(Minghui.org) Nel luglio di quest’anno, 26 anni dopo l’inizio della persecuzione, i praticanti del Falun Gong di 45 Paesi hanno presentato un altro elenco di funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) che hanno partecipato alla persecuzione del Falun Gong. I praticanti hanno chiesto che i loro rispettivi governi ritengano responsabili i perpetratori, vietando a loro e ai loro familiari il visto d'ingresso e congelando i loro beni.
Questi 45 Paesi includono: i Cinque Occhi (Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda), tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea (UE) e 13 Paesi in altri continenti. I Paesi dell'UE sono: Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Belgio, Irlanda, Austria, Danimarca, Romania, Repubblica Ceca, Finlandia, Portogallo, Grecia, Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Lussemburgo, Croazia, Lituania, Slovenia, Lettonia, Estonia, Cipro e Malta. I restanti 13 Paesi si trovano in Asia, Europa e nelle Americhe: Giappone, Corea del Sud, Indonesia, Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Israele, Messico, Argentina, Colombia, Cile, Repubblica Dominicana e Paraguay.
Secondo un rapporto pubblicato dall'Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (WOIPFG), il PCC ha sottolineato un obiettivo, in una riunione del maggio dello scorso anno, organizzata dal Ministero della pubblica sicurezza: "Prestare particolare attenzione alla cooperazione tra il Falun Gong e i politici occidentali per sanzionare i leader cinesi di alto livello. Fermare tali comportamenti a tutti i costi".
Tra i responsabili figura anche You Rong, vicedirettrice dell'Ufficio per l'amministrazione detentiva del Ministero della pubblica sicurezza.
Informazioni sulla perpetratrice
Nome completo: Tu (cognome) Rong (nome) (游蓉)Genere: FemminaPaese: CinaData/anno di nascita: SconosciutoLuogo di nascita: Sconosciuto
Titolo o posizione
Febbraio 2011 – settembre 2016: direttrice della prima divisione dell’Ufficio per l’amministrazione della detenzione del Ministero della pubblica sicurezza
Settembre 2016 – Presente: vicedirettrice dell’Ufficio per l’amministrazione della detenzione del Ministero della pubblica sicurezza
(Nota: l'Ufficio per l'amministrazione detentiva del Ministero della pubblica sicurezza è responsabile della gestione di tutti i centri di detenzione facenti parte del sistema di pubblica sicurezza.)
Crimini gravi
Da quando il PCC ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, il Ministero della pubblica sicurezza è stato utilizzato dal regime come strumento per portare avanti la persecuzione a livello nazionale. Innumerevoli praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e detenuti. Seguendo direttive segrete del PCC, come "uccidere senza pietà" e "far passare la morte per persecuzione come suicidio", le guardie nei centri di detenzione e nei penitenziari a tutti i livelli hanno utilizzato vari metodi di tortura sui praticanti che si rifiutavano di rinunciare alla propria fede e molti di loro sono rimasti invalidi o sono addirittura morti a causa di ciò.
Wang Fengming e Wei Ping, direttore e vicedirettore del Centro di detenzione di Baicheng, nella provincia dello Jilin, hanno torturato i praticanti del Falun Gong con percosse, somministrazione forzata di farmaci e getti d'acqua fredda addosso. Quando la signora Han Hongxia è stata torturata a morte nel centro di detenzione nel marzo 2017, le guardie si sono vantate con i colleghi dicendo: "È stato giusto torturare a morte i praticanti del Falun Gong".
Li Peng, capitano della 14^ squadra del primo Centro di detenzione di Lanzhou, ha torturato apertamente i praticanti del Falun Gong. Dopo che la signora Jin Yijun è stata portata lì il 2 ottobre 2021, Li ha ordinato alle guardie di usare sui di lei la tortura "mani e piedi in catene", poiché si rifiutava di memorizzare il regolamento e di accovacciarsi durante l'appello. Le sue mani erano ammanettate dietro la schiena e le manette erano collegate alle catene con una catena corta, in modo che si piegasse costantemente all'indietro mentre era inginocchiata.
