(Minghui.org) Il 2 luglio scorso, Nina Shea, Senior Scholar e direttrice di Hudson Religious Freedom, ha pubblicato un commento su Agenda, una rivista edita dalla Florida International University. La donna ha condannato la persecuzione transnazionale del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), che minaccia la libertà di credo dei cinesi americani e interferisce con Shen Yun Performing Arts.
Nina Shea, Senior Scholar e Direttrice di Hudson Religious Freedom
La Dottoressa Shea ha descritto come il PCC utilizzi reti di spie all'interno degli Stati Uniti per monitorare, intimidire e reprimere i praticanti del Falun Gong, così come i musulmani uiguri, i buddisti tibetani e i dissidenti democratici. L'articolo elenca casi legali, minacce, sabotaggi e campagne di disinformazione guidate da agenti cinesi; sottolinea inoltre l'urgente necessità di una risposta istituzionale più ampia da parte del governo statunitense.
L'articolo recita: “I familiari di Ying Chen erano importanti musicisti classici dell'Orchestra Filarmonica Nazionale Cinese nel 1999, quando Pechino decretò improvvisamente la messa al bando della loro religione buddista e del Falun Gong, e per questo furono deportati in campi di lavoro forzati, dove vennero torturati con bastoni elettrici”.
“Vent'anni fa, riuscirono a fuggire dalla Cina e si stabilirono nella contea di Orange, a New York, attratti dal centro dal Falun Gong che si trovava lì, e contribuirono a fondare Shen Yun, la compagnia di arti performative. Ying è ora una direttrice d'orchestra americana e di successo dello spettacolo di Shen Yun, ma lei e la sua comunità religiosa non hanno ancora trovato la pace”.
La signora Shea ha sottolineato che il regime comunista cinese prende di mira il Falun Gong negli Stati Uniti e sta tramando per la sua soppressione a livello mondiale; allo stesso modo sta trattando i buddisti tibetani, i musulmani uiguri e i dissidenti cinesi pro-democrazia. Questa repressione non si limita solo ad attacchi informatici, una rete oscura di agenti cinesi, diretta e finanziata da Pechino, è attiva all'interno dei confini statunitensi per mettere a tacere e minare la libertà di religione e di parola di Ying, della sua comunità e degli altri gruppi.
Ha spiegato: “La libertà religiosa è sancita al primo punto dalla Carta dei Diritti della Costituzione degli Stati Uniti ed è considerata tra i ‘diritti inalienabili’ concessi dal nostro Creatore, come stabilito nella Dichiarazione d'Indipendenza. Negli ultimi 250 anni, questo diritto è stato costantemente rafforzato e strenuamente difeso per affrontare le nuove sfide. Oggi, una nuova seria minaccia alle libertà costituzionali degli americani proviene proprio dal PCC”.
Un recente rapporto del Congresso mostra che spie cinesi operano indisturbate in tutto il territorio degli Stati Uniti da due decenni. Nel 2022, l'FBI ha scoperto che una stazione di polizia segreta cinese operava illegalmente per spiare, tramare e rendicontare al governo comunista di Pechino informazioni sul Falun Gong e altri cinesi americani della Chinatown di New York.
L'FBI ha riferito che i Ministeri della Sicurezza dello Stato (MSS) e della Pubblica Sicurezza (MPS) del regime cinese conducono sistematicamente le suddette operazioni. L'MPS ha un’èlite chiamata “Gruppo di lavoro per il progetto speciale 912”, specificamente rivolto al Falun Gong e ad altre associazioni all'estero. Gli agenti cinesi spiano e conducono campagne di influenza sui connazionali in America, così come a scapito di cittadini statunitensi in generale. Nello specifico, sovraintendono diffamazioni, insinuazioni, calunnie, aggressioni fisiche, intimidazioni e altre misure coercitive per soffocare la libertà anche in Paesi terzi.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha arrestato e incriminato Jianwang Lu per aver aperto e gestito la stazione di polizia clandestina a New York. Jianwang ha preso di mira il Falun Gong nel 2015 e da una indagine federale in corso, nell’istruttoria del processo, si sostiene che abbia lavorato come agente dell'MPS per aiutare il consolato cinese a interrompere una protesta legale del Falun Gong.
