticanti del Falun Gong è stato inoltre ordinato di ammettere di essere delle “criminali”, e chi si rifiutava di obbedire veniva picchiata. La signora Tan una volta è stata picchiata così forte che ha avuto una ricaduta del dolore che aveva al petto ed è andata in shock. A quel punto, le guardie le hanno somministrato dei farmaci e ha ripreso conoscenza.
Oltre alle torture, la signora Tan e altre praticanti erano costrette a svolgere lavori pesanti per lunghe ore ogni giorno. E a chi non riusciva a raggiungere la quota di produzione prevista, non era permesso dormire.
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