(Minghui.org) Pratico la Dafa da molti anni, e seguo costantemente gli insegnamenti del Maestro, ma solo di recente mi sono resa conto che, dopo più di 10 anni, non ho ancora capito veramente cosa significhi la vera coltivazione. Oggi vorrei condividere la mia storia con gli amici praticanti.

Alla ricerca dell'attaccamento fondamentale

Non ho iniziato la coltivazione a causa di una malattia o di un grave sconvolgimento nella vita, volevo semplicemente essere una brava persona, sempre gentile, premurosa e serena. Mi sentivo estremamente fortunata ad aver incontrato la Dafa; è stata davvero una benedizione per la mia vita. Ho fatto diligentemente le tre cose e ho partecipato a diversi progetti importanti. All'epoca in cui ho iniziato la coltivazione, avevo una carriera stabile, una posizione dirigenziale, uno stipendio elevato e un buon ambiente di lavoro. Qualche anno dopo, ho lasciato il mio lavoro ordinario per dedicarmi a tempo pieno ai progetti della Dafa. Non perseguivo la possente virtù, sentivo solo che era giunto il momento di abbandonare fama e guadagno per compiere la mia missione.

Tuttavia, dopo tanti anni, ho notato che il mio stato di coltivazione era peggiorato rispetto a quello iniziale. Mi addormentavo quando studiavo la Fa o facevo gli esercizi, e raramente mi illuminavo a qualcosa di nuovo durante lo studio della Fa. Dopo il matrimonio, hanno avuto inizio delle tribolazioni. Avevo molta paura di mia suocera e ho vissuto in una tale paura in quel periodo che sono quasi crollata senza capire perché. La sua presenza mi rendeva ansiosa, impacciata e avvolta da un senso di paura e tensione invisibili.

Mi sono ripetutamente guardata dentro e ho trovato attaccamenti alla paura, alla fama e alla vanità, eppure non sono riuscita a superare questa prova. Sebbene facessi le tre cose ogni giorno, il mio stato di coltivazione mi sembrava non adeguato.

Un praticante ha condiviso le sue esperienze sull’individuazione dell’attaccamento fondamentale, credo che sia stato un compassionevole suggerimento del Maestro per risvegliarmi. Ho letto diverse volte l'articolo "Verso il Compimento" e mi sono illuminata all’improvviso che, in tutti questi anni, non avevo coltivato autenticamente, né avevo raggiunto lo standard richiesto per un vero discepolo della Dafa.

Ho iniziato a riflettere profondamente sul mio percorso di coltivazione e a cercare il mio attaccamento fondamentale. Non è stato davvero facile. A volte continuavo a guardarmi dentro, ma non riuscivo a vedere chiaramente e mi sentivo bloccata. In silenzio, ho chiesto al Maestro di illuminarmi, una discepola indegna che era rimasta persa nell'illusione. Ho iniziato con la prova più grande che non avevo mai superato per molti anni: il mio rapporto con mia suocera. Avevo sopportato solo con il rancore, senza mai affrontare veramente la mia paura.

Prima di tutto, mi sono accorta di avere un cuore vanitoso e un desiderio di essere rispettata e amata dagli altri. Fin dall'infanzia, sono sempre stata una bambina obbediente con dei buoni voti a scuola, amata dalla mia famiglia e dagli insegnanti. Dopo essere entrata nel mondo del lavoro, ho avuto successo, ero stimata dai superiori e lavoravo in un ambiente professionale con colleghi amichevoli. Con un carattere docile, è molto facile per me collaborare con gli altri nei progetti. Nessuno nella mia vita mi aveva mai fatto sentire disprezzata, inutile o soggetta a critiche inaspettate, false accuse o calunnie.

Sebbene avessi paura di mia suocera, nel profondo non provavo alcun rispetto per lei, perché il suo carattere e comportamento erano completamente contrari alla mia idea di cosa dovesse essere una "brava persona". Era allora che mi sono resa conto del mio profondo attaccamento.

Ho iniziato la coltivazione con la mentalità di cercare qualcosa "in conforme al mio codice di condotta". Volevo diventare una brava persona e migliorarmi attraverso la coltivazione. Tuttavia, dopo tutti questi anni di studio della Fa, la mia idea è rimasta ancora come prima. Non mi sono confrontata con lo standard della Dafa, né avevo coltivato veramente eliminando gli attaccamenti umani. Al contrario, ho continuato ad aggrapparmi alle mie nozioni e ai miei standard iniziali su cosa significhi essere una brava persona.

