(Minghui.org) Il 23 e il 29 agosto scorso, i praticanti della Falun Dafa in Spagna hanno organizzato un evento a Santiago de Compostela, nel nord-ovest della Spagna, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) in Cina. Hanno allestito uno stand in Praza do Toural, nel centro della città, hanno parlato della Falun Dafa e hanno raccolto firme per una petizione che chiede la fine della persecuzione. La piazza è circondata da edifici del XVIII e XIX secolo e collega le zone più antiche e moderne della città. È un popolare luogo di ritrovo per la gente del posto, per i turisti e i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago.
Le persone sono rimaste sorprese quando hanno letto i pannelli informativi sulla brutale persecuzione del PCC. Hanno parlato con i praticanti per conoscere meglio i fatti cinesi e hanno letto gli opuscoli. Molti hanno firmato una petizione per contribuire a porre fine alla persecuzione.
I praticanti hanno allestito uno stand informativo vicino al Cammino di Santiago
Santiago de Compostela è un punto focale del famoso Cammino di Santiago, patrimonio mondiale dell'UNESCO, e migliaia di pellegrini da tutto il mondo giungono in città ogni anno.
Le persone desiderano contribuire a porre fine alla persecuzione
James, dal Regno Unito, è passato accanto allo stand senza l’intenzione di fermarsi, ma quando un praticante gli ha detto che la Falun Dafa in Cina è perseguita e persino uccide i suoi praticanti per prelevare i loro organi, e che la sua firma può contribuire a fermare queste azioni disumane, ha immediatamente detto: “Devo assolutamente firmare perché mi da l'opportunità di dire chiaramente “No” al comunismo e a tutto ciò che fa!”.
Diego, un ventitreenne italiano, si trovava li per percorrere il Cammino di Santiago e ha appreso che i praticanti in Cina vengono arrestati e torturati illegalmente solo perché seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza praticando la Falun Dafa. Ha riferito che anche lui praticava la meditazione e che non riusciva a capire i motivi per la quale la Falun Dafa viene perseguitata.
Diego dall'Italia ha firmato la petizione
Diego ha firmato la petizione e ha detto di sperare che la sua testimonianza scritta, anche se solo con una firma, possa dare un contributo significativo per la causa. Ha chiesto inoltre che gli venissero mostrati gli esercizi per mettersi alla prova e dopo averli eseguiti ha avvertito un forte campo energetico e li ha ritenuti molto efficaci. Ha preso alcune informazioni sulla Falun Dafa e ha promesso che avrebbe contattato un centro di pratica locale al suo ritorno a casa.
La signora Begoña, residente, ha letto attentamente i pannelli espositivi e ha chiesto il permesso di scattare alcune foto degli stessi da condividere con familiari e amici, e ha firmato la petizione. Una praticante ha risposto alle sue domande riguardo alla persecuzione, in particolare sulla drammatica piaga, senza precedenti, del prelievo di organi da praticanti ancora in vita, ripetendo più volte: “È terribile!”. Ha affermato di essere sempre stata attenta per gli argomenti relativi ai diritti umani e di essere a conoscenza delle violazioni in Cina, ma, che sinceramente, non pensava che la persecuzione della Falun Dafa fosse a un livello così marcato.
“Tutti dovrebbero avere gli stessi diritti di praticare la propria fede senza impedimenti, di qualsiasi natura essi siano”, ha detto la donna. Ha ringraziato i praticanti per essere stati presenti affinché le persone possano firmare la petizione e contribuire a fermare la persecuzione. Ha aggiunto: “Se tutti nella società odierna avessero valori retti e il coraggio di affrontare il male, la persecuzione crollerebbe da sola”. Ha augurato buona fortuna ai praticanti e ha portato con sé alcuni opuscoli informativi in modo che anche i suoi amici possano conoscerne il dramma.
Impara gli esercizi della Falun Dafa e sperimenta la sua straordinaria energia
Cristina, che vive in Galizia, ha raccontato a una praticante il suo interesse al qigong e al Tai Chi: “Ma negli anni '90 nessuno in Spagna insegnava il qigong”. Ha anche chiesto alla praticante se il Falun Gong e la Falun Dafa fossero la stessa cosa. Ha raccontato che durante un viaggio in Cina otto anni fa, aveva sentito parlare del Falun Gong da una praticante che le aveva detto che il regime del PCC non ammette l'esistenza di una fede spirituale. Così, quando ha visto le foto sui pannelli che mostravano i praticanti brutalmente perseguitati dal PCC, ha immediatamente firmato la petizione per sostenere i loro sforzi e denunciare la persecuzione.
Cristina ha imparato gli esercizi della Falun Dafa
Quando ha scoperto che l’insegnamento degli esercizi era gratuito, ha sentito un bisogno ancora maggiore di comprenderne il lato spirituale della pratica. Ha acquistato una copia dello Zhuan Falun e ha imparato gli esercizi da una praticante sul posto, e con meraviglia ha detto di aver sentito un'energia potente nel praticarli. Ha aggiunto che avrebbe continuato a eseguirli in un luogo di pratica locale.
Desidero vedere presto il giorno in cui finirà la persecuzione
La signora Anjela, 57 anni, vive nelle vicinanze. Dopo aver visto le foto di persone brutalmente perseguitate, ha parlato con una praticante con le lacrime agli occhi. Ha firmato la petizione e ha detto: “Firmare significa molto per me. Lo faccio anche per i miei figli, per un ambiente sociale migliore per la prossima generazione, perché i principi di Verità, Compassione e Tolleranza non devono essere erosi da questa società”.
La signora Anjela ammira il coraggio dei praticanti nel denunciare la persecuzione
Ha aggiunto di essere a conoscenza della brutalità del PCC perché aveva visto un documentario in TV su come le ragazze venivano uccise durante la politica del figlio unico del Partito. Ma che non era a conoscenza della persecuzione della Falun Dafa. Ha apprezzato il coraggio dei praticanti nel denunciare il regime comunista, e spera che possano presto vedere la fine della loro persecuzione.
Maria Luz, una residente locale di 59 anni, ha parlato a lungo con i praticanti. Ha detto che, quando è passata accanto allo stand, la sua prima impressione della Falun Dafa l’aveva condotta alla scuola buddista e che i praticanti erano lì per promuoverla, e solo in quel momento ha deciso di conoscerla meglio.
La signora Maria Luz ha detto riguardo al prelievo forzato di organi: “È una cosa terribile che deve finire”
“Penso che Verità, Compassione e Tolleranza siano principi insostituibili”, ha affermato. Riguardo alla persecuzione, “le persone praticano ciò che più hanno a cuore, non fanno del male a nessuno e non commettono cattive azioni. Eppure, il PCC non consente la loro libertà di espressione, e addirittura tortura e uccide per prelevare organi vitali da persone ancora in vita. Il popolo cinese non può scegliere liberamente la propria spiritualità e fare scelte migliori per i figli. Questo è un colpo devastante che si ripercuote anche all’esterno della Cina. È il momento di dire basta! È una vergogna che imbarazza tutti e deve terminare subito”.
Copyright © 2025 Minghui.org. Tutti i diritti riservati.