(Minghui.org) La signora Yu Yingjie si stava prendendo cura della madre costretta a letto quando, intorno alle 18:00 del 15 settembre di quest’anno, tre agenti si sono presentati con un mandato di comparizione e uno di perquisizione. Le hanno ordinato di chiamare immediatamente il fratello minore perché si recasse al suo posto a prendersi cura della madre malata.
Dopo l'arrivo del fratello e del marito, la polizia ha scortato fuori la signora Yu, sequestrandole il cellulare, l'iPad e i libri del Falun Gong.
Il Falun Gong è una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. La signora Yu è stata presa di mira, seguita e filmata dalla polizia mentre affiggeva manifesti sulla pratica. Quello stesso giorno sono stati arrestati anche altri praticanti.
Non è chiaro dove sia detenuta Yingjie, residente nella città di Changchun, nella provincia dello Jilin. Suo marito ha assunto un avvocato per rappresentarla, ma questi ha demandato la questione all'Ufficio di pubblica sicurezza della provincia dello Jilin, che gli ha chiesto di parlare con il Dipartimento di polizia della città di Changchun. In conclusione gli è stato detto che si trattava di un caso speciale gestito direttamente dal dipartimento di polizia e che gli era stato impedito di rappresentare la donna. I tre agenti della Stazione di polizia di via Chongqing, che hanno effettuato l'arresto, sono stati persino elogiati per "aver svolto un ottimo lavoro".
Non è la prima volta che la signora Yu, ex infermiera pediatrica e poi proprietaria di un'azienda di progettazione grafica, viene presa di mira per la sua fede che ha abbracciato più di vent'anni fa. In passato ha scontato tre anni e due mesi di carcere, tra il 2012 e il 2014.
Arrestata nel 2012 e condannata segretamente nel 2013
Yingjie fu arrestata a casa della zia il 7 novembre 2012 da due agenti del Dipartimento di polizia della città di Changchun. Chiese di vedere i loro documenti d'identità, e uno di loro le mostrò il suo: si chiamava Pan Gaofeng. Prima del suo arresto, il marito era stato convocato dalla Stazione di polizia di viale Caiyu; la moglie sospettava che la polizia avesse iniziato a pedinarlo dopo il suo rilascio. Quando si è recato a casa della zia della signora Yu per consegnarle qualcosa, la polizia l'ha arrestato.
Il 9 novembre 2012 la polizia fece irruzione nell'abitazione e nell'azienda di grafica della signora Yu e la sua attività, che aveva gestito con successo per anni, fu costretta a chiudere.
Il marito assunse un avvocato per lei, ma la polizia si rifiutò di parlargli, sostenendo che i fatti criminali della signora Yu fossero "chiari e indifendibili". Durante la sua incarcerazione presso il terzo Centro di detenzione della città di Changchun, alla donna furono ripetutamente negate le visite dei familiari.
Il giudice Chen Xiaojing inviò Yingjie al centro di detenzione e le ordinò di avvalersi dell’avvocato d'ufficio incaricato dichiarandosi colpevole, ma lei non accettò, affermando di avere un proprio avvocato. Chen però affermò di non aver mai ricevuto alcuna richiesta difensiva da lui.
Ha inoltre trovato ogni sorta di scusa per non incontrare l'avvocato quando questo si è recato al Tribunale distrettuale di Chaoyang per inoltrare la sua richiesta di rappresentare la signora Yu. Chen ha detto all'avvocato al telefono che lo avrebbe avvisato quando avrebbe potuto esaminare il fascicolo e partecipare al processo, ma non l'ha mai fatto.
Chen tenne un'udienza il 17 novembre 2013, senza avvisare né il marito né l'avvocato della signora Yu. Il processo iniziò alle 6:30 di quel giorno. La donna chiese che il suo avvocato fosse avvisato per rappresentarla in tribunale, ma Chen respinse la sua richiesta.
La signora Yu chiese quindi che il giudice fosse ricusato, ma venne ignorata. Protestò e un uomo urlò: "Se non sta zitta, le mettiamo una corda al collo!".
Chen chiamò il marito della donna alla fine di novembre 2013 e gli disse: "Ho condannato tua moglie, presenta ricorso se vuoi!". Poi riattaccò e, quando il marito richiamò per maggiori informazioni, non rispose al telefono. Dopo vari tentativi apprese che sua moglie era stata condannata a tre anni e due mesi. La signora Yu fu poi rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dello Jilin il 5 maggio 2014.
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