Questo "standard di brava persona" era la mia filosofia morale e aveva la funzione di un bel vestito. Agire in base a esso mi faceva sentire di vivere correttamente e dignitosamente e ricevere rispetto e affetto dagli altri. Il fatto di aver incontrato la Dafa mi faceva provare una gioia sconfinata. Ne ero felice e mi sentivo al sicuro e protetta.

Ma non erano forse tutte queste forme di perseguimento, di ricerca di "benefici nella coltivazione", invece di impegnarmi con tutto il cuore a identificare e trasformare gli elementi negativi nel profondo del mio essere? Non avevo preso di mira direttamente il cuore umano, né eliminato ogni attaccamento uno per uno. Non avevo trasformato la mia natura egoista ed egocentrica in una nuova forma di vita altruistica e libera dall'ego, in accordo con gli standard della Dafa.

Il Maestro ci ha insegnato:

“Alcune persone sono venute a studiare la nostra Dafa per curare le loro malattie. Non siamo contrari a questo, perché ci vuole un processo per conoscere la Dafa. Più tardi se ne rendono conto: “La Dafa non serve per guarire le malattie, tuttavia con un corpo malato non posso coltivare e non posso sviluppare il gong.” Cosa si può fare, allora? Loro sanno: “Oh, non ci penso più e non vado a cercare il Maestro perché mi curi, e non penso più a guarire dalla malattia. Ma so che finché coltivo, il Maestro sicuramente curerà la mia malattia.” Una parte della loro mente è ancora dedicata a questo pensiero. Sono cambiati fondamentalmente? No. Ciò che appare in superficie è falso. Se una persona non può cambiare fondamentalmente in se stessa, non può raggiungere lo standard. Gli esseri illuminati come pure gli esseri di livello elevato, possono vedere le cose molto chiaramente, niente può essere nascosto a loro. Non hanno raggiunto lo standard e non hanno fatto nessun cambiamento fondamentale, e hanno ancora tenuto stretto quell’attaccamento, soltanto che è diventato più nascosto. Ma coloro che si curano della loro coltivazione vedono tutto chiaramente. Allora chi stanno ingannando? Stanno ingannando loro stessi." (Insegnamento della Fa alla Conferenza di Singapore)

Non ero forse simile a una persona attaccata alla propria malattia? In superficie, ho rinunciato a fama e ricchezza, ma in realtà, stavo cercando la tranquillità, sicurezza e protezione nella coltivazione. Mi aggrappavo alla fama di fronte a mia suocera, al guadagno personale nel sopportare una vita stressante con lei, e all'emozione nel desiderare rispetto e affetto. Ancora attaccata a fama, guadagno ed emozioni, come poteva essere vera coltivazione la mia sopportazione?

Ora finalmente ho capito, la sopportazione in superficie era una forma di arroganza, perché ritenevo di essere migliore o più giusta degli altri, per cui mi sentivo di aver subito delle ingiustizie.

Ma il Maestro ci ha insegnato:

“Lui ha ragione, e io ho torto” ("Chi ha ragione, chi ha torto?" - Hong Yin III )

Credo davvero alle parole del Maestro? Che gli esseri umani sono vite che meritavano la distruzione e a cui è stata data un'ultima possibilità di eliminare il karma attraverso le difficoltà? Eppure mi sento ancora offesa e desiderosa di rispetto e conforto?

Se non fosse stato per mia suocera, che mi ha colpita nel profondo, sarei riuscita a risvegliarmi dal mio stato di coltivazione superficiale e distorto? È stata davvero una grande benefattrice nella mia vita. Non capivo la coltivazione della xinxing e mi aggrappavo ai benefici che ne ricevevo, per questo motivo provavo sofferenza.

Sebbene avessi memorizzato la Fa, la comprendevo solo in teoria. Quando sono arrivate tribolazioni, sono entrata in uno stato di rifiuto di coltivare e di oppormi alle avversità.

