(Minghui.org) Questa mattina ho inviato pensieri retti per molto tempo. Dopo circa 50 minuti ho cominciato a sentire una certa inquietudine e nella mia mente sono apparsi pensieri di ogni tipo. Ho continuato ancora per un po’ cercando di eliminarli. Ho fatto una pausa per esaminare quei pensieri e ho scoperto che avevano tutti un legame con l’invidia. Mi sono resa conto di non averla ancora eliminata e che stava interferendo attivamente con la mia coltivazione.
In realtà, il Maestro Li, in due occasioni mi aveva già ricordato l’invidia. Una volta ho visto una frase scritta da uno dei miei compagni di classe: “Ad alcune persone piace sempre calpestare gli altri”. Ma non ci ho pensato molto. Essendo una persona con una scarsa autostima, non mi consideravo una che calpestava gli altri o che covava l’invidia.
In seguito, ascoltando l’audiolibro, Dissolvere la cultura del Partito Comunista Cinese, la frase: “Prendi il superamento degli altri come motivazione per fare un buon lavoro” mi ha fatto sussultare. Ho immediatamente messo in pausa il lettore audio e mi sono guardata dentro. Sapevo che il Maestro mi stava di nuovo ricordando l’invidia, visto che avevo ignorato il precedente richiamo.
Pertanto, ho esaminato attentamente i pensieri che mi balenavano nella mente: il rappresentante di classe all’università era irresponsabile e incompetente, e io lo guardavo con sufficienza; un’altra persona riceveva complimenti per la sua bella presenza, ma io non pensavo che fosse più bella di me; mi confrontavo con la mia compagna di studio della Fa, pensavo di aver {{chiarito la verità} più di lei, di aver inviato più pensieri retti, e che lei non riuscisse a memorizzare bene la Fa o a praticare gli esercizi al mattino; mi avvilivo quando altri praticanti parlavano di quello che vedevano con il loro terzo occhio, mentre io non riuscivo a vedere nulla; sentire elogiare una praticante, mi metteva a disagio e immediatamente cercavo i suoi difetti.
Tutti questi pensieri erano radicati nell’invidia. Non potevo sopportare di rimanere indietro rispetto agli altri o di vederli fare meglio di me. Per questo motivo, mi mettevo segretamente in competizione con loro. Vedevo solo i loro difetti, ma dimenticavo che potevano essere specchi che riflettevano i miei stessi difetti. Non potevo credere di avere una mentalità così sporca. La coltivazione consiste nell’elevare sé stessi e nel correggersi secondo i principi della Dafa. Dovrei essere felice per i praticanti che hanno buoni stati di coltivazione, invece di competere con loro, o addirittura trarne la motivazione per cercare di superarli.
Mi sono vergognata di avere questo attaccamento così profondamente nascosto: e dire che pensavo di aver coltivato bene! Non ho prestato abbastanza attenzione all’invidia e credevo addirittura di non esserne toccata. Scoprire quanta ne nutrissi mi ha fatto dubitare su quanto potessi aver coltivato bene in questi trent’anni e su quanto bene avessi studiato la Fa. Il Maestro mi ha dato compassionevolmente dei suggerimenti per riconoscere questo attaccamento. La salvezza misericordiosa del Maestro e le persone che aspettano con ansia di essere salvate sono le mie motivazioni per migliorare.
Sono determinata a eliminare questa pericolosa invidia, a continuare a correggermi e a migliorare nella Fa, in modo che il Maestro si preoccupi meno di me. Grazie, Maestro!
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