La tortura è durata 15 giorni, durante i quali la guardia ha ordinato ai detenuti di picchiarla, prenderla a calci e tirarle i capelli per impedirle di cambiare posizione o di chiudere gli occhi. Oltre a non poter dormire per 15 giorni, non poteva nemmeno andare a prendere l'acqua per lavarsi o lavare i vestiti. A volte non le era nemmeno permesso bere acqua.
Illustrazione della tortura "mani e piedi in catene": le gambe della vittima vengono incatenate e le mani sono ammanettate dietro la schiena. Le manette sono fissate alle catene con una catena corta. La vittima è costretta a piegarsi all'indietro e a rimanere in quella posizione 24 ore su 24 per giorni o settimane.
Da gennaio 2017 a dicembre 2024, almeno 47 praticanti del Falun Gong sono morti a causa delle torture nei centri di detenzione e molti altri sono rimasti disabili. In qualità di uno dei massimi dirigenti del sistema di gestione delle detenzioni del Ministero della pubblica sicurezza, Li deve essere ritenuto responsabile della persecuzione dei praticanti.
Casi di morte selezionati
Caso 1: Una donna di 77 anni del Guizhou muore in custodia, il suo corpo viene cremato senza il consenso della famiglia
La signora Zhou Guixiang, una donna di 77 anni residente nella città di Guiyang, nella provincia del Guizhou, è stata trattenuta nel Centro di detenzione femminile della città di Guiyang, dove è diventata l'ombra di se stessa e le sono stati riscontrati tumori al fegato e all'intestino. La sua richiesta di libertà vigilata era ancora in sospeso quando è morta, il 23 ottobre dell'anno scorso. Il suo corpo era già stato cremato senza il consenso dei familiari, quando questi sono accorsi al centro di detenzione e sono stati informati del suo decesso.
Caso 2: Un uomo dello Jilin muore 21 giorni dopo essere stato rilasciato su cauzione, minacciato postumo di una condanna a tre anni di carcere
Il signor Tian Yuchun, della città di Changchun, nella provincia dello Jilin, è stato arrestato nella sua abitazione il 18 aprile dello scorso anno e un mese dopo, il 20 giugno, una guardia del primo Centro di detenzione di Changchun ha informato la sua famiglia che quel giorno aveva vomitato e perso conoscenza e che gli era stata diagnosticata un'occlusione intestinale. La sua famiglia ha chiesto di fargli visita, ma la richiesta è stata respinta. Quando, otto giorni dopo, il centro di detenzione ha scoperto che il signor Tian aveva anche un cancro alle vie biliari, ha chiesto alla sua famiglia di presentare domanda per il rilascio su cauzione.
Ci sono voluti diversi giorni per espletare la documentazione richiesta. Quando il signor Tian è stato rilasciato su cauzione il 3 luglio dello scorso anno, era così debole che non riusciva a camminare senza assistenza ed è morto 21 giorni dopo. Dopo il suo decesso, il Tribunale distrettuale di Chaoyang ha minacciato di condannarlo a tre anni di carcere.
Caso 3: Una donna dell'Hubei viene rilasciata in gravi condizioni di salute e muore due mesi dopo
La signora Chen Xuzhen, di Danjiangkou nella provincia dell'Hubei, è morta lo scorso anno, il 14 marzo, un mese dopo essere stata rilasciata in condizioni critiche dopo aver scontato un anno nel Centro di detenzione della città di Shiyan. La sua scomparsa è il triste epilogo di anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong. In precedenza era stata arrestata più volte e aveva subito continue molestie.
Caso 4: La signora Ji Yunzhi: “Se morirò, sarà a causa delle torture”
La signora Ji Yunzhi, una praticante del Falun Gong di 66 anni, è stata arrestata nella sua abitazione il 1° febbraio 2022. Gli agenti l'hanno portata al secondo Ospedale di Balin Zuoqi e l'hanno costretta a sottoporsi a una visita medica.
Durante l'esame, la signora Ji ha iniziato ad avere convulsioni. Non riusciva a stare in piedi e a parlare e continuava a vomitare ma, nonostante le sue condizioni, è stata portata al centro di detenzione e trattenuta lì.
