(Minghui.org) I praticanti del Falun Gong di Giacarta e Surabaya hanno organizzato un evento sabato 12 luglio, in occasione del 26° anniversario dall'inizio della repressione della pratica spirituale in Cina da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).
Giacarta: manifestazione e veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese
I praticanti di Giacarta hanno organizzato una manifestazione e una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese, chiedendo la fine della persecuzione del Falun Gong in Cina.
L'attività è iniziata con esercizi di gruppo. Molti passanti si sono fermati a osservare e hanno accettato il materiale informativo apprendendo così di più sulle gravi violazioni dei diritti umani ancora in atto in Cina. In molti hanno elogiato i praticanti per il loro impegno pacifico e dignitoso nella sensibilizzazione e nella ricerca della giustizia.
Praticanti protestano davanti all'ambasciata cinese a Giacarta il 12 luglio
Durante la manifestazione, Sastrani, portavoce dell'Associazione Falun Dafa indonesiana, ha dichiarato: “Il Partito Comunista Cinese non solo perseguita il Falun Gong in Cina da oltre 26 anni, ma sfrutta anche i propri canali diplomatici e i fondi statali per ottenere influenza a livello globale. Per raggiungere questo scopo, utilizza i media e gli influencer dei social media all'estero per diffondere false narrazioni e lanciare campagne diffamatorie contro il Falun Gong e il suo fondatore. L'obiettivo è amplificare la disinformazione e nascondere la verità”.
Sastrani, portavoce dell'Associazione Falun Dafa indonesiana, chiede la fine della persecuzione del PCC
“Tuttavia, grazie agli sforzi continui dei praticanti di tutto il mondo, sempre più persone e governi stanno scoprendo la verità: il Falun Gong è una pratica pacifica e retta, contrariamente a quanto sostenuto dal PCC e dai media. Esso è benefico e migliora significativamente la moralità, la salute fisica e mentale dei suoi praticanti. Il Falun Gong non ha causato alcun danno né ha avuto un impatto negativo sulla società o sui governi locali. Questo è un fatto innegabile, a prescindere dalle bugie del PCC”.
Un uomo cinese che lavorava nella zona ha assistito alle attività e si è detto sorpreso quando ha saputo che il Falun Gong è praticato in Indonesia. Ha anche espresso il suo sostegno alla manifestazione pacifica dei praticanti. Ha detto: “Sono rimasto stupito nel vedere i praticanti fare gli esercizi qui. Non sapevo che il Falun Gong fosse praticato in questo Paese”.
Un altro passante si è avvicinato a un praticante per pura curiosità chiedendogli lo scopo dell'evento. Ha chiesto anche se i praticanti avessero subito interferenze durante l'attività e ha offerto parole di incoraggiamento e sostegno.
Nikky, un giornalista locale che ha scoperto l'evento per la prima volta, ha condiviso le sue riflessioni dopo aver appreso la situazione in Cina. “Questa persecuzione è brutale e rappresenta una chiara violazione dei diritti umani. Sono rimasto sconvolto nel sentire che i praticanti del Falun Gong in Cina sono sottoposti a un trattamento così crudele, che include il prelievo forzato degli organi mentre sono ancora in vita. Non riesco a capire come un governo possa fare questo al proprio popolo”.
Nikky (seconda da sinistra), giornalista locale, elogia la manifestazione pacifica dei praticanti
L'evento si è concluso con una solenne veglia a lume di candela in memoria dei praticanti che hanno perso la vita a causa delle persecuzioni.
Una veglia a lume di candela rende omaggio ai compagni praticanti in Cina, perseguitati a morte dal PCC
Surabaya: veglia a lume di candela davanti al consolato cinese
Nel pomeriggio, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una manifestazione e una veglia a lume di candela davanti al Consolato cinese a Surabaya, nella provincia di Giava Orientale.
Oltre a esporre striscioni che chiedono la fine della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), che dura da 26 anni in Cina, i praticanti si sono recati presso gli edifici e un parco vicino al luogo dell'evento per informare le persone sulla persecuzione e raccogliere firme su una petizione che chiede la fine immediata della persecuzione e del prelievo forzato di organi.
Manifestazione e veglia a lume di candela davanti al consolato cinese a Surabaya il 12 luglio
Dopo aver ascoltato i fatti relativi al prelievo forzato di organi, un uomo ha esclamato: “È così crudele. Spero che finisca presto”. Ha firmato la petizione per sostenere gli sforzi dei praticanti.
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