(Minghui.org) Sento spesso i praticanti più anziani della Falun Dafa dire: “Ho dimenticato”, o “Sono più bravo a dimenticare le cose che a ricordarle”. Dicono di essere diventati smemorati con l’età, e pensano alla perdita di memoria come a qualcosa di naturale che si verifica con l’avanzare dell’età. Senza pensarci troppo, anch’io ero d’accordo sul fatto che le persone diventassero smemorate con l’avanzare dell’età. Tuttavia, questo era un modo di vedere la cosa come farebbe una persona comune e quindi mi ero abbassato a quel livello.

L’invecchiamento è una forma di demone e non dovremmo accettare che accada ai praticanti. Credo che il Maestro Li abbia recentemente voluto che condividessi la mia attuale comprensione con gli amici praticanti, soprattutto con quelli più anziani.

L’essere smemorati quando si invecchia è un fenomeno che riguarda la gente comune, come la vecchiaia, la malattia e la morte. Le leggi della gente comune non governano i praticanti della Falun Dafa. Dopo che una praticante locale ha detto che essere smemorati è naturale, è diventata ancora più smemorata. Alla fine non è riuscita a riconoscere le parole nei libri della Dafa e non è più riuscita a studiare la Fa. Accettare le leggi della gente comune l’ha trasformata in una persona comune.

Non dovremmo prendere alla leggera la perdita di memoria; non ci sono questioni minori nella coltivazione. Le vecchie forze manipolano il “falso sé” che si forma dopo la nascita per fargli dimenticare le cose. L’aver dimenticato la sua vera natura e la sua coltivazione è il risultato di non aver coltivato solidamente.

Dobbiamo ricordare che: “In realtà vi dico che materia e spirito sono una cosa sola”. (Prima Lezione, Zhuan Falun). Il Maestro ci ha detto che controlliamo i nostri arti, in modo che si muovano nel modo in cui vogliamo. Non è una cosa che si può dimenticare, né si potrebbe fare anche se ci si provasse. Dobbiamo individuare il falso sé che è controllato dalle vecchie forze, negarlo ed eliminarlo.

Ecco alcune misure che prendo per eliminare il demone della dimenticanza:

1. Mantengo la mente lucida e lascio che la coscienza principale prenda il controllo. Blocco il mio essere confuso, indifferente, superficiale o svogliato. Quando inizio qualcosa, la devo portare a termine.

2. Devo pianificare attentamente qualsiasi cosa prima di farla e assicurarmi che le cose siano ben preparate, piuttosto che agire istintivamente.

3. Devo individuare la provenienza di un pensiero in base agli insegnamenti del Maestro. Scoprire il motivo per cui il pensiero è emerso e se porta benefici a me stesso o agli altri. Non appena penso di aver “dimenticato” qualcosa, lo devo negare ed eliminare con pensieri retti.

Dovremmo fare ciò che il Maestro ci chiede in: “Più si è vicini alla fine, più diligenti si dovrebbe essere” (Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento III). Dobbiamo cercare di non cadere nella routine e di non rilassarci. Invece dobbiamo fare rigorosamente le tre cose e rimanere sul sentiero che il Maestro ha preparato per noi.

Gli articoli in cui i coltivatori condividono le loro comprensioni riflettono le loro percezioni in quel momento, in base al proprio stato di coltivazione, e vengono offerti nello spirito di consentire l’elevazione reciproca.