(Minghui.org) Lo scorso 3 e 11 settembre, i praticanti hanno organizzato due eventi in Piazza Capranica a Roma, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong da parte di Pechino, che ormai dura da 26 anni. La piazza si trova vicino alla Camera dei Deputati del Parlamento italiano, e i rappresentanti vi hanno partecipato per mostrare il loro sostegno agli sforzi dei praticanti volti a porre fine alla persecuzione e condannare l'atrocità del prelievo sistematico di organi da persone in vita, in Cina.

Eventi per chiedere la fine della persecuzione del Falun Gong in Cina

I praticanti hanno esposto in Piazza Capranica uno striscione con la scritta “Stop al prelievo di organi da praticanti del Falun Gong in Cina”, che ha attirato l'attenzione di molte persone. La recente conversazione tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente russo Putin durante una parata militare a Pechino, ha suscitato un dibattito internazionale. Xi ha parlato di come prolungare la vita di una persona fino a 150 anni attraverso trapianti di organi, utilizzando nuove biotecnologie. Di conseguenza, i praticanti del Falun Gong italiani hanno organizzato due eventi a Roma per informare l'opinione pubblica su questo grave problema.

Da dove proviene questa disponibilità immediata di organi? Il numero di trapianti di organi eseguiti in Cina è aumentato vertiginosamente dal 1999, anno in cui è iniziata la persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Diverse fonti – tra cui sentenze di tribunali indipendenti, testimonianze oculari e indagini indipendenti condotte da avvocati ed esperti in materia di diritti umani – hanno rivelato il crimine efferato commesso dal Partito Comunista Cinese (PCC). In Cina, il PCC preleva sistematicamente organi da prigionieri di coscienza in vita, in particolare praticanti del Falun Gong, incarcerati per essersi rifiutati di rinunciare alla loro pratica.

I praticanti hanno organizzato un evento per informare la popolazione sulla persecuzione in corso in Cina

Rappresentanti e funzionari esprimono il loro sostegno

Rappresentanti e funzionari hanno parlato durante i due eventi, sostenendo gli sforzi dei praticanti volti a porre fine alla persecuzione, tra cui il Senatore Giulio Terzi Sant'Agata, Presidente della Commissione permanente Politiche dell'Unione europea del Senato ed ex Ministro degli Esteri; Matteo Angioli, Direttore responsabile del Global Committee for the Rule of Law "Marco Pannella"; il Senatore Sergio Rastrelli della commissione Giustiziaa; e Pietrangelo Massaro, consigliere comunale e vicepresidente del Consiglio comunale del Municipio XII di Roma. 

L’11 settembre, alcuni dignitari hanno partecipato alla manifestazione dei praticanti in Piazza Capranica per mostrare il loro sostegno: il senatore Guilio Terzi (al centro, in abito nero), Matteo Angioli (al centro, con lo striscione), e il senatore Sergio Rastrelli (quarto da sinistra).

Il 3 settembre, Pietrangelo Massaro (terzo da destra), consigliere comunale e vicepresidente del Consiglio comunale del Municipio XII di Roma, ha partecipato al raduno dei praticanti in Piazza Capranica.

Il senatore Sergio Rastrelli ha condannato il PCC: “Il PCC è un regime criminale e [porre fine alla persecuzione] è una battaglia civile”.

Riguardo al prelievo di organi da persone in vita, il senatore Rastrelli ha affermato: “Sappiamo che il PCC ha commesso questo crimine negli ultimi 20 anni, ciò è particolarmente inquietante, eppure sta accadendo in Cina. Si tratta di un regime criminale all'opera, che perseguita sistematicamente i praticanti del Falun Gong.

“Dobbiamo prendere una posizione ferma e chiara. Solo se ci opponiamo con forza a tale persecuzione sistematica, e a questa scandalosa violazione dei diritti umani, potremo proteggere la libertà su scala globale. Questa è una battaglia civile senza confini. Tutto ciò che accade in Cina finirà per avere un impatto sulla libertà fondamentale in Occidente, e quindi anche in Italia.

“In qualità di membro del Senato, non solo offro il mio pieno sostegno ai praticanti, ma prometto anche ufficialmente di stare al fianco dei praticanti del Falun Gong in ogni lotta per proteggere la libertà e la giustizia”.

Il senatore condanna il PCC sui social media

L'11 settembre, il senatore Giulio Terzi ha rilasciato una dichiarazione sui suoi social media

Nella sua dichiarazione sui social media rilasciata l'11 settembre, il senatore Giulio Terzi ha scritto: "La pratica della disciplina spirituale del Falun Gong è stata vietata in Cina dal 1999. Si tratta di una battaglia per la civiltà e la dignità umana, che ribadisce l'inviolabilità e l'universalità dei diritti umani fondamentali, denunciando al contempo l'odiosa pratica del prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong detenuti nelle terribili prigioni cinesi.”

“Questo abuso contribuisce in modo significativo al traffico clandestino di organi, che è stato denunciato anche alle Nazioni Unite.

“Si tratta di un fenomeno criminale che viene stigmatizzato anche dalla compagnia teatrale Shen Yun, con spettacoli di danze e musiche delle millenarie tradizioni prima dell'avvento del Partito Comunista Cinese. Inutile sottolineare che, per tale motivo, anche Shen Yun è stata messa al bando in Cina.”

“Una vera e propria persecuzione, dunque, che non si limita ai confini della Repubblica Popolare, ma viene perpetrata sia con intimidazioni contro membri della diaspora cinese, sia con pressioni sui direttori di teatri italiani per screditare la compagnia Shen Yun.”

“Ingerenze e costrizioni sulla libertà di espressione e sulla cultura nel nostro Paese, che non possono essere tollerate”.