(Minghui.org) Il 18 luglio scorso, i praticanti del Falun Gong di Canberra, in Australia, hanno organizzato una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese.

Hanno commemorato coloro che hanno perso la vita negli ultimi 26 anni a causa della persecuzione, e condannato il Partito Comunista Cinese (PCC) per la persecuzione del Falun Gong, chiedendone la fine immediata. Hanno inoltre esortato l'opinione pubblica a contribuire a fermare questi crimini contro l'umanità.

Il 18 luglio, i praticanti di Canberra tengono una veglia con candele davanti all'ambasciata cinese

Durante l'evento, due praticanti, la signora Ma Li e il signor Liu, hanno tenuto dei discorsi in cinese e in inglese.

Hanno affermato: “Per 26 anni, il PCC ha utilizzato ogni tipo di tattica crudele per cercare di costringere i praticanti del Falun Gong ad abbandonare il proprio credo. Un rapporto pubblicato sul sito web Minghui, dal titolo ‘Rapporto investigativo sulla tortura e l'uccisione dei praticanti del Falun Gong da parte del PCC’, ha documentato 206 tipi di tortura. Queste includono percosse, scariche elettriche, alimentazione forzata, iniezioni di farmaci sconosciuti che danneggiano il sistema nervoso e lavori forzati, solo per citarne alcuni”.

“In questi anni, quasi 100 milioni di praticanti e le loro famiglie sono stati diffamati e sottoposti a sorveglianza costante. Milioni di persone sono state rapite, detenute illegalmente, inviate nei campi di lavoro forzato, condannate al carcere o rinchiuse nei centri di lavaggio del cervello. Innumerevoli persone sono morte a causa delle torture o del prelievo forzato di organi. Milioni di famiglie sono state distrutte”.

“Nonostante i rischi, i praticanti in Cina e in tutto il mondo hanno resistito pacificamente alla persecuzione che ormai dura da 26 anni. La fede nei principi di Verità, Compassione e Tolleranza ci unisce. Non importa quanto siano brutali le azioni del PCC, i praticanti rimangono saldi e coraggiosi”.

Più persone devono sapere di questa persecuzione

All'inizio della giornata i praticanti hanno allestito uno stand informativo e raccolto firme per una petizione, in una strada pedonale molto trafficata nel centro di Canberra. Molti passanti si sono fermati a firmare esprimendo il loro sostegno per chiedere la fine della persecuzione.

Oliver Simoncini ha raccontato: “Quando ho saputo per la prima volta che alle persone venivano prelevati gli organi con la forza, ho iniziato a informarmi e mi sono imbattuto nel Falun Gong. Dopo aver ascoltato la vostra spiegazione oggi, ho capito meglio di cosa si tratta. È legato alla coltivazione spirituale ed è molto diverso dalle altre pratiche tradizionali cinesi. È molto interessante, non sapevo che avesse una storia così lunga”.

“La persecuzione è iniziata il 20 luglio 1999. All'epoca non sapevo il perché, ma ora ho capito meglio. Ho appreso che il Falun Gong stava diventando sempre più popolare in Cina”.

“Ammiro la vostra tenacia nel dire la verità e nell'aiutare più persone a capire cosa sta succedendo”, ha aggiunto Oliver. “Penso che non ci siano ancora abbastanza persone ne sono a conoscenza. Quelle che non sanno, non potranno fare nulla per aiutare. Forse dovremmo parlare con i media o anche con i funzionari governativi, in modo che più gente possa alzarsi e contribuire a fermare questa persecuzione”.

I praticanti stanno facendo un ottimo lavoro

John Sharp afferma che i praticanti stanno agendo bene opponendosi pacificamente alla persecuzione

John Sharp, un funzionario pubblico, ha dichiarato: “So che il Falun Gong è una pratica spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Il PCC perseguita il Falun Gong da molto tempo. So anche che lo sta prendendo di mira anche al di fuori della Cina”.

John ha espresso la sua speranza: “La persecuzione continua, ma spero che le condizioni per praticare il Falun Gong in Cina migliorino. Passo spesso davanti all'ambasciata cinese e vedo i vostri striscioni. State facendo un ottimo lavoro. Non mollate”.