(Minghui.org) La signora Cai Guijiao, una donna di 74 anni della città di Yueyang nella provincia dell’Hunan, ha scontato l’ultimo mese e due giorni della sua pena detentiva di nove mesi in ospedale. Al momento del rilascio, alla fine di luglio di quest’anno, aveva perso circa un terzo del suo peso corporeo e aveva bisogno di due persone che la aiutassero a camminare. Soffre anche di perdita di memoria e confusione mentale. n
La signora Cai, nata nel novembre del 1950, è stata arrestata il 30 ottobre dello scorso anno per via della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il rilassamento del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio del 1999. È stata incriminata il 17 dicembre e condannata a nove mesi di carcere all'inizio dell’anno (data esatta sconosciuta).
Il 25 marzo di quest’anno, mentre veniva condotta da un centro di detenzione locale al Carcere femminile della provincia dell’Hunan, Guijiao ha vomitato violentemente e ha avuto una forte diarrea durante il viaggio lungo 48 chilometri.
Al suo ingresso in carcere, la signora Cai ha dichiarato alle guardie: "Seguo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza per essere una brava persona. Non ammetterò mai alcuna colpa, né firmerò alcuna dichiarazione di rinuncia alla mia fede" ed ha continuato a praticare gli esercizi del Falun Gong mentre era detenuta col gruppo di detenute appena arrivate.
Un mese dopo, la donna è stata assegnata al gruppo di gestione rigorosa della divisione 7, creato per perseguitare le praticanti del Falun Gong in carcere.
Poiché si è rifiutata di rispondere all'appello, le guardie non le hanno permesso di lavarsi i denti, il viso, i capelli con lo shampoo e di fare la doccia per 40 giorni, inoltre l’hanno costretta a sedersi su un piccolo sgabello con le mani in grembo e la schiena dritta dalle 6:00 alle 22:00 ogni giorno per due mesi consecutivi.
Sei detenute sonono state incaricate di sorvegliare la signora Cai 24 ore su 24, tra cui la capo detenuta di nome Wang, la quale ha promesso alla signora Cai cibo migliore (come cereali e zuppa di uova) qualora avesse rinunciato alla sua fede. La donna ha rifiutato e Wang ha minacciato di portarla in ufficio per costringerla a firmare la dichiarazione di rinuncia, ma nemmeno questa volta la signora Cai si è lasciata intimidire dalle minacce.
Wang e altre detenute non le hanno permesso di usare il bagno e di dormire. La donna si è rifiutata ancora di ascoltare o guardare programmi audio/video che diffamassero il Falun Gong. Sulla sua maglietta hanno scritto parole diffamatorie contro il Falun Gong, ma lei si è tolta la maglietta e ha lavato via le parole.
Le guardie Li e Fang Lei hanno minacciato di non permettere a Wang di mangiare se la signora Cai si fosse rifiutata di ammettere la colpa o di rispondere all'appello. La donna non si è lasciata intimorire, allora hanno minacciato anche le 13 detenute presenti nella cella di non dare loro da mangiare, nel tentativo di istigare l'odio delle altre detenute nei confronti di Guijiao. Lei è rimasta, ancora una volta, ferma nella sua fede e Li e Fang hanno desistito.
A causa degli abusi subiti in prigione, la donna si è ammalata gravemente ed è stata portata in ospedale, dove due detenute sono state incaricate di sorvegliarla; ha trascorso l’ultimo mese e due giorni della sua pena in ospedale e, quando è stata rilasciata a luglio, aveva perso circa 20 chilogrammi nei suoi nove mesi di prigionia, e aveva bisogno di due persone che la aiutassero a camminare.
Persecuzioni passate
La signora Cai iniziò a praticare il Falun Gong nel 1998 e presto si riprese dalle sue numerose malattie tra cui reumatismi, spalla congelata, malattie ginecologiche e complicazioni dovute al morbillo infantile. Dopo che il regime comunista iniziò a perseguitare il Falun Gong l'anno successivo, si rifiutò di rinunciare alla sua fede e fu ripetutamente presa di mira dalle autorità. Prima del suo ultimo episodio di persecuzione, aveva scontato una pena di un anno ai lavori forzati e due pene detentive per un totale di tre anni e sette mesi.
Si recò a Pechino per fare appello a favore del Falun Gong nel febbraio del 2000 e fu arrestata e detenuta per 35 giorni. Dopo il suo rilascio, subì continue molestie da parte della polizia. La arrestarono nuovamente il 13 ottobre 2005 e la trattennero in un centro per il lavaggio del cervello per 60 giorni, prima di trasferirla al Campo di lavoro di Baimalong per scontare la pena di un anno.
Guijiao fu arrestata il 22 dicembre 2007 e interrogata in una stazione di polizia per un intero giorno. Le autorità le estorsero anche 3.200 yuan (circa 380 euro). Dopo essere stata rilasciata, si nascose e tornò a casa dopo più di tre mesi.
La figlia della signora Cai, la signora Chen Min, è stata arrestata l'11 ottobre del 2010 per aver praticato il Falun Gong, ed è stata condannata a tre anni di lavori forzati otto giorni dopo il suo arresto. La signora Cai si è recata alla Divisione di sicurezza interna locale il 18 novembre di quell'anno per fare ricorso ed è stata picchiata da due agenti. Aveva il viso gravemente ferito e tutti i bottoni del suo cappotto di cotone erano stati strappati via; la polizia le ha chiesto chi l'avesse aiutata a scrivere il ricorso, minacciandola di picchiarla a morte e di uccidere i suoi familiari.
Dopo il suo arresto, avvenuto il 27 febbraio del 2012, la signora Cai è stata condannata a tre anni di carcere il 7 gennaio 2013. Ha scontato i primi nove mesi presso il primo Centro di detenzione della città di Yueyang e il resto della pena presso il Carcere femminile della provincia dell’Hunan.
La signora Cai è stata nuovamente arrestata il 18 novembre 2015 e detenuta per 41 giorni. La polizia l’ha arrestata nuovamente il 14 novembre 2016 e condannata a sette mesi di carcere da scontare nel Centro di detenzione di Yunxi. Dopo il suo rilascio, avvenuto il 1° maggio 2017, l'Ufficio locale della previdenza sociale ha ricevuto l'ordine dai superiori di non erogarle più la pensione. La donna ha presentato ricorso contro la decisione e ha ottenuto il ripristino della pensione nel 2021.
Guijiao è stata molestata dalla polizia che ha fatto irruzione nella sua abitazione il 7 settembre 2017, il 25 settembre 2019 e il 12 maggio 2021, l’ha fotografata e le ha rilevato le impronte digitali.
Per i dettagli sulle persecuzioni passate della signora Cai e sulle torture subite durante ogni detenzione, consultare gli articoli correlati riportati di seguito.
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