(Minghui.org) Due anni fa mi sono licenziata dal lavoro perché avevo intenzione di sostenere un esame per una nuova occupazione. In quel periodo i posti di lavoro scarseggiavano a causa della crisi economica, ma avevo deciso di rimanere a casa per un anno e prepararmi all’esame a tempo pieno. Senza nessun reddito, ho vissuto in modo frugale in un ambiente tranquillo, e ho avuto più tempo per studiare la Fa e praticare gli esercizi.
Per prepararmi all’esame, mi alzavo ogni giorno alle sei o alle sette. Un’ora la trascorrevo per memorizzare due paragrafi di una lezione dello Zhuan Falun, il resto della lezione lo studiavo. Dopo tre o quattro mesi avevo memorizzato solo tre lezioni. Anche se non era molto, ho notato un netto miglioramento nella mia comprensione dei principi della Fa. Durante lo studio delle materie d’esame, alcuni dei principi della Fa che avevo memorizzato mi venivano in mente e guidavano i miei pensieri. Di conseguenza, non essendo più intrappolata nei pensieri ordinari, riuscivo a ricordare la Fa che avevo memorizzato, ed era qualcosa che non avevo mai sperimentato prima.
Una mia familiare, anche lei praticante, mi aveva detto in precedenza che fare gli esercizi al mattino era più efficace. Avevo letto questo suggerimento anche sul Minghui Weekly}, ma l’avevo ignorato. Un giorno me ne ha parlato nuovamente e così ho deciso di provare. Mi sono alzata alle 03:30 per fare gli esercizi: tutto era molto tranquillo, l’aria nelle prime ore del mattino era così fresca e la mia mente libera da tutti i pensieri che mi avevano distratto la sera prima. Dopo aver fatto gli esercizi non mi sono sentita affatto stanca, anzi, stavo benissimo.
In precedenza facevo gli esercizi dopo cena; mentre praticavo sentivo i bambini giocare e mi passavano per la mente pensieri di ogni genere. Da quando pratico gli esercizi al mattino non ho nessuna di queste distrazioni.
Circa un mese prima dell’esame ho iniziato a sentirmi un po’ nervosa. Spesso me ne stavo seduta alla scrivania sperando di superare l’esame perché ottenere questo lavoro avrebbe significato avere più tempo libero dopo il lavoro, per fare {{le tre cose. In realtà, ero anche preoccupata per la forte concorrenza di molti neolaureati che si erano preparati per l’esame molto prima ancora di laurearsi. Alcuni di loro avevano speso somme esorbitanti in corsi per poter ottenere un lavoro stabile. Mi rassicuravo ripetendomi che avrei potuto trovare un altro lavoro se avessi fallito l’esame.
Due settimane prima dell’esame, io e un mio collega abbiamo prenotato diversi hotel nella speranza di poter soggiornare in uno di quelli dove si sarebbe svolto l’esame scritto. Fortunatamente, mi è stata assegnata una sede d’esame proprio accanto al mio hotel, mentre il mio collega è dovuto andare in una sede lontana.
Mentre sostenevo il test mi sentivo abbastanza calma e stabile. Le domande non erano difficili, quindi mi aspettavo che anche tutti gli altri avessero fatto bene. Un mese dopo, quando sono stati pubblicati i risultati dell’esame, ero la prima in graduatoria. Sono rimasta sorpresa, ma sapevo che il Maestro doveva avermi dato questo punteggio alto e mi avrebbe aiutata a prepararmi per il colloquio ormai imminente.
Quattro giorni prima del colloquio, ho chiesto consiglio a una conoscente che l’aveva appena sostenuto e aveva ottenuto un buon risultato. Si è offerta di darmi lezioni private a casa mia. Dopo aver esaminato il mio materiale per il colloquio, ha detto che era tutto sbagliato e doveva essere cambiato. Mi ha anche consigliato di sostituire il mio abbigliamento per il colloquio con uno più elegante. Sono andata nel panico e mi sono chiesta perché i suoi consigli indicassero che era tutto sbagliato. Mi sentivo un po’ delusa, ma ho comunque seguito i suoi suggerimenti. Ho rivisto la mia bozza durante la notte e ho comprato un nuovo abito.
Poiché non mi ero preparata bene per il colloquio e non avevo dormito bene la notte prima, ero nervosa e ho pensato: “Sarò soddisfatta se riuscirò a ottenere un punto e mezzo in più rispetto al mio punteggio nel test scritto”. Quando sono usciti i risultati, ho ottenuto esattamente il punteggio che speravo. Non ci sono parole per descrivere i miei sentimenti!
Ripensando al colloquio, ho capito che il Maestro aveva predisposto tutto meticolosamente. Ha organizzato il mio tutoraggio e anche i risultati del colloquio. Tutto è andato liscio come una progressione naturale.
Quando è arrivato il momento di scegliere un’unità di lavoro, io e un’altra donna abbiamo scelto quella più vicina alla città. Era un luogo molto ambito che molte persone cercavano di ottenere sfruttando le loro influenti conoscenze. Ci è stato comunicato che il sito non aveva posti disponibili, invece entrambe siamo state assegnate a una sede molto lontana. Ci siamo lamentate con i responsabili, ma non è stato possibile cambiare nulla. Poiché nulla nella coltivazione accade per caso, ho capito che il Maestro doveva aver disposto che dovessi andare lì.
Il giorno dopo, ho ricevuto una telefonata dove mi informavano che ero stata riassegnata al sito che desideravo. In seguito ho saputo che i dirigenti ne avevano discusso fino a tarda notte, e l’assegnazione era stata modificata. L’altra donna invece è rimasta assegnata in quella sede lontana.
Dalla domanda di lavoro, all’esame, fino al colloquio e all’assegnazione dell’unità di lavoro, sono stata sommersa interamente di emozioni e gratitudine verso il Maestro. Le persone comuni parlano spesso di felicità, ma sanno veramente cosa sia? Per i coltivatori la felicità è crogiolarsi costantemente nell’immensa grazia del Maestro. Il Maestro ci protegge, spesso creando un ambiente di coltivazione per noi e organizzando anche i nostri percorsi. Non esiste un motivo per non coltivare diligentemente.
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