(Minghui.org) A seguito di un evento tenutosi nel centro di Copenaghen il 19 luglio, i praticanti del Falun Gong provenienti dalla Danimarca e dalla Svezia si sono nuovamente riuniti la mattina successiva, il 20 luglio, davanti all'ambasciata cinese. Il loro scopo era quello di protestare pacificamente contro la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), iniziata il 20 luglio 1999. I praticanti hanno esortato il personale dell'ambasciata a distinguere il bene dal male e a garantire un futuro luminoso a sé stessi e alle proprie famiglie.

Dal 2003, i praticanti del Falun Gong in Danimarca organizzano proteste quotidiane davanti all'ambasciata cinese per opporsi alla persecuzione del Falun Gong da parte del PCC. Questa protesta pacifica va avanti da oltre 20 anni. Ogni anno, il 20 luglio, data che segna un capitolo oscuro della storia, un numero ancora maggiore di praticanti si riunisce qui per chiedere la fine immediata della persecuzione di chi pratica il Falun Gong e aderisce ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

I praticanti del Falun Gong praticano gli esercizi e meditano davanti all'ambasciata cinese a Copenaghen per protestare contro la persecuzione

La signora Chen, praticante del Falun Gong, ha invitato il personale dell'ambasciata a distinguere il bene dal male e a garantire un futuro luminoso a sé stessi e alle loro famiglie

La signora Chen ha affermato: “Il PCC perseguita i praticanti del Falun Gong e innumerevoli discepoli della Falun Dafa hanno perso la vita cercando di difendere i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza”.

“Siamo qui non solo per commemorare i praticanti del Falun Gong che hanno perso la vita per il loro credo, ma anche per dire al mondo la verità e impedire al PCC di continuare a perpetrare questa catastrofe sul popolo cinese. La persecuzione deve cessare immediatamente”.

La signora Chen ha proseguito: “Il 5 maggio scorso la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il ‘Falun Gong Protection Act’. Il disegno di legge impone agli Stati Uniti di porre fine al prelievo di organi sancito dallo Stato cinese ai danni dei praticanti del Falun Gong e di altri prigionieri di coscienza e di imporre sanzioni agli individui in Cina coinvolti o che assistono a tale prelievo, tra cui restrizioni di visti d’ingresso, il congelamento dei beni e sanzioni penali. Chiede, inoltre, la cooperazione con alleati, partner e istituzioni multilaterali per denunciare la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese e coordinare sanzioni mirate e restrizioni sui visti”.

Dopo l'evento, la signora Li, presidente dell'Associazione Falun Dafa danese, ha dichiarato ai giornalisti che la persecuzione del PCC nei confronti dei praticanti del Falun Gong in Danimarca non si è mai interrotta dall'inizio dell’inizio fino a oggi.

“Il PCC ha iniziato a perseguitare i praticanti del Falun Gong il 20 luglio 1999. Negli ultimi 26 anni, milioni di praticanti del Falun Gong hanno subito crudeli persecuzioni. I praticanti rifiutano di rinunciare alla loro fede. Credono che seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza ed essere una brava persona non sia sbagliato”, ha detto.

“In Danimarca si sono sempre verificati casi di persecuzione transnazionale da parte del PCC, come il rifiuto di rilasciare passaporti e visti ai praticanti del Falun Gong. Ad alcuni è stato negato il visto nonostante i loro padri fossero gravemente malati o fossero deceduti, e anche il rinnovo del mio passaporto è stato ostacolato”.

“La mia famiglia in Danimarca e i miei parenti in Cina sono stati sottoposti a pressioni affinché interferissero con la mia libertà di credo e mi impedissero di praticare il Falun Gong. Questa persecuzione non prende di mira solo i praticanti del Falun Gong, ma anche le loro famiglie e l'intero popolo cinese”.

In merito al recente dispiegamento segreto da parte del PCC di operazioni di repressione transnazionali in tutto il mondo e all'escalation degli attacchi contro i praticanti del Falun Gong all'estero, la signora Li ha dichiarato: “Nella nostra regione, il regime comunista cinese sta utilizzando i media occidentali per lanciare una campagna di propaganda diffondendo informazioni false che prendono di mira il Falun Gong e Shen Yun. Un agente del PCC ha minacciato il teatro e ha interrotto le future collaborazioni tra il teatro e Shen Yun. Tuttavia, i praticanti del Falun Gong rimangono saldi nella loro fede di Verità, Compassione e Tolleranza. Finché continuerà la persecuzione, continueranno anche le nostre proteste”.