Taipei, Taiwan: La Grande Sfilata denuncia i 26 anni di persecuzione in Cina

(Minghui.org) Lo scorso 19 luglio, i praticanti di Taipei e delle regioni limitrofe hanno organizzato una grande sfilata per informare la popolazione sulla persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), iniziata nel luglio del 1999. All'evento, oltre a Taipei, hanno partecipato anche praticanti provenienti da Taoyuan, Hsinchu e Miaoli.

Le recenti proiezioni di “Organi di Stato”, un documentario sul prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong da parte del PCC, hanno contribuito a far conoscere la persecuzione in atto in Cina a numerosi residenti di Taiwan. Molte persone hanno mostrato solidarietà e anche alcuni funzionari legislativi eletti hanno partecipato alla manifestazione. Mentre la sfilata attraversava il trafficato distretto di Xinyi, molte persone hanno applaudito i praticanti e alcuni automobilisti hanno abbassato i finestrini alzando il pollice in segno di approvazione.

La marcia era composta da quattro sezioni: "I benefici della Falun Dafa", "La persecuzione ingiusta", "Dimissioni dal PCC" e "Fine della persecuzione". Partendo dalla piazza del municipio di Taipei ha attraversato le strade Yixian, Songgao, Songren, Songshou e Keelung, per poi tornare al municipio.

La marcia parte dalla piazza del municipio di Taipei

I praticanti hanno portato numerosi striscioni con scritte come: "Sostenete gli innocenti e fermate la repressione" e "Solo con lo sradicamento del PCC finirà la persecuzione". Alcuni praticanti portavano tra le loro mani foto di praticanti deceduti a causa della persecuzione.

Il legislatore del Partito Popolare di Taiwan, Chen Gau-tzu, si è unito alla sfilata

Sfilare sotto la pioggia

Il vento era forte e ha piovuto durante una parte della sfilata. Il praticante Cheng ha detto: "Il vento e la pioggia sono stati davvero forti e hanno quasi spazzato via gli striscioni. Ma abbiamo perseverato".

I praticanti marciano sotto la pioggia

Chu, un pensionato dell'industria giornalistica, ha assistito alla marcia mentre passava per Songren Road. È rimasto colpito dal fatto che i praticanti siano rimasti calmi nonostante il temporale improvviso e ha detto: "Ho sentito parlare della persecuzione del Falun Gong. La loro diligenza e determinazione sotto la pioggia sono davvero impressionanti". Ha aggiunto che i principi di Verità, Compassione e Tolleranza sono molto necessari a Taiwan.

Chang e sua moglie si sono fermati vicino a un edificio per ripararsi dalla pioggia e hanno detto di essere rimasti toccati dalla perseveranza dei praticanti. "La repressione dura da 26 anni. È incredibile che siano riusciti a mantenere la loro pace interiore per tutti questi anni".

Per esperienza personale, Chang sa che il PCC non tollera un gruppo di fede che promuove i valori tradizionali. Spera che i residenti di Taiwan tengano a cuore ciò che hanno. Spera anche che più persone prestino attenzione alle tragedie che si verificano in Cina.

Società beneficiata

Chen è venuto da Chiayi per fare visita al padre. Lui, suo fratello e suo padre hanno osservato i praticanti mentre si preparavano a marciare. Chen ha raccontato che i praticanti facevano gli esercizi in un parco vicino a casa sua e che, per questo motivo, era a conoscenza della persecuzione in atto in Cina.

Chen si è detto lieto che chiunque possa imparare a praticare il Falun Gong gratuitamente negli oltre 800 siti di pratica a Taiwan. "Questa pratica è grandiosa e merita il nostro rispetto", ha aggiunto. Ha anche affermato che gli sforzi pacifici dei praticanti per denunciare la persecuzione per 26 anni sono in linea con i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Ciò che i praticanti hanno fatto andrà a beneficio della società.

L'artista Yang ha assistito alla marcia su Yixian Road, nei pressi del Sun Yat-sen Memorial Hall, e ha scattato molte foto. Ha riferito che i praticanti erano ben organizzati e che le auto della polizia guidavano la manifestazione. "Tutti hanno bisogno dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza, non solo a Taiwan", ha affermato. "Se tutti noi riuscissimo a metterli in pratica, il nostro oggi sarebbe migliore di ieri e il nostro domani migliore di oggi".

Yang ha detto di essere stata testimone di come le persone siano diventate gentili e compassionevoli dopo aver praticato il Falun Gong: “Quindi, non c'è motivo di non sostenere questa pratica”.

Fu, ha letto un volantino che un praticante gli ha dato mentre assisteva all'evento. Ha saputo della persecuzione e ha sottolineato l'importanza, per i praticanti, di sensibilizzare l'opinione pubblica in questo modo. "I principi di Verità, Compassione e Tolleranza renderanno la nostra società più pacifica e il nostro mondo un posto migliore".

Chen, una rappresentante che lavora in un grande magazzino, ha assistito alla sfilata insieme ai suoi colleghi. Ha sentito parlare delle violazioni dei diritti umani subite dai praticanti del Falun Gong. "Mi è piaciuto molto l'evento, era molto pacifico e razionale", ha detto. "Qui a Taiwan rispettiamo la libertà di credo e spero che l'incubo in Cina finisca presto".

Ou, originario di Hong Kong, si è trasferito a Taiwan sei mesi fa. Mentre aspettava l'autobus, ha visto la marcia e ha parlato con un praticante. Ha spiegato di aver sentito parlare in precedenza della persecuzione e del prelievo forzato di organi che colpisce i praticanti del Falun Gong. Ha affermato che l'evento è stato importante perché ha permesso a un numero maggiore di persone, soprattutto giovani, di scoprire cosa sta realmente accadendo.

Sostegno da parte dei familiari

Yue, una studentessa universitaria vietnamita, stava riprendendo la manifestazione con il cellulare. Sua madre ha iniziato a praticare il Falun Gong sei mesi fa e ha partecipato alla marcia. Ha spiegato che ha conosciuto la disciplina su Internet e ha deciso di praticarla.

Yue e gli altri membri della famiglia hanno notato dei cambiamenti positivi nella madre: era più felice e il suo brutto carattere era scomparso. "Tutta la mia famiglia mi sostiene molto. Anche mia nonna e le sue amiche hanno iniziato a praticare. Anche mia nonna è qui".

La persecuzione perdura da 26 anni e i praticanti si sono opposti alle violazioni dei diritti umani per tutti questi anni. Le tragedie finiranno quando sempre più persone verranno a conoscenza dei fatti relativi alla repressione.