Shaanxi, notizie tardive: Donna quasi 80enne imprigionata a marzo dello scorso anno per scontare una pena di tre anni e mezzo perché pratica il Falun Gong

(Minghui.org) Il sito Minghui aveva precedentemente riportato che alla signora Zheng Suzhen, della città di Hanzhong nella provincia dello Shaanxi, era stata concessa una pena di due anni ai domiciliari a causa della sua età avanzata. Secondo nuove informazioni, tuttavia la praticante, quasi ottantenne, è stata imprigionata nel Carcere femminile della provincia dello Shaanxi a marzo dello scorso anno per scontare una pena di tre anni e mezzo. Le restano ancora circa due anni e mezzo per completare la sua pena.

L'ingiusta condanna della signora Zheng è avvenuta in seguito all’arresto del 18 maggio 2022, per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il miglioramento di mente e corpo, perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999. Quel giorno, gli agenti della Stazione di polizia di East Street hanno fatto irruzione nella sua abitazione in affitto e le hanno confiscato i libri e il materiale informativo sul Falun Gong, oltre a 2.000 yuan (circa 240 euro) in contanti che aveva risparmiato per pagare l'affitto.

La polizia l'ha interrogata per ore alla stazione di polizia prima di rilasciarla agli arresti domiciliari quella notte. Da allora ha dovuto affrontare continue molestie da parte della polizia e del comitato di strada locale.

Il procuratore Zhang Qing della Procura distrettuale di Hantai ha incriminato la signora Zheng e ha inoltrato il suo caso al Tribunale distrettuale di Hantai. La praticante ha presentato la sua dichiarazione difensiva scritta al giudice Zhang Xu durante l'udienza del 30 novembre 2022.

Zheng ha scritto in sua difesa che il Falun Gong le ha curato molte malattie tra cui la colecistite, la sciatica, la cataratta, la sinusite, la pancreatite e i reumatismi cronici; ha poi testimoniato contro gli agenti che l'hanno arrestata, accusati di aver fatto irruzione nel suo appartamento in affitto senza mostrare i documenti d'identità o un mandato di perquisizione. La praticante ha aggiunto che non vi era alcuna base legale per il suo arresto o perseguimento, poiché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong.

Il giudice Zhang ha emesso la sentenza di condanna per la signora Zheng ad ottobre 2023, concedendole inizialmente la libertà vigilata, ma a marzo dello scorso anno ne ha disposto il rientro in carcere, con scadenza della pena a settembre 2027.

Persecuzioni passate

Non è la prima volta che la signora Zheng viene presa di mira per la sua fede nel Falun Gong. Nel 2003 venne arrestata dal segretario del Comitato per gli affari politici e legali del distretto di Hantai, dal capo del Dipartimento di polizia del distretto di Hantai e da Du Jiucheng, capo dell'Ufficio 610 della contea di Nancheng, che fecero irruzione nella sua abitazione e la condannarono a un anno di lavori forzati. Durante la sua reclusione nel Centro di detenzione della contea di Nanzheng, subì abusi e sviluppò problemi cardiaci e ipertensione, e venne rilasciata per motivi di salute.

A marzo 2011 sei agenti dell'Ufficio 610 del distretto di Hantai e della Divisione di sicurezza interna del distretto di Hantai, tra cui Xiong Hongbo, Pei Guangming e Yu Jing, fecero irruzione nell'abitazione della signora Zheng confiscandole i suoi libri, del materiale informativo sul Falun Gong, dei lettori MP3 e circa 6.000 yuan (circa 730 euro) in contanti.

La polizia non aveva fornito alla signora Zheng o ai familiari l'elenco degli oggetti confiscati, come previsto dalla legge. La praticante è stata interrogata presso il Dipartimento di polizia del distretto di Hantai per diverse ore, prima di essere rilasciarla alle 18:00 di quel giorno. Gli oggetti confiscati non le sono mai stati restituiti.

Negli anni successivi, la polizia ha continuato a molestare la signora Zheng nella sua abitazione, ordinandole di presentarsi di tanto in tanto. La sua famiglia andava nel panico ogni volta che sentiva le sirene della polizia.

Per evitare ulteriori molestie, la signora Zheng e la sua famiglia avevano venduto la casa per affittarne un'altra, ma la polizia l'aveva poi rintracciata continuando a molestarla. Quando Zheng si era rifiutata di firmare la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, l’avevavo minacciata di sospendere la pensione di sua figlia e di sfrattarla dall'appartamento.

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