(Minghui.org) Lo scorso 29 giugno a Utrecht, e l’11 luglio ad Amsterdam, i praticanti olandesi della Falun Dafa hanno tenuto eventi informativi, dove hanno presentato la pratica (nota anche come Falun Gong), e sensibilizzato l'opinione pubblica sulla persecuzione in corso in Cina, iniziata 26 anni fa dal Partito Comunista Cinese (PCC).

I praticanti hanno dimostrato gli esercizi e raccolto firme per una petizione che chiedeva la fine della persecuzione, inclusa l'atrocità del prelievo forzato di organi autorizzato dal PCC. I passanti si sono fermati per saperne di più, partecipare a conversazioni, e firmare la petizione. Molti hanno espresso sostegno ai praticanti e hanno inoltre auspicato che più persone si uniscano a loro per fermare la persecuzione.

I praticanti hanno dimostrato gli esercizi a Utrecht

I passanti parlano con i praticanti per saperne di più sui problemi in corso

Le persone hanno conosciuto il Falun Gong

Le persone hanno firmato la petizione ad Amsterdam e Utrecht

Gli olandesi sconvolti dalla persecuzione

Alcuni passanti olandesi hanno scoperto per la prima volta la persecuzione dai praticanti presenti agli stand informativi, trovandola sconcertante, e affermando che era stata poco trattata dai media tradizionali.

Ibrahim Bolakar ha detto che l'evento lo ha aiutato a scoprire la verità su ciò che sta accadendo in Cina, qualcosa che a suo dire, non è visibile sui media tradizionali o sui social media, e ha sottolineato l'importanza di cercare la verità oltre i social e le notizie tradizionali.

Ibrahim Bolakar ha auspicato che più persone firmino la petizione

Dopo aver detto di condividere i principi di Verità, Compassione e Tolleranza della Falun Dafa, ha sottolineato l'importanza dell'equità e del rispetto per tutte le persone, indipendentemente dalla razza o dal passato. "Tutti meritano di essere trattati con altruismo", ha concluso.

Un'altra passante, Michelle Nelo, è rimasta anch'essa sconvolta dal fatto che la persecuzione del Falun Gong non venga pubblicata, descrivendola come notizia da prima pagina, e ha sottolineato l'importanza di diffondere la consapevolezza affermando: "Anche se riesci a far firmare 10 persone, quelle possono convincerne altre 10, e il numero di persone che ne vengono a conoscenza aumenta notevolmente".

Michelle Nelo ha sostenuto gli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione

Michelle ha espresso profonda convinzione nei principi di Verità, Compassione e Tolleranza della Falun Dafa, affermando: "Dovete agire con amore, per voi stessi e per il bene dell'umanità". Si è impegnata a condividere la petizione su Instagram.

Un'operatrice sanitaria ha condannato il prelievo forzato di organi

La maggior parte dei passanti non aveva mai sentito parlare del prelievo forzato di organi da parte del PCC ai praticanti della Falun Dafa, e hanno espresso la necessità di fermarlo immediatamente.

Monique van Pel, un'operatrice sanitaria ha firmato la petizione dei praticanti dopo aver appreso della situazione in Cina. "Sono contraria al prelievo forzato di organi, ecco perché ho firmato la petizione. Oggi tutti dovrebbero essere liberi di fare ciò che ritengono opportuno", ha concluso. "È importante che tutti possano praticare la propria fede".

Monique van Pel ha condannato il prelievo forzato di organi

Selma Habash dall'Egitto ha firmato la petizione insieme a un'amica, è rimasta colpita dalle informazioni apprese, e ha voluto sostenere la causa per fermare il prelievo forzato di organi.

Marlow Ma ha affermato di aver sentito parlare della persecuzione e delle violazioni dei diritti umani in Cina, definendoli "crimini contro l'umanità", sentendosi in dovere di firmare la petizione.

Il pubblico sente parlare della Falun Dafa

Molte persone volevano saperne di più sulla Falun Dafa. Tony Anastasi, un banchiere d'investimento Londinese, è rimasto affascinato dallo striscione con le parole "Verità, Compassione e Tolleranza", descrivendo questi valori come veramente importanti, e ha affermato: "Se vivi secondo Verità, Compassione e Tolleranza, non puoi sbagliare. Le cose buone saranno rivelate, venendo ricompensati".

Tony Anastasi, attratto dallo striscione di Verità, Compassione e Tolleranza

Tony, ha trovato la pratica importante e ha affermato di aver sentito un’ispirazione divina semplicemente essendo presente, poi ha definito il prelievo forzato di organi disgustoso, sottolineando la necessità di intervenire. Prima di andarsene, ha invitato altre 4 persone a firmare la petizione.