(Minghui.org) Sabato 19 luglio, i praticanti in Ungheria hanno organizzato un raduno nel centro di Budapest, in piazza Vörösmarty, per protestare pacificamente contro i 26 anni di persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).
Hanno mostrato gli esercizi, raccolto firme per una petizione che chiede la fine delle atrocità da parte del PCC ed esposto striscioni in ungherese e inglese con scritte quali “La Falun Dafa è buona”, “Fermate la persecuzione del Falun Gong” e “Fermate il prelievo forzato di organi”. L'evento si è concluso con una veglia a lume di candela per commemorare gli amici praticanti perseguitati a morte.
Veglia a lume di candela in piazza Vörösmarty a Budapest
Eszter, portavoce dell'Associazione ungherese Falun Dafa, ha raccontato la politica di persecuzione del PCC citando una frase pronunciata per la prima volta il 20 luglio del 1999 da Jiang Zemin, ex capo del PCC, che dette inizio alla persecuzione: “Diffamate la loro reputazione, rovinateli finanziariamente e distruggeteli fisicamente”.
In seguito Eszter ha aggiunto: “In un arresto su scala nazionale, quella notte i praticanti del Falun Gong sono stati trascinati con la forza fuori dai loro letti. L'operazione è stata seguita da torture e uccisioni nei campi di lavoro, nelle prigioni e negli istituti psichiatrici cinesi e da allora queste torture e questo genocidio continuano senza sosta”.
Eszter, portavoce dell'Associazione ungherese Falun Dafa, interviene alla manifestazione
Essa ha inoltre denunciato il crimine del PCC di uccidere i praticanti per trarne profitto con trapianti di organi e di nascondere queste atrocità; ha sottolineato inoltre che negli ultimi anni il regime del PCC sta cercando di estendere la sua campagna repressiva anche nei paesi occidentali.
I passanti vengono informati sulla persecuzione del PCC
Una coppia proveniente dall'India è rimasta molto colpita dagli esercizi che i praticanti stavano eseguendo e si è fermata per chiedere informazioni sulla pratica. Dopo aver ascoltato i fatti relativi alla persecuzione in Cina, l'uomo ha detto: “È terribile che gli organi vengano prelevati secondo un programma prestabilito e che qualcuno debba sicuramente morire per questo!” . Hanno concluso augurando buona fortuna ai praticanti per i loro sforzi.
Zoltán, proveniente da Érd, si è fermato per saperne di più sulla pratica e ne è rimasto sconvolto nell'apprendere che il crimine del prelievo di organi era autorizzato dallo Stato e organizzato; ha quindi firmato la petizione per condannare la persecuzione e ha detto ai praticanti presenti: “Avete un'aura davvero gentile e piacevole. Continuate così!”.
Elena ha detto che spera che la persecuzione finisca presto
Elena, di Istanbul, ha elogiato i praticanti per la loro serenità e calma e le sono venute le lacrime agli occhi quando ha sentito parlare delle brutalità del PCC contro i praticanti del Falun Gong. Ha esclamato: “Pregherò affinché questa persecuzione malvagia abbia presto fine!”.
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