La signora Ji ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro il suo arresto. Per rappresaglia, è stata picchiata e torturata da Gao Yonggang, direttore del Centro di detenzione della Bandiera sinistra di Bairin, e da Tian Zhijun, medico legale, insieme a diversi agenti di polizia e detenuti. I maltrattamenti hanno lasciato la signora Ji in gravi condizioni.
Il 21 marzo i familiari sono stati informati del decesso e hanno chiesto di entrare nella stanza d'ospedale per vederla un'ultima volta, ma l'Ufficio di pubblica sicurezza non lo ha permesso. Mentre si trovavano fuori dalla stanza, hanno potuto vedere che la trachea della signora Ji era stata tagliata e che il suo viso e le sue spalle erano coperti di sangue.
Molti agenti di polizia erano di stanza nel corridoio dell'ospedale quando i familiari sono andata a far visita; hanno ordinato loro di lasciare quel piano dell'ospedale e hanno chiuso l'ascensore dell'ospedale in modo che nessuno potesse entrare nel piano in cui si trovava la signora Ji.
Le autorità hanno cremato il corpo la mattina dell'8 aprile, senza ottenere il consenso della famiglia. Prima di morire, la signora Ji ha detto alle persone nella sua cella: "Se morirò, sarà a causa delle torture".
Caso 5: Una donna muore in circostanze sospette in un ospedale carcerario
La signora Li Changfang, della città di Linyi nella provincia dello Shandong, è stata arrestata il 23 ottobre 2018. Il 27 marzo 2019 è stata condannata a due anni e mezzo di prigione e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.200 euro).
La signora Li ha iniziato ad avere mal di stomaco nel giugno 2019, mentre era trattenuta nel Centro di detenzione della città di Linyi. Il dolore si è poi diffuso alla schiena e alle gambe. Poco dopo il suo ricovero, il 6 luglio, i medici l'hanno operata senza il consenso della famiglia. Dopo l'intervento è entrata in coma e le sono stati tenuti gli occhi chiusi con del nastro adesivo per tutto il tempo. I medici hanno dichiarato che c'erano complicazioni al fegato e ai reni e l'hanno sottoposta a dialisi. È morta il 12 luglio, dopo che la polizia le ha rimosso le macchine per il supporto vitale. Il corpo è stato cremato senza il consenso della famiglia, che sospettava che le fossero stati rimossi gli organi.
Casi di tortura selezionati
Caso 1: Donna picchiata e insultata per non aver rinunciato al Falun Gong
La signora Sun Chan, originaria della contea di Susong nella provincia dell'Anhui, ma residente nella città di Haikou nella provincia dell'Hainan, è stata arrestata il 26 marzo di quest'anno per aver distribuito volantini del Falun Gong nel suo quartiere. Quella notte, le guardie del carcere locale l'hanno legata a un letto e non le hanno tolto le cinture per tre giorni. Dopo altri due giorni, il direttore Li Yubo e sei agenti dell'Ufficio di sicurezza interna della città di Haikou hanno tentato di costringerla a rinunciare al Falun Gong e, siccome non ha obbedito, l'hanno picchiata e insultata. Ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Dopo essere stata detenuta per 15 giorni, è stata rilasciata e riportata a Susong.
Caso 2: Torturato e alimentato forzatamente in custodia, un uomo dell'Heilongjiang condannato a sei anni per aver praticato il Falun Gong
Il signor Feng Guoqing, di circa 59 anni, originario della città di Yichun nella provincia dell'Heilongjiang, è stato arrestato il 4 dicembre dell'anno scorso e la sua abitazione è stata sottoposta a ripetute perquisizioni, durante le quali gli sono stati confiscati più di 200.000 yuan (circa 23.910 euro) in contanti.
Nel Centro di detenzione della città di Yichun, durante l'interrogatorio si è rifiutato di collaborare con la polizia e ha iniziato uno sciopero della fame per oltre 40 giorni. Per rappresaglia, la polizia gli ha tolto i vestiti, lo ha legato su un letto in posizione di aquila aperta e sottoposto ad alimentazione forzata. Non ha avuto altra scelta che espletare i suoi bisogni sul letto. La tortura gli ha causato insufficienza renale.
