(Minghui.org) I praticanti hanno organizzato diverse attività in varie città tra il 24 e il 25 aprile per commemorare l'Appello del 25 aprile di 26 anni fa. Hanno anche inviato lettere all'ambasciata e ai consolati cinesi, esortando il Partito Comunista Cinese (PCC) a porre fine alla persecuzione della Falun Dafa. Gli eventi si sono svolti a Berlino e Francoforte, nella Germania centrale, a Düsseldorf, nella parte occidentale, e a Monaco, nella parte meridionale.

25 aprile, una praticante legge una lettera aperta al personale del Consolato cinese di Düsseldorf

Dopo l'arresto di alcune decine di praticanti a Tianjin nell'aprile 1999, circa 10.000 praticanti si recarono all'Ufficio Centrale d'Appello del Consiglio di Stato il 25 aprile 1999 per chiedere la loro liberazione. Seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, sono stati molto pacifici e non hanno gridato slogan o tenuto striscioni. La polizia si è dimostrata molto rilassata e i praticanti sono stati rilasciati il giorno stesso.

L'appello pacifico del 1999 è stato considerato uno dei più grandi e pacifici nella storia della Cina. Tuttavia, il PCC ha iniziato a perseguitare il Falun Gong alcuni mesi dopo, nel luglio dello stesso anno, e la repressione continua da allora.

Nelle lettere inviate all'ambasciata e ai consolati cinesi, i praticanti hanno spiegato come il Falun Gong sia utile alla società attraverso la serie dei cinque esercizi e gli insegnamenti incentrati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Ripercorrendo l'appello pacifico di 26 anni fa e la brutalità contro il Falun Gong di questi anni, i praticanti hanno esortato i funzionari a seguire la propria coscienza invece di compiere azioni cattive in modo ciecamente obbediente al PCC.

Il 25 aprile, i praticanti hanno organizzato un evento sul ponte Jannowitz, vicino all'ambasciata cinese a Berlino

Il 25 aprile, di fronte all'Ambasciata cinese a Berlino, i praticanti hanno fatto esercizi di gruppo sul ponte Jannowitz. Alcuni passanti hanno chiesto informazioni sul Falun Gong.

Una praticante parla del Falun Gong

25 aprile, attività davanti al Consolato cinese a Düsseldorf

Oltre alla dimostrazione degli esercizi nei pressi del Consolato cinese di Düsseldorf, i praticanti hanno anche letto una lettera aperta indirizzata ai funzionari cinesi.

24 aprile, evento davanti al Consolato cinese a Monaco di Baviera

Un praticante legge una lettera aperta davanti al Consolato cinese a Monaco di Baviera

25 aprile, Attività davanti al Consolato cinese a Francoforte

Due praticanti presentano una lettera aperta al Consolato cinese a Francoforte

Che cos'è l'appello del 25 aprile?

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone hanno abbracciato gli insegnamenti basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e includono cinque esercizi dai movimenti aggraziati, sperimentando un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 23 e 24 aprile 1999 i funzionari di polizia di Tianjin, una città vicino a Pechino, hanno assalito ed arrestato decine di praticanti che si erano riuniti fuori dall'ufficio di una rivista per discutere gli errori di un articolo recentemente pubblicato che attaccava la Falun Dafa. Quando si è sparsa la voce degli arresti e diversi praticanti hanno chiesto informazioni ai funzionari, è stato detto loro che dovevano portare il loro appello a Pechino.

Il giorno seguente, il 25 aprile, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa si sono riuniti spontaneamente presso l'ufficio degli appelli centrali a Pechino, come avevano ricevuto istruzioni dai funzionari di Tianjin. Il raduno è stato pacifico ed ordinato. Diversi rappresentanti della Falun Dafa sono stati chiamati per incontrare il premier cinese, Zhu Rongji ed i membri del suo staff. Quella sera, le loro preoccupazioni hanno trovato risposta. I praticanti arrestati a Tianjin sono stati rilasciati e tutti sono tornati a casa.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Negli ultimi ventidue anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che vengono assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.