(Minghui.org) L'Associazione Falun Dafa britannica, ha ricevuto una risposta dal Ministero degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo del Regno Unito in merito alla condanna di un praticante della Falun Dafa in Russia lo scorso 15 agosto. Nella lettera, il Ministero ha condannato il deterioramento della situazione dei diritti umani da parte del Cremlino, ha dichiarato che indagherà e riterrà la Russia responsabile della violazione dei diritti umani, e ha invitato il governo russo a rispettare la promessa di difendere la libertà religiosa.

Il governo britannico ha attivamente sostenuto la libertà religiosa attraverso le posizioni alle Nazioni Unite, al G7 e in altri forum multilaterali, nonché attraverso scambi bilaterali con la Cina. Il Primo Ministro, il Ministro degli Esteri, il Cancelliere, il Ministro dell'Energia e il Ministro per l'Indo-Pacifico, hanno sollevato questioni relative ai diritti umani con i funzionari cinesi.

Il governo britannico sostiene la libertà religiosa

Nella lettera, il governo britannico ha chiaramente affermato la sua posizione sui diritti umani e sulla libertà religiosa. “Il governo britannico difende la libertà di religione o di credo. Nel Regno Unito, siamo fermamente impegnati a promuovere e proteggere tali diritti, e ad essere una voce forte a livello internazionale in difesa di questo diritto fondamentale”.

La lettera affermava inoltre l'intenzione di indagare sulle violazioni dei diritti umani da parte della Russia: “Utilizziamo regolarmente le nostre comunicazioni pubbliche e la nostra posizione nei forum multilaterali per mettere in evidenza le violazioni dei diritti umani da parte della Russia, e per chiederle di renderne conto; il 31 luglio, il Regno Unito, ha sollevato la questione della repressione dell'opposizione politica interna da parte delle autorità russe al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il 4 agosto l'ambasciatore britannico per i diritti umani ha ribadito la nostra richiesta alle autorità russe di rilasciare tutti i prigionieri politici”.

È stata sollevata anche la questione della Falun Dafa e della persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). "Il contesto della libertà di religione o di credo in tutta la Cina è restrittivo, il che include la persecuzione dei praticanti del Falun Gong sia in patria che all'estero. Ci impegniamo a difendere il diritto alla libertà di religione e di credo, attraverso la nostra posizione presso l'ONU, il G7 e altri forum multilaterali, e attraverso l'impegno bilaterale con la Cina. Il Primo Ministro, il Ministro degli Esteri, il Cancelliere, il Ministro dell'Energia e il Ministro per l'Indo-Pacifico, hanno tutti sollevato la questione dei diritti umani con le loro controparti cinesi negli ultimi mesi".

Lettera di risposta all’Associazione Falun Dafa britannica da parte del Ministero degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo del Regno Unito

Diritti umani senza frontiere (HRWF) pubblica un articolo sulla persecuzione del Falun Gong in Russia

Un corrispondente Minghui ha notato che un'organizzazione non governativa, Diritti umani senza frontiere (HRWF), ha pubblicato un articolo sulla Falun Dafa: “Russia: quattro anni di carcere per Natalia Minenkova, praticante del Falun Gong”. L'articolo spiega che la Russia nel 2011 ha vietato lo Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa, e che recentemente la praticante della Falun Dafa, Natalia Minenkova, è stata condannata a quattro anni di carcere.

Secondo l'articolo, le autorità russe già nel 2000 ha iniziato a seguire la posizione del Partito Comunista Cinese nel costringere i praticanti della Falun Dafa di origine cinese, che risiedono da tempo in Russia, a lasciare il Paese. Tra questi c'era Meng Zhaowu, Sun Lezhi e Liu Mingtian, ma ciò non ha impedito ai russi di apprezzare lo Zhuan Falun, e di trarre beneficio sia fisico che mentale dai principi di Verità-Compassione-Tolleranza. I russi hanno iniziato a praticare la Falun Dafa, nonostante la persecuzione su larga scala in corso in Cina dal luglio 1999.