Il Maestro ha detto:

“Le persone in passato avevano molto de e la loro xinxing era già alta, per cui potevano accrescere il loro gong soffrendo solo un poco. Ma non è più così per le persone odierne. Non appena capita loro di soffrire, non vogliono più coltivare e diventa persino più difficile per loro comprendere e più duro coltivare.” (Quarta Lezione, Zhuan Falun )

Una volta pensavo che "non voler coltivare" si applicasse alle persone comuni, ma ora capisco che si applicava anche a me. In mezzo alle difficoltà, non ho eliminato i miei pensieri umani, ma sono rimasta attaccata all'illusione superficiale del giusto o sbagliato, sentendomi una vittima. Desideravo un ambiente pacifico, ma ho dimenticato completamente ciò che il Maestro ha insegnato.

Se seguissi veramente gli insegnamenti del Maestro, cioè stare attenta alla coltivazione del cuore, dare meno peso agli attaccamenti e alle emozioni umane e migliorare la xinxing, soffrirei ancora nella mia mente? Quando mi sento angosciata, non è forse perché continuo ad attribuire valore al rispetto, all'affetto e ad altre cose che un coltivatore dovrebbe lasciare andare e dare meno peso? La sofferenza dovuta al mancato ottenimento di queste cose non è forse un segno che non ho coltivato veramente?

Nozioni umane e sfruttamento della Dafa

Nel processo di ricerca del mio attaccamento fondamentale, ho scoperto una nozione profondamente radicata che mi aveva portato a credere di stare coltivando e convalidando la Fa, quando in realtà mi stavo aggrappando a nozioni umane e convalidando me stessa.

Fin dall'infanzia, mi ero formata un mio pensiero su cosa significasse essere una brava persona: qualcuno che apprezza la virtù più della ricchezza, che è gentile, compassionevole, che non fa del male agli altri, è affabile, umile, onesto, corretto, chiaro nell'amore e nell'odio, non adulatore o manipolatore per guadagno, e che aiuta gli altri in difficoltà. Credevo che una brava persona dovesse essere istruita ed essere utili per gli altri. Ho vissuto la mia vita in questo modo e ho costruito la mia personalità su questo. Questo mi ha dato la sensazione di essere una brava persona, e anche gli altri intorno a me mi hanno riconosciuta e apprezzata per questo.

Quando ho incontrato la Dafa, l'ho sentita perfettamente in linea con ciò che avevo sempre perseguito. I rapporti tra i praticanti sono buoni e armoniosi. Quanto sono fortunata ad aver incontrato una terra pura in mezzo a un mondo moralmente in declino. Dopo oltre 10 anni di coltivazione, pensavo di seguire gli insegnamenti del Maestro, ma in realtà non stavo coltivando autenticamente la mia xinxing secondo i requisiti del Maestro, continuando invece ad agire in base ai miei standard di "brava persona".

Ho fatto diligentemente le tre cose, ma era come seguire una norma comportamentale plasmata dalle convinzioni. Rinunciare al denaro o al guadagno personale, o al desiderio di lottare per qualcosa, non è stato troppo difficile per me perché questi aspetti rientravano nella mia "zona sicura" e si allineano ai miei valori. Mentre molti altri attaccamenti, come la vanità, la gelosia, la fama, l'ostentazione e la ricerca delle comodità, esistono ancora. Semplicemente non si erano manifestati e erano nascosti dietro la pazienza con un carattere gentile.

In fondo, non avevo veramente deciso di abbandonare questi attaccamenti perché non si scontravano direttamente con la mia idea di "brava persona", o perché rischiavano di danneggiare l'immagine che mi ero costruito agli occhi degli altri. Indossavo la veste del coltivatore, ma nel profondo non consideravo autenticamente la coltivazione della xinxing e l'eliminazione di attaccamenti e desideri come l'obiettivo del "ritorno al proprio vero sé originale". Desideravo ancora una vita facile e confortevole.

Questa immagine da “brava persona” nella mia coltivazione non era diversa da quella che il Maestro descriveva come un falso Buddha o Bodhisattva. Finché bramo il riconoscimento, tutto ciò che faccio nella coltivazione, persino quando si tratta di aiutare gli altri, è accompagnato dalle condizioni, non altruistico o privo di ego. È ancora radicato nella ricerca del beneficio per me stessa. Invece di riflettere su ogni situazione e pensiero per vedere quale attaccamento rimanesse, mi guardavo dentro solo quando incontravo una tribolazione, quando provavo disagio o quando erano in gioco interessi personali.

