(Minghui.org) Dopo aver scontato 21 anni di prigione per aver sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong, la signora Zhang Rongjuan, residente nella contea di Zhenyuan, nella provincia del Gansu, continua a essere oggetto di molestie, anche dopo essersi trasferita a Pechino.
Zhang è stata rilasciata il 24 agosto 2022, dopo che la sua pena detentiva iniziale di 20 anni è stata prolungata di un anno. Ha trovato lavoro in un ristorante, eppure gli agenti della stazione di polizia della contea di Zhenyuan sono andati spesso a molestarla nel tentativo di farle firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.
Dopo il Capodanno cinese del 2023, si è recata a Pechino in cerca di lavoro, ma la polizia di Zhenyuan l'ha seguita e ha continuato a molestarla.
Durante le sessioni plenarie annuali dell'Assemblea nazionale del Popolo e del Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del Popolo cinese, tenutesi a Pechino nel marzo di quest'anno, agenti della stazione di polizia di Xincheng, a Zhenyuan, si sono recati a Pechino e hanno chiesto di incontrarla. Al suo rifiuto, hanno collaborato con la polizia di Pechino per molestarla.
Nel maggio scorso, gli agenti della stazione di polizia di Beijie, nel distretto di Dongcheng, a Pechino, si sono recati a casa del datore di lavoro di Zhang, dove lavorava come collaboratrice domestica, e le hanno intimato di lasciare immediatamente il lavoro. Hanno anche intimato alla figlia e al genero della praticante di non risiedere più con lei. In caso contrario, avrebbero perquisito l'abitazione del datore di lavoro, un novantenne, e gli avrebbero sospeso la pensione.
In conclusione, al momento la signora Zhang ha perso il lavoro e non ha un posto dove vivere.
Oltre due decenni dietro le sbarre
Zhang è stata arrestata per la prima volta nell'agosto del 2000 e condannata a un anno di lavori forzati due mesi dopo. Le guardie l'hanno picchiata frequentemente e, a causa di ciò, ha avvertito dolore alle gambe e ai piedi per due mesi. È svenuta cinque volte a causa delle percosse. Nonostante le ferite, soprattutto alla testa, le guardie l'hanno costretta comunque a svolgere lavori non retribuiti. Era così debole che ha perso i sensi diverse volte mentre lavorava.
Quando è stata rilasciata nell'agosto del 2001, era rimasta senza casa e il suo bambino di nove anni era stato mandato a stare da un parente. Per evitare ulteriori persecuzioni, si è trasferita nella vicina provincia del Qinghai.
Tra il 17 e il 19 agosto 2002, i praticanti del Qinghai hanno intercettato un segnale televisivo locale e diffuso videoclip che smentivano la propaganda del regime comunista contro il Falun Gong. I loro coraggiosi sforzi hanno fatto infuriare le autorità, che hanno ordinato un arresto massiccio di tutti i coinvolti.
Zhang è stata arrestata il 24 agosto e rinchiusa nel Centro di detenzione di Ershilipu. È comparsa davanti al Tribunale intermedio di Xining il 30 dicembre 2002 ed è stata condannata a 20 anni di carcere.
Durante la sua pena nel Carcere femminile provinciale del Qinghai, è stata tenuta in isolamento 16 volte. Le guardie l'hanno percossa alla testa con bastoni o sedie, provocandole due profonde ferite che hanno richiesto punti di sutura. Qualche volta le hanno versato addosso dell'acqua bollente. Prima che le vecchie ferite guarissero, ne subiva di nuove. Ha anche riportato fratture alle gambe che le hanno causato disabilità permanente. Quando i suoi familiari sono andati a trovarla, ha dovuto essere portata in braccio dalle detenute.
Nel 2021, poco prima che la sua condanna a 20 anni di carcere stesse per scadere, le autorità carcerarie l'hanno prolungata di altri due anni, che sono poi stati ridotti a uno.
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