(Minghui.org) Dal 1º al 3 settembre, i praticanti della Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) hanno tenuto una serie di attività a Canberra, per condannare la repressione transnazionale del Partito Comunista Cinese (PCC), e per chiedere al Parlamento australiano di intervenire per fermare l'infiltrazione del PCC e salvaguardare la sicurezza della comunità nonché i diritti umani.

Il 1° settembre, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto un appello davanti al Parlamento, chiedendo ai legislatori di intervenire per porre fine alla repressione transnazionale del PCC

Il 2 settembre, i praticanti hanno esposto striscioni lungo le strade principali di Canberra per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla repressione transnazionale del PCC

La mattina del 2 settembre, praticanti provenienti da tutta l'Australia hanno esposto striscioni informativi lungo le strade principali che portano al Palazzo del Parlamento nella capitale australiana, per denunciare la repressione transnazionale del PCC. Due degli striscioni recitavano: "Perseguitati in Cina, repressi in Australia, opponetevi all'oppressione del PCC" e "Aiutate a proteggere le vittime della repressione transnazionale del PCC".

Negli ultimi anni, il PCC ha esteso la persecuzione del Falun Gong all'estero, prendendo di mira in particolare la compagnia Shen Yun Performing Arts, che promuove la cultura tradizionale cinese. Questa repressione transnazionale, attuata attraverso l'infiltrazione nei media occidentali, nei sistemi legali e su Internet, mira a screditare la Falun Dafa e Shen Yun Performing Arts, e a coprire le gravi violazioni dei diritti umani commesse dal PCC, come il prelievo forzato di organi.

Gli attacchi del PCC sono recentemente aumentati in termini di portata, gravità e frequenza, con un aumento delle minacce di attentati dinamitardi contro gli spettacoli di Shen Yun, minacce anonime di violenza fisica o morte, danni alla proprietà, furto d'identità e attacchi informatici. Questa repressione transnazionale viola la libertà religiosa e i diritti culturali del popolo cinese, e mette direttamente in discussione la sovranità delle nazioni democratiche.

L'Associazione Falun Dafa australiana ha rivelato che alcuni recenti esempi di repressione transnazionale del PCC in Australia includono: pressioni esercitate dal Consolato Cinese a Perth su politici australiani affinché non assistessero agli spettacoli di Shen Yun; false email inviate a politici con l'obiettivo di danneggiare la reputazione della Falun Dafa; l’intimidazione a un sindaco australiano da presunti agenti del PCC per aver espresso sostegno alla Mostra internazionale "L’Arte di Zhen Shan Ren" tenutasi nella sua città. Dopo che la signora Pan, una praticante del Falun Gong cinese di Sydney, è stata intervistata da Epoch Times, i genitori in Cina sono stati minacciati da funzionari del PCC, che hanno chiesto alla donna di ritrattare l’articolo, altrimenti i genitori non l'avrebbero mai più rivista.

Senatore: dobbiamo prendere posizione e condannare il PCC

Il senatore Malcolm Roberts ha accettato un'intervista con NTDTV, e ha condannato la repressione transnazionale del PCC.

Il senatore Malcolm Roberts è stato intervistato da NTDTV

"La persecuzione del PCC è abominevole, dovrebbe essere fermata", ha affermato il senatore Roberts. "Stanno perseguitando il Falun Gong, ma anche qualsiasi cinese che ne parli".

Ha fatto riferimento ai resoconti dei media su presunti poliziotti cinesi in Australia: "Quando abbiamo poliziotti del Partito Comunista Cinese in questo Paese che feriscono cittadini australiani di origine cinese, è disumano, è abominevole. Dovremmo fermarlo, e parlarne apertamente e onestamente".

Ha affermato che il governo del PCC in Cina ha paura del popolo, ecco perché perseguita il Falun Gong.

"Si teme che il governo cinese abbia paura del popolo, questo limiterà la crescita futura della Cina e la sua prosperità economica", ha aggiunto.

Il senatore Roberts ha sottolineato che quest'anno ricorre l'80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il PCC rappresenta la più grande minaccia per il mondo dopo i nazisti, affermando che entrambi sono regimi anti-umani.

Il senatore Roberts ha anche affermato che il PCC ha reso la filiera energetica australiana dipendente dalla Cina attraverso l'acquisizione di asset della rete elettrica australiana e di industrie di energia verde, ponendo rischi per l'economia e la difesa australiana, e ha dichiarato: "Dobbiamo reagire e denunciarli".

Praticante quotidiano dell'antica meditazione indiana Vipassana, il senatore Roberts ritiene che il Falun Gong sia una pratica meravigliosa, e adatta a chiunque.

"Il PCC sta negando il diritto fondamentale delle persone a meditare e a praticare qualsiasi pratica desiderino, che sia di fede o semplicemente fisica. Questo è inconcepibile, deve essere fermato", ha affermato. "E penso che quello che state facendo sia meraviglioso".

Il 6 luglio, il senatore Roberts ha pubblicato sui social media di aver avuto di recente il privilegio di ascoltare le esperienze dei praticanti australiani della Falun Dafa, e di discutere della persecuzione dei praticanti da parte del PCC in Australia e nel mondo, affermando che la repressione della coltivazione spirituale e mentale da parte del PCC, ne evidenzia la fragilità e la disumanità intrinseche.

Ha anche incluso un link a un video di presentazione del Falun Gong, esortando il pubblico a informarsi sulla pratica.

Consigliere comunale: la repressione transnazionale del PCC è una vergogna

Blair Barker, consigliere comunale di Whitehorse, ha affermato che la persecuzione e la crescente repressione transnazionale del PCC sono una vergogna.

Lo scorso anno, il consigliere comunale Blair Barker, ha parlato a un comizio durante un evento a Melbourne

"Il Partito Comunista Cinese è un'organizzazione triste e miserabile. Non rappresenta il popolo cinese", ha affermato Barker. "Sentono il bisogno di denigrare e interferire nelle democrazie, e interferire nella vita dei privati, è una vergogna assoluta”.

"Devono farsi gli affari loro, restare fuori dalla nostra democrazia", ha aggiunto. "Non ci interessa essere controllati, siamo il nostro Paese."

Uno dei principali modi in cui il PCC si infiltra è attraverso i media. "I media occidentali, i giganti dei media, devono essere vigili e capire. Abbiamo assistito a molte interferenze nella politica australiana. Questo genere di cose non può essere tollerato, deve essere sradicato, denunciato e fermato".

Ha aggiunto: "Il Partito Comunista Cinese sta cercando di influenzare e avvelenare i nostri media. Quindi crea sfiducia tra di noi, conflitti dentro di noi. Dobbiamo stare attenti a chi cerca di minare la nostra società, la nostra comunità e la nostra democrazia".