Non ho eliminato attivamente attaccamenti come vanità, risentimento, gelosia, disprezzo per gli altri, competitività e desiderio di mettermi in mostra. Li ho semplicemente repressi, vincolata dalla mia idea di "brava persona" e dal mio carattere gentile, per proteggere l'immagine che mi ero costruita, la mia "Reputazione Virtuosa e Graziosa", che mi rappresentava nella società. Un tempo pensavo che quell'immagine mi rappresentasse davvero. Ne ero persino orgogliosa. Solo ora mi rendo conto che era solo un'immagine, una forma di guadagno personale che ho disperatamente protetto per poter vivere bene in questo mondo, sentirmi buona, preziosa, riconosciuta, di successo e rispettata.

E questa nozione di "vivere bene" è diventata l'obiettivo che ha guidato tutta la mia vita. A scuola, significava frequentare corsi eccellenti, ottenere punteggi elevati, essere elogiata dagli insegnanti. Nella mia carriera, significava lavorare in grandi aziende, ricoprire ruoli dirigenziali ed essere parte dell'élite di cui i leader si fidavano. Questo sistema di nozioni ha continuato a guidarmi nella coltivazione. Ho fatto diligentemente le tre cose e ho partecipato con entusiasmo ai progetti per sentirmi bene, per essere riconosciuta dagli amici praticanti e per essere riconosciuta dal Maestro.

Il Maestro ci ha insegnato a trasformare gli elementi cattivi ed egoistici dentro di noi in esseri nuovi, altruisti e privi di ego. Ma non capivo cosa significasse coltivare veramente la xinxing e trasformarmi dalla radice. Invece, mi dedicavo a una coltivazione superficiale, usando i principi della Fa per decorare una splendida immagine falsa, mentre dentro di me covavo ancora pensieri sporchi ed egoistici. Non stavo forse sfruttando la Dafa, ingannando il Maestro e me stessa?

Le nozioni di "essere una brava persona" e di "vivere bene in questo mondo" hanno guidato la mia vita, anche molto tempo dopo aver incontrato la Dafa. Hanno controllato la mia vita e mi hanno impedito di raggiungere veramente la Fa, dandomi l'illusione di avere successo nella società, mentre mi facevano perdere in questa terra mondana. Eppure il Maestro ci ha ripetutamente insegnato:

“Ognuno dovrebbe ritornare alla propria vera natura, questo è il vero scopo dell'essere "umani".” (Prima Lezione, Zhuan Falun )

Pensavo di coltivare con tutto il cuore e credevo che la coltivazione fosse la cosa più importante nella mia vita. Ma in realtà non capivo cosa fosse veramente, ed è per questo che non ho mai sperimentato la felicità della vera coltivazione, quella che accetta le difficoltà come gioia. La gioia di una vita risvegliata è completamente diversa dalla felicità che ho provato quando ho incontrato per la prima volta la Dafa: una felicità egoistica di sentirmi felice e una leggerezza che nasce dal sentirsi fortunati e protetti; ma era ancora radicata nell'interesse personale.

Dalla alla mia attuale, superficiale illuminazione, ora comprendo: “vivere bene qui” non è la vera coltivazione. Siamo esseri caduti qui perché non eravamo più degni dei regni superiori, esseri che avrebbero dovuto essere distrutti. Questa vita è un'opportunità per eliminare il karma ed espiare attraverso la sofferenza. Ciò che si deve fare è rimuovere continuamente attaccamenti e desideri, per elevare il livello del nostro regno di essere, senza perseguire alcun beneficio personale, nemmeno i benefici nella coltivazione.

Solo quando si coltiva la propria xinxing con tutto il cuore, trasformandosi dal profondo dell’essenza egoistica in una nuova forma di vita altruistica, altruista e libera dall'ego, si è in accordo con la Dafa. Solo allora si potrà veramente tornare al proprio vero sé originale. Sebbene stia ancora cercando di fare bene nel cammino per abbandonare gli attaccamenti fondamentali all'egoismo e all'ego, mi sento davvero incredibilmente fortunata e felice perché, in questo momento finale, riesco ancora a comprendere:

“"Avendo ascoltato il Tao il mattino, uno può morire la sera".” (“Fondersi nella Fa” - Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento )

Con la più profonda gratitudine, ringrazio il Maestro per la sua sconfinata compassione e salvezza!