Il verbale continua: “La dichiarazione giurata dell'FBI afferma che Lu ha confessato la sua collaborazione con il consolato cinese per organizzare, con diversi autobus a noleggio, il trasporto di centinaia di ‘compagni’ provenienti dalla comunità cinese di New York e Philadelphia; a ogni individuo sono stati retribuiti 60 dollari per impedire la manifestazione del Falun Gong a Washington. Inoltre, a testimonianza, è presente nel fascicolo istruttorio una foto che mostra Lu ricevere in premio una targa dell'MPS, per aver garantito che i praticanti della del Falun Gong non disturbassero la visita del presidente cinese Xi”.
Il PCC non tollera gli spettacoli di Shen Yun perché mettono in evidenza la spiritualità e le tradizioni artistiche cinesi prima del comunismo e, non ultima, mostra le atrocità del PCC. Lo spettacolo si esibisce in teatri prestigiosi, e la performance dei suoi ballerini gode di grande visibilità. Al contrario, le compagnie di balletto del regime cinese mette in scena ancora Il Distaccamento Rosso delle Donne (è un'opera di balletto che racconta la storia di un gruppo di donne che si uniscono a un esercito rivoluzionario nella Cina degli anni '30), un inno al PCC.
Ying ha affermato che lo spettacolo di Shen Yun subisce spesso molestie: “Durante il tour, gli pneumatici e componenti degli autobus sono stati squarciati e sabotati in vari modi, i set degli scenari vandalizzati e i sovraintendenti dei teatri spinti ad annullare le esibizioni. L'FBI ha puntualmente e ripetutamente informato le autorità competenti sulle minacce di morte (ne ho recensita una di recente). Poco prima di vedere Shen Yun a febbraio al Kennedy Center di Washington, il teatro ha ricevuto una minaccia di bomba, che ha costretto a un ritardo di ore”.
“Shen Yun è stata presa di mira anche da John Chen, che, lo scorso novembre, è stato condannato a 20 mesi di carcere, in quanto agente speciale cinese non registrato, e in primo luogo, come artefice della ‘campagna cinese per reprimere e molestare i praticanti del Falun Gong’ in America, secondo il Dipartimento di Giustizia. Chen ha inoltre sfruttato un programma fiscale statunitense nel tentativo di ‘privare lo status di esenzione fiscale’ alla compagnia di Shen Yun corrompendo un presunto agente dell'IRS. In seguito, ha offerto all'agente sotto copertura 50.000 dollari per avviare un controllo sulle finanze della compagnia teatrale del Falun Gong. Chen ha confessato che stava portando avanti l'obiettivo di Pechino di ‘distruggere’ il Falun Gong e le sue iniziative”.
“Falun Gong, uiguri e attivisti democratici di Hong Kong riferiscono di essere stati seguiti e fotografati furtivamente da agenti segreti cinesi, persino sul National Mall di Washington”, ha scritto la signora Shea. “Nel 2023, manifestanti tibetani sono stati gravemente feriti da delinquenti ‘filo cinesi’ a San Francisco. Si sospetta che dietro tutto questo, nell’ombra, ci sia la mano di Pechino”.
“Washington ha risposto con un'azione penale caso per caso contro gli agenti cinesi, in genere con accuse comprovate ma ritenute minori, come la violazione del Foreign Agents Registration Act e la menzogna all'FBI. Sebbene essenziale, questo da solo non fermerà la minaccia”.
“È necessaria una task force federale interagenzia che appunto coordini più uffici, enti e organizzazioni. Il Consiglio per la Sicurezza Nazionale, il Dipartimento di Stato, il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento della Sicurezza Nazionale dovrebbero tutti aiutare la Giustizia a proteggere i diritti ‘inalienabili’ dei cittadini americani di origine cinese da una potenza straniera repressiva”.
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