Ricostruzione della tortura: Legato in posizione di aquila aperta
Il signor Feng è stato processato dal Tribunale della contea di Nancha il 20 giugno scorso. L’avvocato è stato informato il 5 luglio della sua condanna a sei anni e di una multa di 10.000 yuan (circa 1.200 euro).
Caso 3: Donna del Liaoning torturata e ridotta in gravi condizioni in un centro di detenzione
La signora Chen Yan, di 44 anni, di Benxi nella provincia del Liaoning, è stata arrestata il 14 luglio dello scorso anno per aver diffuso informazioni sul Falun Gong. Quando il suo avvocato l'ha visitata al Centro di detenzione di Benxi il 30 ottobre, ha appreso che era stata picchiata tre volte il 5 agosto da quattro detenute, che erano state istruite dalle guardie ad abusare di lei.
L'avvocato ha notato che la signora Chen era di cattivo umore, lenta di riflessi e appariva debole. Il giorno dopo è tornato per un altro incontro ed è rimasto scioccato nel constatare che la signora non ricordava nulla del loro incontro del giorno prima. Lamentava palpitazioni cardiache e tracce di sangue nell'espettorato.
Quando in seguito il tribunale locale ha fissato un'udienza per il suo caso, la signora Chen si è rifiutata di presentarsi, perché stava protestando contro la guardia Wang Naihan che incoraggiava continuamente le detenute a picchiarla e le impediva di presentare ricorso per porre fine alle torture.
Caso 4: Arrestate durante un rastrellamento della polizia, due donne dell'Hebei subiscono perquisizioni corporali nude ogni giorno
Le signore Li Li e Shi Rui, della città di Cangzhou nella provincia dell'Hebei, sono state entrambe arrestate il 17 aprile dello scorso anno e condotte al Centro di detenzione di Cangzhou più tardi quello stesso giorno. Al momento dell'ingresso nel centro di detenzione, alla signora Li è stato ordinato di togliersi i vestiti per una perquisizione e, quando si è rifiutata di obbedire, le guardie hanno ordinato a diverse detenute di spogliarla completamente. La stessa procedura si è ripetuta la sera stessa.
La signora Li ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le perquisizioni corporali due volte al giorno e, dopo circa due settimane, è diventata emaciata. Solo allora le guardie hanno interrotto le umilianti perquisizioni corporali.
Secondo fonti interne, sia i praticanti del Falun Gong che i non praticanti vengono sottoposti a perquisizioni corporali nel centro di detenzione, che hanno avuto luogo più o meno nello stesso periodo in cui le signore Li e Shi sono state portate lì.
La nuova politica prevedeva inoltre che i detenuti venissero filmati nudi prima di essere rilasciati o trasferiti in un'altra struttura. Dovevano girarsi nudi verso la telecamera e rispondere a domande come: "Ti è stato dato abbastanza cibo da mangiare?" e "Sei mai stato picchiato qui?". Chi non rispondeva "correttamente" alle domande non veniva rilasciato nei tempi previsti.
Caso 5: Donna di 62 anni emaciata e ansiosa dopo essere stata torturata e drogata durante la detenzione
La signora Dai Mingrong, di 62 anni, residente nella contea di Zhaoyuan nella provincia dell’Heilongjiang, è stata arrestata il 10 ottobre 2022. Mentre era trattenuta nel Centro di detenzione di Daqing, le guardie hanno istigato i detenuti a spalmarle una droga sconosciuta sul viso e a metterle una sostanza sconosciuta nel cibo. Ben presto ha avuto un crollo mentale: il suo corpo tremava in modo incontrollabile e parlava da sola. Quando le è stato chiesto cosa stesse dicendo, non ne aveva idea. Sembrava anche aver perso il controllo delle sue espressioni facciali.
Nonostante le sue condizioni, le guardie la costringevano a stare in piedi per lunghi periodi e non le permettevano di dormire. La picchiavano e la insultavano. Il suo corpo era coperto di lividi a causa dei forti pizzichi ricevuti dalle detenute.
La signora Dai è stata poi segretamente condannata a 10 mesi di prigione. Quando è stata rilasciata, il 17 settembre 2023, era emaciata, il suo corpo si contraeva in modo incontrollabile e sembrava in preda al panico.
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